Intelligenza Artificiale per il Design: casi studio e riflessioni etico-sociali = Artificial Intelligence for Design: case studies and social-ethical considerations

Concepita a partire dal lontano 1955, l’Intelligenza Artificiale ha vissuto momenti controversi, scanditi da fasi di notevole progressione (primavere) che si alternavano a momenti di quasi stallo (inverni). Nell’ultimo decennio tale tecnologia è stata caratterizzata da un notevole sviluppo a livello sia tecnologico sia di campi di applicazione; molti sono i settori, infatti, in cui è stata e viene tuttora impiegata, in maniera più o meno implicita. Focus della presente tesi è l’analisi, a tutto tondo, della relazione tra Intelligenza Artificiale e area della progettazione nel mondo del design, tenendo conto sia delle fasi in cui la tecnologia viene applicata sia delle modalità con cui i diversi attori del processo entrano in relazione con questa e la usano per i propri obiettivi sia degli output progettuali sia dei processi di comunicazione con gli utenti finali a cui è destinata sia delle criticità del processo e dei benefici (attesi e ottenuti) . La tesi è articolata in due parti, corrispondenti alle due principali prospettive assunte durante l’intero processo di ricerca: la prima pone al centro dell’analisi il designer in quanto utilizzatore dell’IA, la seconda, invece, è volta a capire come lo stesso designer la includa nell’architettura del progetto finale. Ne consegue che, oltre a rappresentare due fasi progettuali ben distinte tra loro (fase di ricerca ed elaborazione del concept, fase di sviluppo pratico e tecnico del progetto), queste due casistiche indagano su come il designer percepisca e si interfacci con l’Intelligenza Artificiale, comprendendone le possibilità di utilizzo e governandone le tecniche di sviluppo. Fase iniziale della ricerca è stata la strutturazione di un database implementato con i casi studio in cui l’IA è stata coinvolta e successivamente si è proceduto ad una schematizzazione e categorizzazione di diversi elementi che li caratterizzavano (ad esempio come il designer prende parte all’interno del processo; se sono state necessarie ulteriori competenze; a che livello di definizione si è arrivati; quali tipologie di sistema-servizio-prodotto sono state elaborate; ecc.). Dai dati è emerso che lo stato dell’arte della tecnologia IA nell’ambito del design italiano è caratterizzato da differenti e discordanti scuole di pensiero principalmente riconducibili a paure e speranze legate ai potenziali effetti generati dal suo utilizzo in una prospettiva futura più o meno ampia. Con altrettanta evidenza è emerso che nel design si è ancora agli albori dell’utilizzo dell’IA e, come per qualsiasi tecnologia innovativa in un qualunque campo, non è facile prevederne appieno gli sviluppi: da ciò sono derivate anche delle riflessioni e degli studi in ambito etico e sociale.