Monica Greco
Tecniche innovative per l'applicazione di stimoli compressivi controllati agli arti = Innovative techniques for the application of controlled compressive stimuli to the limbs.
Rel. Carlo Ferraresi, Silvestro Roatta, Maria Paterna, Daniel Pacheco Quinones, Carlo De Benedictis. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2022
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Abstract: |
In ambito biomedico la generazione di impulsi pressori è la base di moltissimi dispositivi e l’utilizzo dell’aria compressa per generarli è ormai una pratica consolidata. Innumerevoli dispositivi utilizzano già questa tecnica e molti altri sono oggetto di studi e di numerose ricerche. Uno stimolo compressivo può essere utilizzato non solo in dispositivi impiegati in contesti riabilitativi ma anche nel calcolo di parametri potenzialmente utili, come il calcolo della velocità di propagazione di un’onda pressoria nel comparto venoso (vPWV). I dispositivi già brevettati che sfruttano la generazione di impulsi pressori tramite aria compressa presentano due principali problematiche: l’aria compressa è difficile da utilizzare in ospedali o cliniche, e portarla dall’esterno potrebbe risultare complicato in termini di costi e dimensioni ed essendo inoltre un fluido comprimibile l’utilizzo dell’aria compressa comporta una latenza nella generazione e nella successiva propagazione degli stimoli. Il progetto si propone di migliorare tale generazione di impulsi attraverso la sostituzione dell’aria compressa con un fluido incomprimibile e di facile utilizzo, che possa quindi aiutare nel superamento dei limiti sopracitati: l’acqua. Un ulteriore aspetto positivo dell’utilizzo dell’acqua, per generare impulsi pressori, potrebbe essere la possibilità di utilizzare il dispositivo contemporaneamente anche per trattamenti termici, tramite il raffreddamento o il riscaldamento dell’arto trattato. Riscaldare l’arto stimolerebbe la circolazione sanguigna, apportando numerosi benefici in applicazioni quale per esempio la sopracitata vPWV. Il dispositivo, in particolare, attraverso un apposito sistema di pompaggio mette in pressione l’acqua, già presente nel circuito idraulico, e genera l’impulso che si propaga fino al braccio del paziente, attraverso un manicotto comunemente utilizzato per misurare la pressione. Durante l’intero progetto sono state effettuate diverse prove, in particolare alcune prove statiche attraverso l’uso di una slitta micrometrica, ed alcune prove dinamiche attraverso spinte rapide per la generazione degli impulsi. In entrambe le tipologie di prove è stata utilizzata una cella di carico, utile a misurare le forze necessarie per il raggiungimento del range previsto. Tali prove si sono dimostrate essenziali per discernere le giuste strade da intraprendere ed eliminare tentativi poco efficaci nel contesto della generazione di impulsi, quale per esempio la pompa del freno a disco di una bicicletta. Successivi studi potrebbero portare nuovi miglioramenti in questo ambito e perfezionare tutti quei dispositivi che utilizzano la generazione di impulsi di pressione, in ambito ospedaliero o clinico, migliorando, indirettamente, la qualità della vita di molte persone. |
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Relatori: | Carlo Ferraresi, Silvestro Roatta, Maria Paterna, Daniel Pacheco Quinones, Carlo De Benedictis |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 85 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/23768 |
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