CALLIOPE: metodo riabilitativo progressivo per utenti afasici Tesi di ricerca sull'afasia e sui metodi riabilitativi, proposta alternativa di riabilitazione basata sulla lettura progressiva per livelli di tematiche specifiche. = CALLIOPE: progressive rehabilitation method for aphasic users Research thesis on aphasia and rehabilitation methods, alternative rehabilitation proposal based on progressive reading for specific thematic levels.

Il social design è la disciplina che mette in campo metodologie progettuali utili a promuovere il benessere sociale e la risoluzione di complesse problematiche. Il raggiungimento di questi obiettivi è possibile anche grazie a due temi fondamentali ovvero l' inclusione e la coesione. Parlare di questa disciplina significa quindi trattare tematiche come: empowerment, partecipazione ed identità. Queste proprietà sono intangibili e si discostano dal classico prodotto di design. Fondamentale per il social design è la progettazione partecipata, un metodo che si inserisce adeguatamente nello scenario di intervento nel sociale. La collaborazione tra più stakeholders è fondamentale per raggiungere un traguardo comune utile al miglioramento della società. La mentalità del designer permette di analizzare un problema per ricercare una soluzione adatta all’ambito di lavoro, proprio per questo viene chiesto a questa figura di organizzare assieme agli architetti le strutture ospedaliere o di implementare i metodi e i servizi di assistenza. Spesso viene chiesto a chi si occupa di Design, come nel caso di questa tesi, un'opinione, proprio per le sviluppate capacità di analisi di scenario e di ricerca di soluzioni attraverso proposte progettuali. Se si ferma per strada una qualsiasi persona e gli si chiede se sa cosa significa il termine afasia è altamente improbabile ricevere una risposta completa ed esaustiva. Questo perché circa il 90% della popolazione ne ignora completamente l’esistenza. È un tema poco trattato a livello scolastico e formativo anche se coinvolge una grossa fetta di pazienti in tutto il mondo ogni anno. La parola è alla base delle relazioni e permette di entrare in contatto con individui diversi, entrambi bisogni fondamentali per ogni essere umano. In altri termini la comunicazione risponde ad un bisogno innato ed ha un’importanza vitale per ogni singola persona. La parola ci distingue da tutti gli altri esseri viventi, senza questa la vita delle persone ne risente, L’afasia toglie questa possibilità a circa 20 mila persone all’anno in Italia. Non avendo più modo di esprimersi le persone colpite da questo disturbo interrompono i propri rapporti con le persone, amici e familiari, spingendoli a chiudersi in se stessi, allontanandosi di fatto dalla vita sociale che è alla base dell’esistenza. Vivere in una condizione in cui si ha la percezione di ciò che sta accadendo ma allo stesso tempo non si ha la possibilità di esprimersi comporta numerose gravi conseguenze a cui si può ovviare solamente attraverso percorsi riabilitativi. Di conseguenza diventa di fondamentale importanza intervenire per restituire la parola a chi l’ha persa per regalargli anche una nuova vita. Indagare questa tematica significa prendere atto di una problematica quasi sconosciuta. La scelta di quest’argomento nasce dalla volontà di portare l’attenzione su un tema di cui le persone non sono a conoscenza e far capire quanto la comunicazione e il linguaggio siano bisogni vitali per ogni essere umano. I metodi riabilitativi risultano essere molto efficaci per il recupero ma, come verrà spiegato in seguito, alcuni di questi possono essere migliorati. I pazienti che vivono questo evento sono persone, di età compresa tra i 50 e i 60 anni, che si ritrovano a dover riapprendere le capacità comunicative di cui avevano piena facoltà nei mesi precedenti all’evento scatenante.