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Lo sport e il suo intreccio con le questioni umane nel 20° secolo = Sport and its interweaving with human affairs in the 20th century

Francesco Cecchi

Lo sport e il suo intreccio con le questioni umane nel 20° secolo = Sport and its interweaving with human affairs in the 20th century.

Rel. Cristian Campagnaro, Davide Tomatis, Marta Benenti. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Design E Comunicazione, 2023

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Abstract:

La pratica sportiva è sempre esistita nella storia dell’uomo ed ha più volte mutato la propria forma, restando però sempre un qualcosa di riservato all’elite della società, che si trattasse di caccia per la mera sopravvivenza negli uomini primitivi, o di addestramento militare nelle prime civiltà, o di attività ricreativa nobile-universitaria in età moderna. O almeno, sempre fino a metà del XX secolo, un secolo che ha stravolto come non mai i ritmi, i costumi e le relazioni della società. Insieme alle catastrofi belliche, al progresso industriale e scientifico e all’urbanizzazione di massa il XX secolo ha portato per la prima volta alla ribalta le classi dominate dall’elite e dalle avanguardie. Grazie a rivolte sociali e politiche, che hanno portato alla diffusione globale del lavoro organizzato e salariato e alla nascita dell’associazionismo sindacale e dei partiti politici, per la prima volta le masse popolari, le donne e i giovani non erano più le pedine di “qualcuno” ma erano protagonisti del proprio destino, della propria vita. In questo fermento di cambiamenti lo sport ha mutato anche lui le sue forme e nel XX secolo si è intrecciato in modo indissolubile alle questioni umane. Diffusosi su scala globale nel XIX secolo grazie alla presenza inedita del tempo libero nelle vite di persone in seguito ai nuovi orari di lavoro meno stringenti, lo sport si è inizialmente imposto come passatempo dei ricchi universitari. Solo in seguito a rivolte sociali per i bisogni primari il proletariato urbano riuscì ad accedere alla pratica sportiva, che venne poi riconosciuta anche come lavoro retribuito: era nato il professionismo. Quello che era mero svago e distrazione era diventato cultura e nel corso degli anni lo sport ha sempre mostrato il suo potere di poter plasmare la società e di poter essere un simbolo nelle lotte in favore delle minoranze: come negare che le imprese tennistiche di Billie Jean King siano state uno dei simboli più forti delle lotte del femminismo degli anni settanta? O come negare che gli Springboks - la nazionale di rugby sudafricana - abbiano posto fine, grazie a Nelson Mandela, all’apharteid sudafricano? O ancora, come negare che Socrates e la democracia corinthiana abbiano contribuito alla creazione di uno stato democratico in Brasile? Possiamo quindi affermare che lo sport ha contribuito e contribuisce tutt’ora a formare le opinioni e il modo di pensare contemporanei?

Relatori: Cristian Campagnaro, Davide Tomatis, Marta Benenti
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 181
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Design E Comunicazione
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea > L-04 - DISEGNO INDUSTRIALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25902
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