Uno scenario circolare per la sansa derivante dalle olive liguri = A circular scenario for pomace deriving from Ligurian olives

Oggi la più grande sfida comune che il mondo deve affrontare è quella legata ai cambiamenti climatici, causati, secondo la comunità scientifica, dal nostro stesso sviluppo. Poco più di 300 anni fa l’essere umano produceva ogni bene che gli necessitava esclusivamente con fonti naturali; con il passare degli anni, sopraggiunge la scoperta di nuovi materiali, più performanti, che hanno portato all’industrializzazione e all’inizio della dipendenza dell’uomo da questi. In suddetto contesto tutti i sistemi: politici, economici, ambientali, erano pilotati da un modello lineare, basato sull’estrazione, la realizzazione, l’utilizzo e lo smaltimento, il quale però ha causato una repentina diminuzione delle risorse e un inquinamento tale da portarci verso le condizioni attuali. egli ultimi decenni ha preso piede quella che viene definita “economia circolare”, la quale come afferma (Parlamento Europeo, 2022), si basa sul riutilizzo, il riciclo di quei materiali esistenti per estendere il ciclo di vita del prodotto e così diminuire lo smaltimento di essi come rifiuti. L’obiettivo della tesi è quello di individuare un possibile percorso caratterizzato da un susseguirsi di ricicli e riuso di un materiale di scarto derivante dalla produzione dell’olio d’oliva, la sansa, che possa permettere un nuovo vigore a questo sottoprodotto e un valore aggiunto a tutto il suo ciclo di produzione. La prima parte riporta le caratteristiche generali dell’ulivo e del frutto, con brevi accenni storici per localizzare nel tempo questo prodotto. Successivamente la ricerca si focalizza sul ciclo produttivo dell’olio di oliva, così da identificare ogni possibile scarto e valutare quali di essi sono presenti in maggiori quantità. L’indagine prosegue con l’identificazione della produzione a livello mondiale e, di conseguenza, gli scarti che da essa ne derivano, individuati insieme all’aiuto del frantoiano Boeri di Taggia. I due capitoli successivi si concentrano sulla sansa, la quale viene descritta in generale nella prima parte, con l’individuazione dei suoi possibili utilizzi e la sua lavorazione all’interno dei sansifici; mentre nella seconda parte vengono identificati tutti i riusi del sottoprodotto ad oggi testati all’interno di prodotti utilizzati nel settore delle costruzioni. L’ultimo capitolo, infine, si articola con l’identificazione di uno scenario di possibile riciclo del sottoprodotto all’interno del settore dell’edilizia, con l’attenta analisi degli aspetti che porterebbe questo cambiamento, da quelli economici a quelli del campo della sostenibilità.