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Cambiamenti nel Montaggio e nella Post-Produzione dal Cinema Tradizionale al Cinema Immersivo

Lorenzo Renna

Cambiamenti nel Montaggio e nella Post-Produzione dal Cinema Tradizionale al Cinema Immersivo.

Rel. Tatiana Mazali, Mattia Meloni. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Del Cinema E Dei Mezzi Di Comunicazione, 2023

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Abstract:

L’avvento del 360° ha sconvolto radicalmente i principi che si sono affermati in più di 100 anni di storia del cinema. I concetti base dell’audiovisivo tradizionale vengono completamente scardinati e il fruitore di un’opera immersiva si ritrova in un ambiente in cui può liberamente decidere in che direzione guardare. Molti registi del cinema “2D” hanno espresso dubbi riguardo l’efficacia delle narrazioni immersive. Steven Spielberg, che ha diretto film quali "Lo Squalo" (1975) e "Jurassic Park" (1994), si chiede perché lo spettatore, pur avendo la possibilità di guardare in tutte le direzioni, dovrebbe guardare proprio dove vogliamo noi. Questo punto è condiviso anche da Will McMaster, direttore della divisione VR di Visualise, che individua la difficoltà principale del linguaggio immersivo nell’anticipare dove si fermerà lo sguardo del fruitore e capire come controllarne la direzione. Se registi come Spielberg si sono dimostrati scettici nei confronti di questa nuova grammatica, altri, come Kathryn Bigelow o Alejandro González Iñárritu, hanno provato ad approcciarsi al linguaggio 360° realizzando alcuni cortometraggi immersivi (citiamo "Carne y Arena" di Iñárritu e "The Protectors" della Bigelow). Iñárritu sottolinea come nel cinema immersivo si rompa la “dittatura del frame” e si debbano necessariamente trovare soluzioni per sopperire all’assenza di strumenti base come l’inquadratura e il montaggio. Il 360° non va quindi considerato come un’evoluzione del cinema tradizionale ma a tutti gli effetti come un nuovo linguaggio che, in quanto tale, porta con sé nuovi paradigmi in ogni fase della realizzazione di un’opera, dalla pre produzione alla post produzione. Questa tesi si propone di indagare sui cambiamenti che riguardano la fase del montaggio e della post produzione nel cinema immersivo, concentrandosi sulle nuove tecnologie e sui nuovi stratagemmi linguistici. Oltre a porre in evidenza le maggiori differenze, l’obiettivo di questo elaborato è delineare alcuni tratti comuni tra montaggio tradizionale e montaggio per il 360°, mostrando come in certi casi il lavoro del montatore “2D” possa essere molto simile a quello del montatore 360°. A supporto di questo studio è stato realizzato, insieme al mio collega e amico Nicolo’ Canestrelli, un cortometraggio 360° intitolato "Orders", di cui Canestrelli ha curato la regia ed io la post produzione.

Relatori: Tatiana Mazali, Mattia Meloni
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 129
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Del Cinema E Dei Mezzi Di Comunicazione
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-32 - INGEGNERIA INFORMATICA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/26786
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