Waste-d Energy: Inconsueta metamorfosi di una bicicletta = Waste-d Energy: Unusual metamorphosis of a bicycle

Il sistema produttivo attuale genera un’enorme quantità di beni materiali che vengono costantemente consumati per poi cadere in disuso molto velocemente. Questa sovrapproduzione crea così un problema di fronte all’enorme quantità di oggetti che devono essere smaltiti. Tra i tanti approcci esistenti che cercano di far fronte a questo problema, il riuso offre al progettista la sfida e l'opportunità di valorizzare lo scarto per le sue capacità e proprietà intrinseche, allungando il suo fine vita tramite la trasformazione dell’energia immagazzinata all’interno dello scarto in qualcosa di diverso, che si distanzia dal suo uso originale riconoscendo allo scarto una rinnovata dignità, non prevista dal sistema produttivo lineare attuale. La tesi si pone l’obiettivo di sviluppare il tema del riuso dando vita ad un progetto che ha come committenza la Cooperativa sociale Triciclo, la quale svolge a Torino e provincia un’opera di recupero e riutilizzo di prodotti usati. Nonostante la grande quantità di biciclette recuperate e rimesse in funzione, la cooperativa si trova ad affrontare la necessità di scartare diverse unità a causa di deterioramento estetico, obsolescenza delle componenti meccaniche o scarsa richiesta di mercato, non giustificando la spesa sostenuta per la riparazione. Da qui nasce l’esigenza da parte della cooperativa di trovare un modo alternativo con cui recuperare le biciclette scartate. Il progetto prende forma attraverso un approccio metodologico basato sulla ricerca e la sperimentazione. Un'analisi iniziale e la catalogazione di casi studio ha delineato le linee guida per la successiva fase sperimentale condotta sulle biciclette. Questo processo genera una collezione di arredamenti flessibili e multifunzionali, introducendo un nuovo valore di sostenibilità a livello economico, sociale ed ambientale, partendo proprio dal materiale di scarto.