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Studio multidisciplinare sui fenomeni gravitativi di Thures e Champlas du Col in alta Val Susa = Multidisciplinary study on the gravitational phenomena of Thures and Champlas du Col in the upper Susa Valley

Nicolo' Bonomo

Studio multidisciplinare sui fenomeni gravitativi di Thures e Champlas du Col in alta Val Susa = Multidisciplinary study on the gravitational phenomena of Thures and Champlas du Col in the upper Susa Valley.

Rel. Adriano Fiorucci, Mauro Tararbra, Bartolomeo Vigna. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2023

Abstract:

Le deformazioni gravitative profonde di versante (DGPV) sono dissesti indotti per gravità che possono coinvolgere aree di diversi chilometri quadrati, profondità di oltre le centinaia di metri dislocando volumi di roccia di diverse centinaia di migliaia di metri cubi di roccia. Sono processi ad evoluzione molto lunga e presentano spostamenti estremamente lenti da pochi millimetri a diversi centimetri l’anno. Dei chiari esempi si possono riscontrare in Val di Susa (Torino, Piemonte), nella quale ritroviamo le DGPV che insistono sui centri abitati di Thures e Champlas du Col. Queste deformazioni risultano essere la causa dell’attivazione di fenomeni più superficiali, che nel corso degli anni hanno provocato danni strutturali significativi alle abitazioni e alle infrastrutture presenti nella zona. Al fine di monitorare i movimenti superficiali attivi e studiarne l’evoluzione, i due versanti sono stati attrezzati con una serie di sistemi di monitoraggio da parte di Arpa Piemonte in collaborazione con il DIATI del Politecnico di Torino. L’obbiettivo principale che si pone questo lavoro di tesi è di definire un approccio metodologico che possa essere applicato non solo nei due casi studio qui analizzati, ma che sia utilizzabile per esaminare i fenomeni di dissesto geologico di questo tipo. Pertanto, è stata definita una sequenza di indagini da effettuare in queste situazioni. Attraverso le classiche indagini di carattere geologico-stratigrafiche mediante la realizzazione di sondaggi a carotaggio, successivamente condizionati con tubi inclinometrici ad attrezzati con sonde inclinometriche in continuo (Rete regionale di controllo sui movimenti franosi), è stato possibile esaminare in dettaglio l’evoluzione dei movimenti del versante. Tali dati sono poi stati confrontati con le informazioni di carattere meteorologico (stazioni meteo Arpa Piemonte) e dati relativi eventi sismici registrati nell’area (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). In parallelo sono stati analizzati i dati raccolti presso le sorgenti presenti lungo i versanti di studio, attrezzate con sonde multiparametriche nell’ambito di una collaborazione Arpa-Diati, unitamente alle analisi chimiche di campioni prelevati a cadenza semestrale. L’applicazione di questo approccio schematico ha consentito di caratterizzare la dinamica del versante e le modalità di circolazione delle acque sotterranee. L’analisi dei dati ha evidenziato la presenza di un ammasso roccioso estremamente fratturato ed alterato fino a profondità di diverse decine di metri e caratterizzato da una circolazione delle acque piuttosto lenta. Le deformazioni dei versanti risultano continue e blande durante i diversi anni di monitoraggio con incrementi soltanto in occasione di significativi apporti infiltrativi. Tali incrementi si verificano in genere nella stagione primaverile in occasione degli apporti legati ai processi di fusione nivale o a piogge molto prolungate nel tempo. A causa della ridotta permeabilità dell’ammasso roccioso soltanto la fusione nivale che si verifica per periodi piuttosto lunghi e con apporti molto modesti è in grado di essere assorbita in profondità e condizionare quindi i movimenti del versante. Di conseguenza per la messa in sicurezza di queste zone è importante agire sulla circolazione delle acque sotterranee riducendo le sottospinte e l’incremento dei pesi attraverso l’impiego di sistemi di drenaggio che raggiungano le superfici di scivolamento di tali dissesti dove la circolazione idrica sotterranea è prevalente.

Relatori: Adriano Fiorucci, Mauro Tararbra, Bartolomeo Vigna
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 199
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/27260
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