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Porto Lympia : costruzione, trasformazione e conservazione

Elena Masala

Porto Lympia : costruzione, trasformazione e conservazione.

Rel. Maria Grazia Vinardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2012

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

II pittoresco bacino del Port Lympia, approdo dei molti villeggianti che ogni anno si incrociano tra i moli di partenza e di scalo di Nizza, è stato oggetto di secolari dibattiti e lavori, che lo hanno portato ad assumere l'attuale conformazione.

La città portuale francese del dipartimento delle Alpes-Maritimes, piattaforma di favolosi yachts d'alto mare, battelli da pesca, barche a vela e attività nautiche da diporto, si differenzia da molte altre grandi città costiere per un1 intricata storia portuale. Nizza è situata in un ampio seno del Mediterraneo all'estremità sud-est della Francia, presso le foci del Varo e del Paglione, e contornata da est a ovest da una successione di colline boscose, si sono elaborati svariati progetti finalizzati ad un miglior uso, attraverso i secoli, di una costa delicata e all'installazione di quello che è diventato un vero patrimonio portuale, degno di tutela e conservazione.

Sebbene già nei decenni scorsi alcune riviste internazionali abbiano presentato il tema, la fortuna critica del Porto di Limpia si riscopre soprattutto nelle recenti pubblicazioni, per via di una sempre più approfondita conoscenza della vastissima produzione archivistica che ha accompagnato la costruzione della darsena.

Un' accurata monografia è stata voluta dalla Chambre de Commerce et d' Industrie Nice Cote d' Azur e pubblicata dall' Accademia Nissarda3 nel 2004, come un' antologia di testi dedicati al Porto des origine à nos jours e curati da rinomati autori di ricerche storiche, come Mara de Candido, Hervé Barelli, Olivier Vernier e Michel Bottin. La trattazione spazia dalla scelta settecentesca del sito sul quale costruire un nuovo porto per Nizza, ali' analisi dell' epoca moderna con il passaggio dalla funzióne commerciale a quella di diporto. Vengono anche prese in esame la politica marittima condotta dai principi di Casa Savoia e i risvolti urbanistici del quartiere del porto dall' annessione di Nizza alla Francia nel 1860 sino alla fine del XX secolo. Non mancano di essere approfonditi gli eventi relativi a singoli edifici portuali quali Lazzaretto e Bagne du Port e le attività lavorative, sportive e culturali connesse alla marina. Il volume fornisce un' ampia documentazione iconografica delle vicende del porto mediante carte, stampe, pitture e fotografie.

Ulteriori immagini sono anche rintracciabili in una successiva pubblicazione dell' Accademia Nissarda del 2005, Voyage pittoresque dans le comté de Nice et les Alpes-Maritimes du XVII au XIX siècle: gravures et lithographies che offrendo numerose visioni panoramiche del Porto di Nizza, consente di avere una visione d' insieme non solo del progressivo stato del sito di Limpia, ma anche della vita e delle attività che ruotavano attorno ad esso tra il 1600 e il 1800.

Al porto di Limpia è stato anche dedicato lo studio condotto su Gli ingegneri Guiberto e il dibattito per le fortificazioni e il porto di Nizza nel XVII secolo, in una ricerca Nazionale Prin diretta dalla professoressa Micaela Viglino sugli Gli ingegneri militari attivi nelle terre dei Savoia e nel Piemonte orientale (XVI-XVIII secolo), pubblicata nel 2007. Lo articolo ricostruisce in maniera inedita la discussione secentesca sulla realizzazione del porto di Nizza, ricordando le proposte di esperti militari, personalità di Corte e tecnici stranieri che portarono alla costruzione di una vera e propria città di fondazione a metà del secolo XVIII attorno all’impianto del nuovo porto di Limpia. Dal saggio emerge I" internazioitari sabaudi, i quali hanno prodotto un copi e documentazioni, confrontandosi con ciò che a i affermava cionale . Una simile "extraterritorialità" ostruzione di un nuovo porto, trova riscontro anche n centre insieme ad altre città portuali del Meo di scambio di tutte le culture.

Molti degli arvenuti sono anche citati nella sezione dedicata azza del XVII secolo dell' opera di Dominique Foussarde niçois et monégasque, pubblicata nel 1988. Qui si ritrsull1 elaborazione teorica di piani chdo, con riferimenti ai modelli che possono averlo determinato. Il ruolo degli architetti piemontesi nei cantieri periferici dello stato sabaudo, emerge anche in questo volume, dal capitolo intitolato "Nice capitale de I'urbanisme piémontais moderne", nel quale viene trattato il periodo settecentesco, dalla scelta effettiva del sito di Lympia al primo progetto di lottizzazione del quartiere del 1781, con approfondimenti su alcuni edifici siti lungo il perimetro portuale.

Alla lista della bibliografia accreditata si aggiunge anche la tesi di laurea Architetti ducali e cantieri del 700 nei porti di Nizza e Villefranche. Restauri e conservazione Tale elaborato analizza le vicende dei porti di Nizza e di Villefranche, esaminando nel secolo XVIII dapprima ciò che fu eseguito durante il periodo della dominazione sabauda, e poi, alla fine del '700, i cambiamenti che si verificarono in seguito ali1 occupazione francese.

In merito a quest' ultima fase studiata, riguardante il porto di Nizza a seguito del Rattachement, occorre segnalare il testo di Michel Bottin, "Le Comté de Nice en question, 1814-1860" del volume stampato dalla Sorbonne di Parigi nel 1990, 1388, La Dédition de Nice à la Savoie. Pur non trattandosi di un’ edizione specificamente dedita al Porto di Limpia, presenta l'evoluzione delle riforme amministrative del periodo 1814-1860 discussa attraverso I’esempio della Contea di Nizza, che può essere da riferimento nello studio delle trasformazioni che interessarono nello stesso periodo anche il porto.

Un volume certamente più specifico in merito alle trasformazioni urbane che interessarono Nizza tra il 1832 e il 1860 è quello di Edouard Scoffier e Felix Bianchi , nel quale si analizza con attenzione I' opera del Consiglio d'Ornato. L' opera merita di essere citata anche per l'ampia riproduzione di cartografie, custodite principalmente ali1 Archives Communale de Nice e al Musée Masséna.

In merito al suddetto periodo, le pubblicazioni di Philippe Graff, sono poi essenziali per comprendere I' evoluzione urbana di Nizza. Si tratta in particolar modo del saggio nel quale sono passate in rassegna i progetti secenteschi sulla costruzione di un Porto per Nizza, dell' articolo pubblicato sulla rivista Mediterranee , contenente una valutazione dei riscontri urbanistici conseguenti ali' annessione, e del volume L’Exception urbaine. Nice: de la Renaissance au Consiglio d'Ornato , nel quale si ritrova un intero capitolo dedicato alla Genesi del porto con un' approfondita analisi planimetrica delle più importanti proposte avanzate.

Altrettanto utili per comprendere I' epoca di cambiamenti a cavallo tra '800 e '900 sono anche l'articolo scritto da Jacques Medecin , specifico sull' urbanizzazione di Nizza dal 1830 al 1980, ed un testo di Paul-Louis Malaussena e Philippe Ancelin , relativo alla configurazione dello spazio urbano nizzardo tra il 1922 e il 1932.

Tra i contributi critici meno recenti merita nota la pubblicazione del 1984 sulla prestigiosa rivista austriaca, Wiener jahrbuch für kunstgeschichte, di Jorg Garms , il quale, riferendosi ad un suo precedente saggio del 1969 dedicato a "I temi architettonici del concorso dementino dell' Accademia di San Luca dal 1732" , riformula l'idea precedentemente espressa in merito alla collocazione del porto e alla sua destinazione, rappresentate nel disegno del Tavigliano e ritenute in un primo momento non accertabili al sito di Limpia. Un più approfondito studio della ricca documentazione e produzione iconografica sul progetto, seppur incompleta, ha permesso a distanza di quindici anni dalla prima edizione, di ampliare la conoscenza del tema, e di pronunciare nuove ipotesi, in merito alle varie fasi cantieristiche del porto . Altrettanto rilevante è l'articolo Les Anciennes Fortifications de Nice et du Comté de Nice , divulgato dalla rivista francese Nice Historique nel numero bimestrale Novembre-Dicembre 1930. Il documento inedito riportava stralci di importanti manoscritti conservati agli archivi del Con technique du Genie près le Ministère de la Guerre di Parigi contenenti i propositi secenteschi di fortificazione ed espansione della città e I'osservazione che un petit port lui serait d'une grande utilité . Si tratta di una voce importante per la fortuna critica del tema, in quanto la non più recente datazione è dimostrazione di un interesse radicato per il passato marittimo di Nizza.

Dalla ricognizione dell' ampia bibliografia sul Porto di Lympia e su come il tema sia stato accolto dai critici in tempi diversi, si attesta questa tesi. Lo studio nasce dal voler verificare la consistenza dell' oggi, valutando quanto della originaria progettazione settecentesca sia stato conservato nel corso delle varie stratificazioni e faccia parte dell' odierno assetto urbano del porto. Compito della nostra ricerca è stato quello di esplorare la sovrapposizione degli eventi storici e progettuali, usufruendo di pubblicazioni e documenti archivistici, e di contestualizzarla nel nostro tempo, ali' occorrenza con visite in situ. Il lavoro non è stato dei più semplici in quanto la vastissima produzione di disegni, talvolta difficili da reperire perché conservati in vari Archivi francesi , ci ha costretti ad un impegnativo lavoro di analisi per capire quanto di ciascuna raffigurazione sia stato realmente realizzato e quanto sia rimasto solo una proposta. La moltitudine di illustrazioni, spesso riprodotti in più copie d allo stesso autore, ha avuto bisogno di essere raffrontata ai documenti archivistici prodotti durante le fasi costruttive e principalmente conservati presso la Biblioteca Reale di Torino. Si tratta di Memoriali, Lettere, Registri, Dichiarazioni, Conti di spese sostenute o da farsi e Regi biglietti che testimoniano nell' assidua corrispondenza tra i sovrani sabaudi e i costruttori impegnati a Nizza, I'entità e I' esito del progetto di Limpia, in relazione ali' esercizio della monarchia. Dovendo infatti diventare il porto del Piemonte, Nizza è stata soggetta, nelle varie scelte progettuali e cantieristiche, alle costanti revisioni e decisioni reali, grazie al supporto dei migliori architetti ed ingegneri Torinesi, trasferiti a Nizza dalla Casa Savoia.

Oltre alla bibliografia precedentemente indicata sul Port Lympia, altre pubblicazioni sono state da supporto alla stesura dell' elaborato. Si tratta delle opere di Ennio Poleggi relative ai porti italiani del Seicento, alle città portuali del Mediterraneo e più specificamente al porto vecchio di Genova. Altrettanto utili si sono rivelati il Trattato di Teofilo Gallaccini e la concezione architettonica dei porti dal Rinascimento alla Restaurazione e il Dizionario geografico-storico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna di Goffredo Casalis.

Nella prima parte del lavoro abbiamo esaminato le premesse e il dibattito circa la costruzione del porto, sottolineando la vocazione portuale della città, attestata sin dalle origini della sua fondazione, da un primitivo scalo: la spiaggia dell1 anse Saint-Lambert. Una sintesi della politica marittima adottata dagli angioini prima ed i Savoia poi, introduce la scelta di realizzare un vero e proprio porto ed il dibattito sul luogo dove collocarlo, con i vari progetti seicenteschi avanzati da abili costruttori come Valperga, Guibert e Morello.

Il secondo capitolo è dedicato alla scelta di metà 700 del sito di Lympia come sede del porto da costruirsi e alla prima fase dei lavori di realizzazione, a cui parteciparono gli architetti De Vincenti, Borra e Michaud.

Il dibattito sull' espansione del porto e la prima urbanizzazione del quartiere attiguo sono l'oggetto della trattazione della terza parte che analizza gli interventi di Di Robilant e Michaud negli anni compresi tra il 1778 ed il 1784, alla vigilia della scelta definitiva del progetto. Quest' ultima, avvenuta nel 1785, è materia di trattazione del quarto capitolo, specifico sul periodo finalizzato al completamento della fabbrica, tuttavia sospeso nel 1792, a causa dell1 invasione di Nizza da parte deene successivamente il porto sia stato interessato da scarse e limitate opere di manutenzione, come riportato nella quinta parte dell' elaborato dedicata agli anni dal 1792 al 1860, meritano una nota di riguardo la redazione del primo piano regolatore di Nizza e gli esiti del Consiglio d' Ornato avvenuti in quell’epoca.

La nostra attenzione si è rivolta poi al periodo di dominazione francese compreso tra il 1860 ed il secondo dopoguerra, analizzando i cambiamenti per turistica. L' installazione di nuove funzioni da diporto hanno generato grosse trasformazioni al bacino, il quale è stato riadattato per le nuove esigenze.

Notevoli modifiche hanno anche interessato l'avamporto, al quale è stata data una specifica attenzione nella sesta sezione. Analizzando le mutazioni al quale le secolari vicende storiche lo hanno progressivamente destinato, si riscopre che questa porzione di porto è stata sede del Lazzaretto e luogo di balneazione, prima della fondazione del Bassin du Commerce.

Spazio di trattazione è stato dato anche al porto nel dopoguerra e alle fasi di ; ricostruzione a seguito delle distruzioni belliche subite. Nell’ottava parte si sono anche esposti i decenni successivi agli anni '50, incentrati sulla conciliazione delle radicate attività mercantili e le nuove da diporto, con ipotesi di trasferimento del porto commerciale o di trasformazione del porto di Limpia.

La ricostruzione delle varie fasi ci ha permesso così di stilare il nono capitolo, nel quale ci siamo dapprima occupati dei modelli e delle costruzioni coeve con I' obiettivo di valutare quanto la progettazione del porto di Nizza sia stata da essi influenzata, e poi del raffronto delle planimetrie maggiormente significative alla comprensione della consistenza dell' oggi. Questo ha consentito di concludere con una vantazione d1 insieme del quartiere del porto in merito alle esigenze di conservazione e valorizzazione.

II pittoresco bacino del Port Lympia, approdo dei molti villeggianti che ogni anno si incrociano tra i moli di partenza e di scalo di Nizza, è stato oggetto di secolari dibattiti e lavori, che lo hanno portato ad assumere l'attuale conformazione.

La città portuale francese del dipartimento delle Alpes-Maritimes, piattaforma di favolosi yachts d'alto mare, battelli da pesca, barche a vela e attività nautiche da diporto, si differenzia da molte altre grandi città costiere per un1 intricata storia portuale. Nizza è situata in un ampio seno del Mediterraneo all'estremità sud-est della Francia, presso le foci del Varo e del Paglione, e contornata da est a ovest da una successione di colline boscose, si sono elaborati svariati progetti finalizzati ad un miglior uso, attraverso i secoli, di una costa delicata e all'installazione di quello che è diventato un vero patrimonio portuale, degno di tutela e conservazione.

Sebbene già nei decenni scorsi alcune riviste internazionali abbiano presentato il tema, la fortuna critica del Porto di Limpia si riscopre soprattutto nelle recenti pubblicazioni, per via di una sempre più approfondita conoscenza della vastissima produzione archivistica che ha accompagnato la costruzione della darsena.

Un' accurata monografia è stata voluta dalla Chambre de Commerce et d' Industrie Nice Cote d' Azur e pubblicata dall' Accademia Nissarda3 nel 2004, come un' antologia di testi dedicati al Porto des origine à nos jours e curati da rinomati autori di ricerche storiche, come Mara de Candido, Hervé Barelli, Olivier Vernier e Michel Bottin. La trattazione spazia dalla scelta settecentesca del sito sul quale costruire un nuovo porto per Nizza, ali' analisi dell' epoca moderna con il passaggio dalla funzióne commerciale a quella di diporto. Vengono anche prese in esame la politica marittima condotta dai principi di Casa Savoia e i risvolti urbanistici del quartiere del porto dall' annessione di Nizza alla Francia nel 1860 sino alla fine del XX secolo. Non mancano di essere approfonditi gli eventi relativi a singoli edifretto e Bagne du Port e le attività lavorative, sportive e cultrali connesse alla marina. Il volume fornisce un' ampia documentazione iconografica delle vicende del porto mediante carte, stampe, pitture e fotografie.

Ulteriori immagini sono anche rintracciabili in una successiva pubblicazione dell' Accademia Nissarda del 2005, Voyage pittoresque dans le comté de Nice et les Alpes-Maritimes du XVII au XIX siècle: gravures et lithographies che offrendo numerose visioni panoramiche del Porto di Nizza, consente di avere una visione d' insieme non solo del progressivo stato del sito di Limpia, ma anche della vita e delle attività che ruotavano attorno ad esso tra il 1600 e il 1800.

Al porto di Limpia è stato anche dedicato lo studio condotto su Gli ingegneri Guiberto e il dibattito per le fortificazioni e il porto di Nizza nel XVII secolo, in una ricerca Nazionale Prin diretta dalla professoressa Micaela Viglino sugli Gli ingegneri militari attivi nelle terre dei Savoia e nel Piemonte orientale (XVI-XVIII secolo), pubblicata nel 2007. Lo articolo ricostruisce in maniera inedita la discussione secentesca sulla realizzazione del porto di Nizza, ricordando le proposte di esperti militari, personalità di Corte e tecnici stranieri che portarono alla costruzione di una vera e propria città di fondazione a metà del secolo XVIII attorno all’impianto del nuovo porto di Limpia. Dal saggio emerge I" internazionalità" dei tecnici militari sabaudi, i quali hanno prodotto un copioso insieme di progetti e documentazioni, confrontandosi con ciò che a livello internazionale si affermava come più "moderno" e funzionale . Una simile "extraterritorialità" sin dal confronto sulla costruzione di un nuovo porto, trova riscontro anche nella posizione geografica centrale occupata da Nizza, che insieme ad altre città portuali del Mediterraneo è divenuta luogo di scambio di tutte le culture.

Molti degli architetti e ingegneri intervenuti nel dibattito secentesco, sono anche citati nella sezione dedicata all'estensione urbana di Nizza del XVII secolo dell' opera di Dominique Foussard e Georges Barbier, Baroque niçois et monégasque, pubblicata nel 1988. Qui si ritrovano spunti di riflessione sull1 elaborazione teorica di piani che ha accompagnato la discussione attorno al porto nizzardo, con riferimenti ai modelli che possono averlo determinato. Il ruolo degli architetti piemontesi nei cantieri periferici dello stato sabaudo, emerge anche in questo volume, dal capitolo intitolato "Nice capitale de I'urbanisme piémontais moderne", nel quale viene trattato il periodo settecentesco, dalla scelta effettiva del sito di Lympia al primo progetto di lottizzazione del quartiere del 1781, con approfondimenti su alcuni edifici siti lungo il perimetro portuale.

Alla lista della bibliografia accreditata si aggiunge anche la tesi di laurea Architetti ducali e cantieri del 700 nei porti di Nizza e Villefranche. Restauri e conservazione Tale elaborato analizza le vicende dei porti di Nizza e di Villefranche, esaminando nel secolo XVIII dapprima ciò che fu eseguito durante il periodo della dominazione sabauda, e poi, alla fine del '700, i cambiamenti che si verificarono in seguito ali1 occupazione francese.

In merito a quest' ultima fase studiata, riguardante il porto di Nizza a seguito del Rattachement, occorre segnalare il testo di Michel Bottin, "Le Comté de Nice en question, 1814-1860" del volume stampato dalla Sorbonne di Parigi nel 1990, 1388, La Dédition de Nice à la Savoie. Pur non trattandosi di un’ edizione specificamente dedita al Porto di Limpia, presenta l'evoluzione delle riforme amministrative del periodo 1814-1860 discussa attraverso I’esempio della Contea di Nizza, che può essere da riferimento nello studio delle trasformazioni che interessarono nello stesso periodo anche il porto.

Un volume certamente più specifico in merito alle trasformazioni urbane che interessarono Nizza tra il 1832 e il 1860 è quello di Edouard Scoffier e Felix Bianchi , nel quale si analel Consiglio d'Ornato. L' opera merita di essere citata anche per l'ampia riproduzione di cartografie, custodite principalmente ali1 Archives Communale de Nice e al Musée Masséna.

In merito al suddetto periodo, le pubblicazioni di Philippe Graff, sono poi essenziali per comprendere I' evoluzione urbana di Nizza. Si tratta in particolar modo del saggio nel quale sono passate in rassegna i progetti secenteschi sulla costruzione di un Porto per Nizza, dell' articolo pubblicato sulla rivista Mediterranee , contenente una valutazione dei riscontri urbanistici conseguenti ali' annessione, e del volume L’Exception urbaine. Nice: de la Renaissance au Consiglio d'Ornato , nel quale si ritrova un intero capitolo dedicato alla Genesi del porto con un' approfondita analisi planimetrica delle più importanti proposte avanzate.

Altrettanto utili per comprendere I' epoca di cambiamenti a cavallo tra '800 e '900 sono anche l'articolo scritto da Jacques Medecin , specifico sull' urbanizzazione di Nizza dal 1830 al 1980, ed un testo di Paul-Louis Malaussena e Philippe Ancelin , relativo alla configurazione dello spazio urbano nizzardo tra il 1922 e il 1932.

Tra i contributi critici meno recenti merita nota la pubblicazione del 1984 sulla prestigiosa rivista austriaca, Wiener jahrbuch für kunstgeschichte, di Jorg Garms , il quale, riferendosi ad un suo precedente saggio del 1969 dedicato a "I temi architettonici del concorso dementino dell' Accademia di San Luca dal 1732" , riformula l'idea precedentemente espressa in merito alla collocazione del porto e alla sua destinazione, rappresentate nel disegno del Tavigliano e ritenute in un primo momento non accertabili al sito di Limpia. Un più approfondito studio della ricca documentazione e produzione iconografica sul progetto, seppur incompleta, ha permesso a distanza di quindici anni dalla prima edizione, di ampliare la conoscenza del tema, e di pronunciare nuove ipotesi, in merito alle varie fasi cantieristiche del porto . Altrettanto rilevante è l'articolo Les Anciennes Fortifications de Nice et du Comté de Nice , divulgato dalla rivista francese Nice Historique nel numero bimestrale Novembre-Dicembre 1930. Il documento inedito riportava stralci di importanti manoscritti conservati agli archivi del Comité du Genie, Section technique du Genie près le Ministère de la Guerre di Parigi e contenenti i propositi secenteschi di fortificazione ed espansione della città e I'osservazione che un petit port lui serait d'une grande utilité . Si tratta di una voce importante per la fortuna critica del tema, in quanto la non più recente datazione è dimostrazione di un interesse radicato per il passato marittimo di Nizza.

Dalla ricognizione dell' ampia bibliografia sul Porto di Lympia e su come il tema sia stato accolto dai critici in tempi diversi, si attesta questa tesi. Lo studio nasce dal voler verificare la consistenza dell' oggi, valutando quanto della originaria progettazione settecentesca sia stato conservato nel corso delle varie stratificazioni e faccia parte dell' odierno assetto urbano del porto. Compito della nostra ricerca è stato quello di esplorare la sovrapposizione degli eventi storici e progettuali, usufruendo di pubblicazioni e documenti archivistici, e di contestualizzarla nel nostro tempo, ali' occorrenza con visite in situ. Il lavoro non è stato dei più semplici in quanto la vastissima produzione di disegni, talvolta difficili da reperire perché conservati in vari Archivi francesi , ci ha costretti ad un impegnativo lavoro di analisi per capire quanto di ciascuna raffigurazione sia stato realmente realizzato e quanto sia rimasto solo una proposta. La moltitudine di illustrazioni, spesso riprodotti in più copie d allo stesso autore, ha avuto bisogno di essere raffrontata ai documenti archivistici prodotti durante le fasi costruttive e principalmente conservati presso la Biblioteca Reale di Torino. Si tratta di Memoriali, Lettere, Registri, Dichiarazioni, Conti di spese sostenute o da farsi e Regi biglietti ' assidua corrispondenza tra i sovrani sabaudi e i costruttori impegnati a Nizza, I'entità e I' esito del progetto di Limpia, in relazione ali' esercizio della monarchia. Dovendo infatti diventare il porto del Piemonte, Nizza è stata soggetta, nelle varie scelte progettuali e cantieristiche, alle costanti revisioni e decisioni reali, grazie al supporto dei migliori architetti ed ingegneri Torinesi, trasferiti a Nizza dalla Casa Savoia.

Oltre alla bibliografia precedentemente indicata sul Port Lympia, altre pubblicazioni sono state da supporto alla stesura dell' elaborato. Si tratta delle opere di Ennio Poleggi relative ai porti italiani del Seicento, alle città portuali del Mediterraneo e più specificamente al porto vecchio di Genova. Altrettanto utili si sono rivelati il Trattato di Teofilo Gallaccini e la concezione architettonica dei porti dal Rinascimento alla Restaurazione e il Dizionario geografico-storico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna di Goffredo Casalis.

Nella prima parte del lavoro abbiamo esaminato le premesse e il dibattito circa la costruzione del porto, sottolineando la vocazione portuale della città, attestata sin dalle origini della sua fondazione, da un primitivo scalo: la spiaggia dell1 anse Saint-Lambert. Una sintesi della politica marittima adottata dagli angioini prima ed i Savoia poi, introduce la scelta di realizzare un vero e proprio porto ed il dibattito sul luogo dove collocarlo, con i vari progetti seicenteschi avanzati da abili costruttori come Valperga, Guibert e Morello.

Il secondo capitolo è dedicato alla scelta di metà 700 del sito di Lympia come sede del porto da costruirsi e alla prima fase dei lavori di realizzazione, a cui parteciparono gli architetti De Vincenti, Borra e Michaud.

Il dibattito sull' espansione del porto e la prima urbanizzazione del quartiere attiguo sono l'oggetto della trattazione della terza parte che analizza gli interventi di Di Robilant e Michaud negli anni compresi tra il 1778 ed il 1784, alla vigilia della scelta definitiva del progetto. Quest' ultima, avvenuta nel 1785, è materia di trattazione del quarto capitolo, specifico sul periodo finalizzato al completamento della fabbrica, tuttavia sospeso nel 1792, a causa dell1 invasione di Nizza da parte dei francesi.

Sebbene successivamente il porto sia stato interessato da scarse e limitate opere di manutenzione, come riportato nella quinta parte dell' elaborato dedicata agli anni dal 1792 al 1860, meritano una nota di riguardo la redazione del primo piano regolatore di Nizza e gli esiti del Consiglio d' Ornato avvenuti in quell’epoca.

La nostra attenzione si è rivolta poi al periodo di dominazione francese compreso tra il 1860 ed il secondo dopoguerra, analizzando i cambiamenti per turistica. L' installazione di nuove funzioni da diporto hanno generato grosse trasformazioni al bacino, il quale è stato riadattato per le nuove esigenze.

Notevoli modifiche hanno anche interessato l'avamporto, al quale è stata data una specifica attenzione nella sesta sezione. Analizzando le mutazioni al quale le secolari vicende storiche lo hanno progressivamente destinato, si riscopre che questa porzione di porto è stata sede del Lazzaretto e luogo di balneazione, prima della fondazione del Bassin du Commerce.

Spazio di trattazione è stato dato anche al porto nel dopoguerra e alle fasi di ; ricostruzione a seguito delle distruzioni belliche subite. Nell’ottava parte si sono anche esposti i decenni successivi agli anni '50, incentrati sulla conciliazione delle radicate attività mercantili e le nuove da diporto, con ipotesi di trasferimento del porto commerciale o di trasformazione del porto di Limpia.

La ricostruzione delle varie fasi ci ha permesso così di stilare il nono capitolo, nel quale ci siamo dapprima occupati dei modelli e delle costruzioni coeve con I' obiettivo di valutare quanto la progettazione del porto di Nizza sia stata da essi influenzata, e poi del raffronto delle planimetrie maggiormente significativ della consistenza dell' oggi. Questo ha consentito di concludere con una vantazione d1 insieme del quartiere del porto in merito alle esigenze di conservazione e valorizzazione.

Relatori: Maria Grazia Vinardi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2714
Capitoli:

SOMMARIO

PRESENTAZIONE

1. PREMESSE E DIBATTITO CIRCA LA COSTRUZIONE DEL PORTO DI NIZZA

1.1 La città e la spiaggia

1.2 Dalla politica marittima angioina a quella di Casa Savoia: prefazione alla del porto

1.3 Un porto per Nizza tra architettura militare e pianificazione urbana

1.4 Un laboratorio di astrazioni e concretezze per il porto di Nizza

2.SCELTA DI METÀ ‘700

2.1 Dalla concezione del porto alle prime fasi del cantiere

2.2 II progetto del porto di Antonio De Vincenti e Giovanni Battista Borra, tra concezione e difficoltà d' accesso

2.3 I lavori di realizzazione del porto, tra consolidamento ed estensione

2.4 Cambiamento e continuità: da De Vincenti a Michaud, la ripresa del cantiere

2.5 II porto di Limpia nel 1770

3. ESPANSIONE DEL PORTO E PRIMA URBANIZZAZIONE

3.1 La riunione del 22 luglio 1778

3.2 Dalle prime edificazioni ali' estensione del porto: i progetti di Niolis Di Robilant

3.3 La prosecuzione dei lavori: i progetti di François Michaud

4. VERSO LA SCELTA DEFINITIVA SULLA FORMA DEL PORTO

4.1 La ripresa del dibattito circa I’ampliamento del porto ed i lavori da farsi a Limpia

4.2 I progetti di Michaud dal 1788 al 1791: intenzioni, inconvenienti, perizie e soluzioni

4.3 I disegni del porto prodotti dal 1785 al 1792

5. IL PORTO TRA IL 1792 E IL 1860

5.1 II porto di Limpia sotto la Rivoluzione

5.2 La riannessione al Regno di Sardegna e i lavori di manutenzione

5.3 I lavori al molo esterno: rafforzamento e prolungamento

5.4 L' Urbanizzazione del quartiere del Porto e il Consiglio d'Ornato

6. IL PORTO DAL RATTACHEMENT ALLA 2A GUERRA MONDIALE

6.1 L' annessione alla Francia e i risvolti urbanistici

6.2 La necessità di modernizzazione del porto

6.3 L'ampliamento del porto: i lavori sul molo esterno

6.4 La crescita del traffico portuale dal 1880 ed una nuova gestione del bacino interno

6.5 I traffici portuali dal 1890 al 1910

6.6 Nuove attrezzature e lavori di adattamento del porto, dal 1900 ali' inizio della Grande Guerra

6.7 II porto dalla 1A Guerra Mondiale ai progetti di sviluppo successivi

6.8 II Piano Cornudet e l'urbanizzazione francese

7.L'AVAMPORTO DI NIZZA. DA SPIAGGIA DEL LAZZARETTO A BACINO DEL COMMERCIO

7.1 Le origini del sito del Lazzaretto

7.2 Miglioramenti e cambiamenti: il destino del Lazzaretto dal progetto al cantiere del port Lympia

7.3 Dal Lazzaretto alle installazioni balneari

7.4 Da plage du Lazaret a bassin du Commerce: l'ampliamento del porto

8. IL PORTO DAL SECONDO DOPOGUERRA AL XXI SECOLO

8.1 Danni bellici e ricostruzione

8.2 Anni '60. Tra attività commerciali e da diporto

8.3 Anni '70. Affermata funzione turistica e progetto di trasferimento del porto commerciale

8.4 Anni '80. Trasformazione del porto di Lympia e contestazioni

8.5 Anni '90-2000. "Poti à grand vitesse"

8.6 Dal 2000 ad oggi. Urbanizzazione del quartiere del porto e consultazione pubblica

8.7 Gli strumenti di tutela e la conservazione del Porto

9. GENESI DEL PORTO DI NIZZA

9.1 Modelli e costruzioni coeve

9.2 Risvolti nell' evoluzione portuale

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA e ICONOGRAFIA

GLOSSARIO

Bibliografia:

• Silvia AGAZZINI, Simona QUARANTA, Architetti ducali e cantieri del 700 nei porti di Nizza e Villefranche. Restauri e conservazione, Tesi di laurea, Anno accademico 1995/96, Relatrice Maria Grazia Vinardi.

• Vincenzo BORASI, Maria Luisa DOGLIO, Luigi FIRPO, Ada PEYROT, Isabella RICCI, Rosanna ROCCIA, Theatrum Sabaudiae.Teatro degli Stati del Duca di Savoia, Archivio Storico della città di Torino, Torino 2000.

• Michel BOTTIN, "Le Comté de Nice en question", in 1388, La Dédition de Nice à la Savoie, publications de la Sorbonne, Paris, 1990, pp. 443-451.

• Goffredo CASALIS, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, Torino 1851.

• Mara DE CANDIDO, "La défense du littoral nicois dans la première moitié du XVI siede" e "Le fort de Saint-Elme et le port de Villefranche" in Nice Historique, Acadèmia Nissarda, Nice 1999.

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• Pianta del progeto del piccolo Porto da farsi su La spiaggia di Limpia sotto alle falde del Castello di Nizza (Service Historique de I' Armée de Terre francaise, Ministere de la Guerre, AIG 802, pian 68)

• Pian du port commencé a Nice (Paris, Bibliothèque nationale, Cartes et Plans, 81, III, 25)

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• Projet de Mce,1749 (Paris, Bibliothèque nationale, S.H. Port. 81, div. 3, p.20 D.)

• Pianta dello stato presentaneo del nuovo Porto di limpia, e prospettiva militare d'una parte del Molo esteriore (Nice, Bibliothèque de Cessole, I FiO I68).

• Nouveau pian du port qu l'on construit a Nice suivant les changements dèterminés au mois de Juin 1750 de la hauteur de l'ancien chateau et Citadelle (Paris, Bibliothèque nationale, S.H. Port. 81, div. 3, p.25.2).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Pianta del novo Porto di Limpia con l'indicazione del travaglio fatto a tutto Marzo 1751,(Biblioteca Reale di Torino, Dis. v. Il, n° 52).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Pianta dello Stato in cui Si ritrovano li Lavori del Porto di Limpia,( Archives départementales des Alpes-Maritimes, 06 PH 01193).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Indice delle parti componenti il nuovo Porto di Limpia si come ritrovansi per tutto Agosto Anno Corrente 1755, (Biblioteca Reale di Torino, Dis. Il, n° 159).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Pianta de picolo Porto di Limpia nello stato in cui si è trovato nel mese di 7mbre dell' anno 1761 coli' essersene diversam.te progettato il molo interiore per maggiormente facilitarne l'ingresso. Il colorito di rosso indica le [parti] che già sonosi fatte ed il colorito di giallo quelle che rimangono da farsi in compimento dell' opera, 30 settembre 1761 (Archives départementales des Alpes-Maritimes di Nizza, 01 Fi I520).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Giovanni Battista BORRA, Pianta dello Stato in cui ritrovava il terreno di Limpia prima che s'intraprendesse il trazzamento de Moli per la formazione del Porto, 30 SETTEMBRE 1761 (Archives départementales des Alpes-Maritimes di Nizza, 01 Fi I505).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Giovanni Battista BORRA, Studio per Porto grande, tra il 1759 e il 1762 (Archives départementales des Alpes-Maritimes di Nizza, 7II S 5).

• Pian et elevation de la tour de Limpia, 1756 (Service Historique de I' Armée de Terre francaise, A.8.S.I Nice et Montalban, CI, pièce n°32/l, 1756).

• Nizza (Istituto Storico e di Cultura dell' Arma del Genio di Roma, 6C 458).

• Antonio Felice DE VINCENTI, Giovanni Battista BORRA, nuovo Porto di Limpia, tra il 1759 e il 1762 (Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, Manoscritti Rari, Ris. 59-17, f° 72).

• Antonio Maria LAMPO, Tipo regolare da me sottoscritto Regio Misurai Stato desunto dal modello del porto di Limpia presso Nizza, quale si conserva nel Reale Palazzo, 20 settembre 1785 (Biblioteca Reale di Torino, Mil. 15, f° I 42).

• Pian du Port qu'on fait à Nice joint aussi Le Pian de La Nouvelle Ville, (Paris, Bibliothèque nationale, Gè SH I 8 Pf. 81, Div. 3, p. 18 D.)

• Pianta della Città di Nizza in provenza e porto (Istituto Storico e di Cultura dell' Arma del Genio di Roma, 6B 414)

• Progetto del Nuovo Porto di Limpia del De Vincenti (Istituto Storico e di Cultura dell' Arma del Genio di Roma, n° cat. 10041, cart.3, docum.9, n° ordine 8)

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Pianta del Porto di Limpia relativa alle determinazioni del Congresso per esso tenuto sotto il 22 luglio 1778 ( Torino, Biblioteca Reale di Torino, Atlante Saluzzo, F7(5), tav103).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Pianta del Porto'di Limpia relativa alle determinazioni del Congresso per esso tenuto sotto il 22 luglio 1778 ( Torino, Biblioteca Reale di Torino, Atlante Saluzzo, F7(5), tav103).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Piano del Porto di Limpia (Archivio di Stato di Torino, Carte Topografiche Serie III, Cartella L, Limpia).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Pianta del porto della città di Nizza (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche e disegni, Carte topografiche serie III, Nizza, mazzo 10).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Pianta di una parte del Porto di Limpia, colle variazioni, ed ampliazioni nuovamente progettate e distribuzione delle isole nell' Ordine che dovranno fabbricarsi (Biblioteca Reale di Torino, Atlante Saluzzo, F 7 (5), tav. 99).

• Filippo Nicolis DI ROBILANT, Piano della Piazza Pairolera adatabile al ultimo piano del Porto di Limpia (Biblioteca Reale di Torino, Atlante Saluzzo, F 7 (5), tav. 93).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Pianta del porto di Limpia Colle Variazioni ed ampliazioni progettate e distribuzioni delle isole nell'ordine che dovranno verificarsi (Istituto Geografico Militare di Firenze, docum. n° 8, n° 7 d'ordine).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Disegno d'una casa ad uso del Commercio che il Sig. Negoziante Giò Battista Liprandi si propone di far costruire sul piano del Porto di Limpia e nel sito numerato col V nella pianta comunicatali dall' Ufficio di questa Real Intendenza (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Tipi annessi alla Patenti, sec. XVIII, n° I 34).

• Filippo NICOLIS DI ROBILANT, Fabbrica da erigersi nel porto di Limpia inserviente d'alloggio al Capitano e Luogotenente del Porto, Guarda magazzino, Quartiere de Cannonieri, Gabella de vini e Corpo di Guardia (Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Ministero della guerra, Contratti fortificazioni, 1781, n° 79, pp. 571-572.).

• Francois MICHAUD, Studio della forma del bacino per il miglior ormeggio delle navi ormeggiate in porto, 13 luglio 1785 (Biblioteca Reale di Torino, Mil. 115, n° 55).

• Francois MICHAUD, Pianta del Porto di Limpia relativamente ad alcune opere proposte a farsi nell'anno 1784, 1784 (Biblioteca Reale di Torino, Mil. 115, n° 20).

• Francois MICHAUD, Pianta del Porto di Limpia per /'spiegar alcune variazioni proposte sul Piano Generale, 1784 (Biblioteca Reale di Torino, Mil. 115, n° 19).

• Giacomo CARRETTO, Pianta della città di Nizza e del già demolito Castello colli nuovi Progetti del Porto, 16 novembre 1784 (Biblioteca Reale di Torino, Mil. 115, n° 49).

• Piano di un Nuovo Porto in Limpia, 10 maggio 1785 (Archives départementales des Alpes-Maritimes di Nizza, 711 S 8).

• Francois MICHAUD, Pianta che sonosi fatti gli scavi del 1790, e che ne rimane in ABCD dello scoperto per le carache nel 1791, 1791 (Archivio di Stato di Torino, Relazione a Sua Maestà, sez, IV, anno 1791, p. 121/15 e p. 121/16).

• Francois MICHAUD, Pianta di una porzione del molo esterno del porto di Limpia, 1791 (Archivio di Stato di Torino, Relazione a Sua Maestà, sez, IV, anno 1791, p. 121/14).

• Francois MICHAUD, Tipo esponente le Concessioni e vendite di Terreni a fabbricarvi fatte d'ordine di S.M. A diversi Particolari lungo la strada R del Piemonte dalla nuova porta a Piazza Vittorio, e costeggiando le falde del Castello verso il Porto di Limpia, 1785 ( Biblioteca Reale di Torino, Atl. Saluzzo, F 7(5), tav.100).

• Filippo MARCH, Pianta delle fortificazioni formate sulla Sommità del distrutto Castello di Nizza dalla Nazione Francese,.25 agosto 1789 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nizza 27 a IV rosso).

• Millo CAYETANUS, Pian de la ville de Nice avec la disposition de l'Artillerie pour la mettre en état de defense, 1792 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nice 25 a IV rosso).

• Pian de la ville de Nice et de ses environs, 1792 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nice 21 a IV rosso). Il disegno riporta Cerina Delin come autore del disegno.

• Pianta dimostrativa della Città di Nizza (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nizza 28 a IV rosso).

• MOLLIERE, Pianta della città di Nizza colle ampliazioni che si debbono fare, 1792 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche e disegni, serie N, Nizza, mazzo 17).

• MOLLIERE, Pian de la ville et port de Nice avec le projet de la nouvelle Ville qu'on à propose de faire (Service Historique de I' Armee de Terre di Vincennes, Cartre NICE et MONTALBAN, J 10 C11 07(1))

• Albanis BEAUMONT, L'Entrée du Port de Nice vue des rochers de l'ancien Lazaret dédiée a M. Le Conte De Robilant, 1782 (Archivio di Stato di Torino, Carte Topografiche serie III, n° 269).

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• Jean Antoine SCOFFIER, Pianta della Città di Nizza. Zona del Porto, (Archivio di Stato di Torino, Camerale Piemonte, Tipi articoli 664, Nizza, mazzo 28, foglio 8).

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• Joseph VERNIER, Pianta generale del Promontorio su cui giacea il distrutto Castello della Città di Nizza Marittima indicante lo stato in cui trovarsi al giorno d'oggi, le proprietà particolari limitrofe, le ultime concessioni di terreno fattevi per parte del Regio Demanio, e la superficie di cui la Città di Nizza chiede la Concessione a conferma delle Regie Patenti del 26 maggio 1832,

• 19 marzo 1847 (Nice, Archives municipales, I FÌ2-24).

• Joseph VERNIER e Enrico SASSERNO', Pianta regolatrice del Porto di Nizza colle indicazioni delle varianti che il sottoscritto sarebbe in senso d' introdurre alle modificazioni portate al medesimo dal Consiglio d1 Ornato della Città di Nizza nella sua seduta del 29 settembre 1853,

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• Pian de la ville de Nice et de ses eaubourgs avec le trace des alignemnets approuvés, 12 settembre 1860 (Archives municipales de Nice, I FÌ2-18).

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• Projet d'aménagement d'embellissement et d'extension de la Ville de Nice, 1931 (Nice, Archives municipales 1 Fi 710).

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• Pian des Attaques du Chateau de Nice par le due de Berwich General de France, 1705-1706 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nice 23 A IV rosso).

• Carta Dimostrativa dove resta delineata la Città di Nizza, Forte e Porto di Villafranca con li d' intorni, 1746 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche segrete, cartella N, Nice 17 A III rosso).

• Progetto d' una riparazione dell' angolo del Lazzaretto dì Limpia, il qual trovasi minacciato di rovina dal mare, 1755 (Archives départementales des Alpes-Maritimes, Nice.m 1 n° 5-10).

• Pianta del Lazaretto di Limpia, 1755 (Archives départementales des Alpes-Maritimes, Nice.m 1 n° 3-9).

• Pianta e proffilo d' un riparo provisionale progettato da farsi per impedire che il Mare non rovesci il muro che forma il recinto del Lazaretto di Nizza, 1754-1756 (Archivio di Stato di Torino, Carte topografiche serie III, Nizza, mazzo 6).

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