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INTERSTIZI URBANI Una proposta progettuale di urban infill a Tokyo = URBAN INTERSTICES An Urban Infill Project in Tokyo

Lina Pinna

INTERSTIZI URBANI Una proposta progettuale di urban infill a Tokyo = URBAN INTERSTICES An Urban Infill Project in Tokyo.

Rel. Alberto Lessan, Francesca Thiebat. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2023

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Abstract:

La transizione demografica è sicuramente una delle forze principali che muovono e definiscono la morfologia di una città. L’aumento degli abitanti può essere sia un fattore determinante, che un risultato dell’evoluzione di tale “forma urbana” nel corso tempo. È una realtà ormai consolidata che la maggior parte della popolazione mondiale vive in città. Nel 2008 infatti, per la prima volta nella storia del mondo, la popolazione urbana ha superato di numero gli abitanti delle aree rurali, con la previsione che nel 2050 gli abitanti delle aree urbane supereranno i 2/3 della popolazione mondiale. È di fondamentale importanza quindi gestire e pianificare la prossima esplosione di urbanizzazione, ponendoci obiettivi per uno sviluppo sostenibile, diminuendo quindi la pressione sugli ecosistemi e facendo sì che questa inevitabile crescita non vi corrisponda un ulteriore consumo di suolo. L’obiettivo del presente lavoro è quello di identificare nel processo di densificazione urbana, tramite strategie di infill, uno strumento concreto per rispondere alle nuove esigenze insediative, intervenendo sugli spazi ancora liberi, residui della città esistente. Questi spazi sono spesso irriconoscibili, la cui principale caratteristica è la mancanza di materia; la loro esistenza è rappresentata con il colore bianco sulle mappe. Ma il “vuoto” può essere, e deve essere inteso come spazio che ha in sè la capacità di accogliere nuove relazioni e può essere assunto come elemento materiale per la costruzione di nuove forme di vita urbana. Diverse sono le tipologie di spazi vuoti presenti all’interno della città e diverse sono quindi le possibili risposte progettuali con cui intervenire; esistono aree abbandonate, spazi privi di funzione, edifici abbandonati, spazi residuali all’interno di tessuti compatti, spazi interstiziali. La tesi, dopo una prima parte di analisi dei temi sopracitati, tramite letteratura e casi studio, si pone l’obiettivo di attuare un’operazione urban infill, progettando un’abitazione all’interno di uno spazio interstiziale di dimensioni 2,8 x 9 metri, individuato nel cuore del tessuto urbano di Tokyo. La progettazione dell’edifico dovrà seguire quasi inevitabilmente, date le dimensioni del sito progettuale, i principi dell’abitare minimo. Gli spazi interni avranno dimensioni ridotte e servizi essenziali, pur mantenendo però inalterati i principi propri dell’abitare, garantendo la giusta vivibilità e permettendo lo svolgersi della vita al suo interno. Una grande attenzione verra posta nella scelta dei materiali, delle tecnologie costruttive e delle strategie per il controllo del comfort, con l’obiettivo di creare un edificio basato sui principi della sostenibilità, minimizzando l’uso di impianti meccanici e il consumo di risorse e massimizzando l’uso di strategie passive per il controllo del benessere interno.

Relatori: Alberto Lessan, Francesca Thiebat
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 293
Parole chiave: Riempire i vuoti urbani; Abitare minimo; Sviluppo urbano sostenibile;
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/27298
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