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Mostar(Bi H): recupero del centro distrutto

Elisa Guglielmero

Mostar(Bi H): recupero del centro distrutto.

Rel. Domenico Bagliani, Mauro Berta. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il mio intervento si inserisce in un contesto apparentemente tranquillo, ma in realtà segnato profondamente dalla guerra e dall'odio razziale. L'ambito a cui mi riferisco è la splendida cittadina della Bosnia Erzegovina: MOSTAR. Mostar ha vissuto due orribili guerre, ed entrambe hanno portato solo distruzione e divisione. Gran parte degli edifici storici sono stati dilaniati, e la seconda guerra non ha risparmiato neanche lo splendido Ponte Vecchio. Infatti nel 1993 l'esercito croato fa esplodere lo Stari Most, perché ritenuto obiettivo militare. Le immagini che testimoniano questa barbarie in poco tempo fanno il giro del mondo, e ottengono l'indignazione da parte di tutta l'opinione pubblica. Dopo la guerra Mostar si è trovata divisa in due parti: Est e Ovest; e la Neretva, il bellissimo fiume che attraversa la città, diventa la linea di confine tra le due zone. Oggi anche se sono passati più di dieci anni, e la condizione è meno critica di quanto lo era un tempo, qui come in tante altre parti della Bosnia, permane una situazione estremamente delicata. Molte persone tra cui un cospicuo numero di bambini soffrono di ansie. Ad esempio è stato rilevato che a scuola rumori troppo forti spaventano gli alunni, perché rievocano loro immagini di guerra. Proprio in questo senso bisogna partire a"rieducare" i ragazzi ad avere più fiducia in se stessi e nei confronti degli altri, a sviluppare le capacità di negoziazione, e di risolvere i problemi in modo pacifico. E proprio in questa direzione, durante la ricostruzione della città, a Mostar sono state aperte due ludoteche; il loro obiettivo era quello di diventare il servizio educativo che privilegiando la dimensione del gioco, rieducasse alla PACE. La ludoteca in zona croata ha trovato da subito una collocazione stabile, ma non si può dire altrettanto per la ludoteca in zona musulmana. Infatti quest'ultima ha dovuto spostarsi da un edificio all'altro, senza però trovare una sua sede, e proprio perché questo è un problema non irrilevante, è stata richiesta la progettazione di un edificio adeguato a svolgere tale funzione. Per tale motivo il mio progetto si colloca in una zona centrale della città storica, a ridosso della Neretva, vicino al Ponte Vecchio, dove l'etnia preponderante è quella musulmana. Il mio progetto prevede di affiancare alla ludoteca tradizionalmente concepita la "ludoteca verde"; ovvero uno spazio adibito a giardino attrezzato, dove i bambini possono giocare ma soprattutto riscoprire il contatto con la natura. Infatti dopo la guerra Mostar ha dovuto affrontare l'emergenza della ricostruzione delle abitazioni, mettendo in secondo piano le aree verdi, che si sono ulteriormente degradate diventando luoghi poco sicuri. Parte della ludoteca nasce all'interno dei ruderi degli edifici preesistenti, e si modella dentro il perimetro dell'area stessa assumendo la forma di una "L". Essenzialmente il progetto è costituito da una torre di sei piani fuori terra, collegata da un "ponte" ad un corpo più massiccio e meno alto. Siccome la ludoteca si sviluppa su diversi piani, in quanto l'area di progetto a ridosso della Neretva degrada verso il fiume, il collegamento con la strada principale la Marsala Tita, è deputato a un'altra passerella. Questi due ponti vogliono esser un omaggio al Ponte Vecchio, simbolo stesso della città visto come una sorta di collegamento tra le diverse culture, sperando che questo sia di buon auspicio, e che questi bambini affrontando insieme i problemi legati alla vita quotidiana, possano un giorno risaldare i rapporti con l'altra parte della città.

Relatori: Domenico Bagliani, Mauro Berta
Tipo di pubblicazione: A stampa
Parole chiave: recupero - Mostar - centro
Soggetti: R Restauro > RC Restauro urbano
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/265
Capitoli:

Presentazione

1. Le origini della Jugoslavia

2. Gli Ottomani nei Balcani

3. La sovranità austro-ungarica, dal 1878 al 1918

4. "La prima Jugoslavia"

5. La Jugoslavia fascista

6. La Jugoslavia di Tito

7. Il dopo Tito, la dissoluzione della Jugoslavia comunista. L'ascesa al potere di Milosevie

8. La guerra in Slovenia e in Croazia

9. La guerra in Bosnia Erzegovina

9.1 Il 1991, i piani di "divisione"

9.2 Il 1992, l'inizio della guerra in Bosnia Erzegovina

9.3 Il 1993, la "seconda" guerra in Bosnia Erzegovina

9.4 Il 1994, la strage di Sarajevo

9.5 Il 1995, l'ultimo atto della guerra in Bosnia Erzegovina

10. La storia di Mostar

10.1 Inquadramento territoriale

10.2 Le due guerre fratricide a Mostar

10.2.1 Il primo conflitto: serbi contro la coalizione croata musulmana

10.2.2 La seconda fase del conflitto; tra musulmani bosniaci e croati

10.3 La guerra dei "simboli" a Mostar

10.4 La costruzione dello Stari Most

11. Passeggiando per le vie di Mostar...

11.1 Glossario

12. Gli spazi pubblici a Mostar

13. La ludoteca

13.1 La ludoteca come servizio che educhi alla PACE

14. Il progetto della ludoteca

14.1 L'area di progetto

14.2 L'iter progettuale

Bibliografia

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