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La Caserma Piave ad Albenga. Un’area in dismissione, tra centro urbano e fascia costiera, da restituire alla città. = The Caserma Piave in Albenga. Decommissioned area, between the urban center and the coastal strip, to be returned to the city.

Jessica Ferraro

La Caserma Piave ad Albenga. Un’area in dismissione, tra centro urbano e fascia costiera, da restituire alla città. = The Caserma Piave in Albenga. Decommissioned area, between the urban center and the coastal strip, to be returned to the city.

Rel. Gentucca Canella. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2023

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Abstract:

I beni militari costituiscono un patrimonio architettonico articolato e diffuso, per lo più realizzato nel periodo compreso tra l’Unificazione Nazionale e la Seconda guerra mondiale, che ha visto la realizzazione di numerose strutture militari sul territorio italiano identificate da originali caratteri distributivi ed espressivi. In questi ultimi anni si è assistito ad un processo generalizzato di dismissione delle aree militari, anche come conseguenza dell'abolizione del servizio di leva obbligatorio, e quindi alla necessità di un'azione programmata di salvaguardia e riqualificazione con nuove attività pubbliche aperte alla cittadinanza. La stessa posizione strategica di gran parte degli insediamenti militari, inseriti storicamente nelle aree centrali del contesto urbano, rende possibile un costruttivo ragionamento per insediarvi alcune funzioni collettive per l'inclusione, la produzione, il tempo libero, la residenza temporanea, etc. Il progetto di riqualificazione dell’ex caserma Piave di Albenga nasce dalla necessità di reintegrare, anche funzionalmente, nello stesso contesto urbano questa sorta di "isolato militare", originariamente extra moenia e attualmente in posizione strategica per la città e per il territorio, con l’obiettivo di preservarne il carattere storico, economico e simbolico. Albenga, conosciuta anche come la “città delle cento torri”, fondata nel IV secolo a.C., si sviluppa nella grande pianura ligure, attraversata dal fiume Centa. La città è stata storicamente preminente anche da un punto di vista economico. La sua importanza è stata in qualche modo facilitata dal particolare fenomeno di abbassamento del livello del mare che, nel corso del tempo, ha giocato un ruolo fondamentale per la città trasformando interi territori, prima sommersi, in aree in parte coltivabili e in parte caratterizzate da una forte espansione urbana. La proposta progettuale si focalizza sull’area della ex caserma Piave, grande complesso militare costruito tra gli anni 1927 e 1930, per l’addestramento e lo stazionamento delle truppe anche a cavallo, da alcuni anni quasi integralmente dismessa e di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti e dell’Arma dei Carabinieri. La tipologia costruttiva originariamente pensata per l’artiglieria da campagna così come il posizionamento stesso della caserma, situata nel quartiere di Vadino che all’epoca rappresentava la periferia più prossima al centro urbano, rispecchiano i canoni anche stilistici degli studi militari. Il progetto di riqualificazione si sviluppa partendo da alcune scelte puntuali: la permeabilità dell'originario recinto, attraverso aperture funzionali ad una nuova accessibilità pubblica capace di riconnettere sia il centro urbano sia l’affaccio alla spiaggia e al mare; un’attenta conoscenza e analisi degli edifici esistenti, in parte vincolati dal Ministero, mantenuti in alcuni casi quasi integralmente anche nei caratteri architettonici e in altri casi adattati, in particolare nella sezione, alle nuove funzioni di progetto: aree comuni, mensa e refettorio, formazione, residenza temporanea, alloggi per i più giovani, attività per lo sport e il tempo libero; l’inserimento, infine, nella zona centrale, di un nuovo mercato coperto-auditorium (anche per potenziare e dare sede stabile alle attività di commercio già esistenti nel centro storico ma di dimensioni troppo contenute), facilitato nella sua funzione anche da una accessibilità garantita dalle infrastrutture esistenti.

Relatori: Gentucca Canella
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 261
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/27564
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