Metodi e modellazioni funzionali allo svilupo e alla verifica dei sistemi di mitigazione inerenti a un campo agrovoltaico = Methods and functional modeling for the development and verification of mitigation systems inherent in an agrovoltaic field

Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo la modellazione e l’analisi di un sistema di mitigazione inerenti un campo agrovoltaico sito a Lentini. L’opera di interesse, in cui il sistema di mitigazione viene modellato, è un campo agrovoltaico composto da diverse zone pannellabili e che secondo studio P.A.I. ricadono in zona di pericolosità P3. Il Piano per l’Assetto Idrogeologico consente tuttavia, a monte di studi più dettagliati che dimostrano un minore grado di pericolosità, la possibilità di intervenire su tali porzioni di territorio. Le azioni che si possono intraprendere al fine di intervenire sulla causa dei dissesti si dividono in: • Azioni non strutturali, ovvero tutte quelle attività di approfondimento delle conoscenze, di regolamentazione del territorio, tramite il controllo e la salvaguardia degli elementi a rischio e la tutela delle aree pericolose, del mantenimento, laddove esistente, delle condizioni di assetto del territorio. • Azioni strutturali, ovvero gli interventi di sistemazione e consolidamento delle aree in dissesto con misure di tipo estensivo e/o intensivo. Nella fattispecie sono stati previsti degli interventi strutturali di tipo intensivo che hanno come obiettivo il miglioramento della rete di drenaggio superficiale; inoltre mediante la modellazione si è valutato il tempo in cui tale sistema risulta essere in condizioni asciutte/imbibite. Il sistema progettato si compone di fossi di guardia e trincee drenanti. Vista la conformazione del terreno, che risulta essere pianeggiante, non è possibile individuare una direzione preferenziale del flusso pertanto il sistema di mitigazione è stato posto in zona perimetrale e interna alla zona panellabile. La modellazione e l’analisi è stata effettuata attraverso il software Midas FEA NX che consente di importare il modello digitale del terreno e modellare il sistema di mitigazione attraverso strumenti CAD nativi. Pertanto una volta importato il DEM della zona di interesse, e modellata la geometria del sistema, si è assegnata la precipitazione avente tempo di ritorno pari a 50 anni; cosi facendo l’analisi terrà conto di un input (la precipitazione) e di un output al sistema, ovvero il moto di filtrazione. Analizzando i risultati è stato quindi possibile accertarsi dell’evoluzione nel tempo dei diversi sistemi di mitigazione e della funzione di protezione nella zona di installazione.