DALLA PANDEMIA ALLA CONDIZIONE DEL COMFORT, "HEALTH HOUSING" = FROM THE PANDEMIC TO THE CONDITION OF COMFORT, THE "HEALTH HOUSING"

Il presente lavoro di tesi si propone di affrontare il tema delle tecnologie disponibili e i nuovi modi di pensare gli ambienti domestici attraverso l’uso di arredi flessibili, pensate per la progettazione di nuove abitazioni nel periodo post COVID-19. Periodo nel quale, la collettività mondiale ha sperimentato il “distanziamento sociale” estrema misura sanitaria che non ha avuto solo una rilevanza emergenziale di contenimento del contagio ma che ha inciso fortemente sulla vita di ognuno. La pandemia da Covid19 ha stravolto le vite, le interazioni quotidiane, ma soprattutto ha riscritto un nuovo modo di vivere l’ambiente domestico. Quest’ultimo, considerato sempre come un luogo di riparo, adibito al compimento di azioni quotidiane strettamente personali, si è trasformato in un ambiente multifunzionale nel quale, sono stati creati nuovi spazi di lavoro (Smartworking), di studio (DAD ‘Didattica a Distanza’), o più semplicemente collegati alla cura personale e che hanno visto l’interazione di tutti i membri di un nucleo familiare. Solitamente una pandemia porta con sé cambiamenti che successivamente divengono poi strutturali. Porta ad un ripensamento su larga scala della società, ad un ripensamento anche del ruolo del semplice cittadino. Ma non si può scordare, come è già accaduto in passato, che una pandemia ha portato anche ad un ripensamento delle moderne architetture. La casa, in questo contesto, può anche essere oggetto di un nuovo rinascimento architettonico, diventando non solo il centro ovattato di una quotidianità personale, ma un nuovo luogo proteso sempre più verso l’esterno e al contempo dotato di maggiori e sempre migliori funzionalità.