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La città dei morti. Nuovi spazi cimiteriali per la capitale sabauda tra XVIII e XIX secolo = The City of the Dead. New cemetery spaces for the Savoy capital between the 18th and 19th centuries

Giorgia Morabito

La città dei morti. Nuovi spazi cimiteriali per la capitale sabauda tra XVIII e XIX secolo = The City of the Dead. New cemetery spaces for the Savoy capital between the 18th and 19th centuries.

Rel. Annalisa Dameri, Alice Pozzati. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2023

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Abstract:

L’obiettivo della presente tesi di ricerca è individuare le declinazioni assunte dalla conversazione attorno agli spazi cimiteriali - tradizionalmente situati all’interno o nei pressi delle chiese - a Torino tra il XVIII e il XIX secolo e alla possibilità di trasferirli fuori dalla cinta muraria. Si è quindi cercato di definire i nuovi modelli architettonici in relazione alle trasformazioni a cui è soggetta la città, ricostruendone le vicende e analizzando i casi studio nella loro specificità. Attingendo alla bibliografia di settore, si è fatto un confronto con il più ampio contesto europeo, in particolar modo quello francese, osservando il quadro in cui è affrontata la questione cimiteriale. La seconda e più consistente parte della ricerca si è svolta attraverso la lettura delle fonti d’archivio, allo scopo di identificare le cause, i processi e le forme assunte dal fenomeno nell’ambito torinese. Il principale riferimento è stato l’Archivio Storico della Città, presso il quale si sono consultati i fondi Ordinati, Ragionerie e Atti del Consiglio Comunale, al fine di delineare l’andamento del dibattito sulla gestione delle sepolture. Nei fondi Carte sciolte, Collezioni materie diverse, Tipi e disegni, Affari Lavori Pubblici e Affari di Stato Civile è stata invece individuata la maggior parte degli elaborati grafici relativi al rilievo e al progetto dei cimiteri. Sono seguiti ulteriori approfondimenti, tramite la consultazione di fonti conservate all’Archivio di Stato e all’Archivio Arcivescovile di Torino. Dalla documentazione è emerso che nella capitale sabauda le prime proposte per la costruzione di nuovi cimiteri extra moenia sono attestate sin dagli anni Trenta del Settecento. Il Regio Decreto firmato da Vittorio Amedeo III nel 1777 impone il divieto di seppellire i defunti all’interno delle mura cittadine e stabilisce la costruzione dei due nuovi cimiteri di San Pietro in Vincoli e San Lazzaro. È il primo di una serie di interventi attuati dal governo dei Savoia, assumendo il controllo legislativo e amministrativo di un ambito che è sempre stato esclusivo appannaggio della Chiesa. Si anticipano così di quasi tre decenni l’editto napoleonico del 1804, esteso al territorio italiano nel 1806. Nel corso del XIX secolo, in seguito all’incremento demografico e al procedere degli ampliamenti urbani, i due campisanti non risultano più sufficienti e si interviene con l’edificazione di nuove necropoli. In particolare, la ricerca si concentra sui cimiteri di pertinenza delle parrocchie situate nei borghi e nelle borgate afferenti alla città di Torino, ma esterne alle sue mura. I casi studio presi in esame sono, per la maggior parte, eretti a cavallo tra gli ultimi decenni del Settecento e gli anni Trenta del secolo successivo. La conformazione di questi impianti cimiteriali e le dinamiche attraverso le quali si giunge alla loro formazione testimoniano l’affermarsi di un nuovo modo di abitare lo spazio della morte, strettamente connesso alle nuove conoscenze di matrice igienista. Queste istanze troveranno un crescente consenso negli ultimi decenni dell’Ottocento, grazie alle nuove scoperte medico-scientifiche. Tale dibattito influenzerà costantemente molte delle scelte compiute dall’amministrazione e dai progettisti in merito agli impianti cimiteriali. La costruzione e le successive modifiche dei siti nel periodo preso in considerazione si inserisce, pertanto, in un più vasto insieme di interventi che mutano il tessuto urbano e definiscono l’immagine del cimitero come lo conosciamo oggi.

Relatori: Annalisa Dameri, Alice Pozzati
Anno accademico: 2023/24
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 260
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/28252
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