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Il grattacielo "Michelucci" in Livorno: Inquadramento storico, analisi strutturale statica e dinamica = The "Michelucci" skyscraper in Livorno: Historical context, static and dynamic structural analysis

Andrea Mamone

Il grattacielo "Michelucci" in Livorno: Inquadramento storico, analisi strutturale statica e dinamica = The "Michelucci" skyscraper in Livorno: Historical context, static and dynamic structural analysis.

Rel. Alberto Carpinteri, Giuseppe Lacidogna, Giuseppe Nitti. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2023

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Abstract:

La progettazione di opere civili avviene oggigiorno con l'ausilio di svariati software che, sebbene abbiano ridotto sensibilmente i tempi di lavoro automatizzando il calcolo, richiedono talvolta laboriosi processi di inserimento ed elaborazione dei dati. È questo il caso dei programmi che sfruttano il Metodo degli Elementi Finiti (FEM): la grande accuratezza di cui si dispone nella creazione di un modello è sicuramente vantaggiosa per la bontà dei risultati restituiti, ma diventa un ostacolo nel momento in cui si pensa di voler cambiare diverse volte le informazioni inserite pur volendo ottenere una pronta interpretazione del comportamento strutturale ad ogni cambiamento. In ambito di edifici alti, l'Algoritmo Generale (AG) e la sua implementazione su software si presentano come un'efficace soluzione a questo problema, garantendo un'elevata rapidità sia in fase di input dei dati che in fase di output dei risultati. Il tutto avviene in MATLAB, su cui è stato sviluppato il codice di calcolo Ta.Bu (Tall Building Structural System) che, pur presentando evidenti limiti di modellazione, ha condotto in diversi studi passati a stimare una differenza di meno del 10% tra i risultati ottenuti dall’AG e quelli determinati dall’analisi FEM. Sulla base di quanto detto, esso risulta un ottimo strumento per svolgere un'analisi preliminare degli edifici. Il presente lavoro ha per oggetto di studio il grattacielo di Livorno, progettato dall'architetto Giovanni Michelucci e costruito tra il 1961 ed il 1966. La sua inusuale configurazione volumetrica, lo rende una struttura marcatamente diversa da quelle già esaminate e fa di esso un'opera particolarmente interessante da testare; non prima di averlo però presentato sotto un punto di vista sia storico che architettonico. Il grattacielo infatti, pur non essendo una delle creazioni più famose dell'artista pistoiese, è stato soggetto a critiche assai contrastanti tra loro: se da una parte si evidenzia l'assoluta originalità della costruzione, che propone una soluzione strutturale fuori dall'ordinario; dall'altra viene rimproverata l'incapacità di creare un senso di collettività tra gli abitanti, non offrendo di fatto alcun servizio di interesse comunitario. È forse questo alternarsi di luci ed ombre che ha impedito al grattacielo di emergere tra le opere di Michelucci, destando in esso un interesse probabilmente inferiore a quello che avrebbe meritato.

Relatori: Alberto Carpinteri, Giuseppe Lacidogna, Giuseppe Nitti
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 108
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/27248
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