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Progettare dopo il terremoto Ripensare la nuova periferia dell'Aquila = Designing after the earthquake Rethinking the new suburb of L'Aquila

Giada Gerlo, Marta Macaluso

Progettare dopo il terremoto Ripensare la nuova periferia dell'Aquila = Designing after the earthquake Rethinking the new suburb of L'Aquila.

Rel. Roberto Dini, Silvia Lanteri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2022

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Abstract:

A seguito di catastrofi naturali il ruolo dell’architettura e dei suoi progetti deve costantemente tenere in considerazione il concetto di resilienza, ossia la capacità di fronteggiare i traumi e le perturbazioni connesse e di mettere in atto un comportamento adattivo relazionato alla componente di rischio che il fenomeno naturale porta con sé. Tale fenomeno è stato indagato per una serie di eventi sismici verificatisi nell’ultimo cinquantennio nella penisola italiana e nell’Europa balcanica, al fine di analizzare criticamente il contesto territoriale nel quale l’evento si verifica, le strategie ricostruttive applicate e la condizione post-sismica che si riscontra attualmente. La catena montuosa dell’Appennino centrale è caratterizzata da condizioni geologiche che la rendono una tra le zone più pericolose della carta sismica italiana: è all’interno di questo contesto che si delinea l’evento catastrofico che, il 6 aprile del 2009, colpisce il capoluogo abruzzese, provocando ingenti danni al patrimonio edilizio esistente. La ricostruzione, seppur favorendo la città centrale del cratere a discapito di tutti quei borghi e quelle frazioni che le gravitano attorno e che sono stati ugualmente colpiti, ha implicato la trasformazione dell’intero paesaggio urbano. Il progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili), nato con l’obiettivo di far fronte all’esodo e allo sradicamento della popolazione, risponde temporaneamente alle esigenze della comunità sfollata stravolgendo il disegno urbano della periferia aquilana e presentando al tempo stesso molteplici criticità: i 19 complessi costruiti mancano di quella che è l’idea di vita urbana, che si sviluppa all’interno di una città: i luoghi di ritrovo, spazi per la socialità e la condivisione, risultando essere solo degli alloggi dormitorio che fanno perdere la consapevolezza alla popolazione di far parte di una comunità e di una società. Il lavoro svolto propone una strategia progettuale volta a ricucire quei quartieri satellite creati in fase emergenziale con il resto del contesto urbano, adottando un abaco di soluzioni che possa risolvere le criticità, non solo limitatamente al caso studio analizzato nel dettaglio, ma potenzialmente applicabile a tutti i complessi, nell’ottica di rigenerazione della periferia dell’Aquila.

Relatori: Roberto Dini, Silvia Lanteri
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 362
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/25293
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