Sofia Sclopis di Salerano
Villa Fasciotti, già Vigna del Seminario: problemi di conservazione.
Rel. Maria Grazia Vinardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2011
Abstract: |
La ricerca di un tema da trattare come base per la Tesi di Laurea Specialistica si è rivolta verso un argomento che sviluppasse il progetto di conservazione. Non si è voluto, tuttavia, limitarsi allo studio di un'emergenza architettonica ma ci si è individuato un manufatto che avesse una forte connessione di uso con il territorio circostante. Quindi unicamente sullo studio della fabbrica, la ricerca si è sviluppata su un'area più ampia,in particolare la valle di San Martino sulla collina di Torino, indagandone i rapporti con gli elementi naturali e antropici che ne hanno determinato le trasformazioni e gli elementi caratterizzanti. Il tema proposto riguarda il progetto di conservazione e di restauro di Villa Fasciotti situata sulla collina torinese nella valle di San Martino. Il complesso sorto nella seconda metà del Cinquecento era appartenuto per circa tre secoli alla Compagnia di Gesù e fu ceduta definitivamente nella metà dell'Ottocento ai Baroni Fasciotti. La villa, ricordata nelle fonti storiche come Vigna del Seminario, è inserita in un vasto tenimento a parco e bosco di circa 7 ettari. Certamente alla base della scelta di questo tema c'è il desiderio di conoscere in modo più approfondito un edificio che, non solo è appartenuto e appartiene tutt'ora alla mia famiglia, ma che si inserisce in quel sistema di ville e "vigne". La dizione di vigna individua gli edifici composti di civile e rustico facenti parte di una proprietà agricola collinare prevalentemente coltivata a vite - che hanno costituito in passato a caratterizzarne in modo specifico il territorio della "montagna" di Torino. L'immagine proposta dal Botero (1590 circa): "una moltitudine di ville e di fabbriche di piacere tanto grande che fa un' altra Torino", sintetizza il carattere e la consistenza del loro impianto sulla collina e testimonia la loro importanza nel contesto del territorio. Non si trattava di vere e proprie aziende, ma di case padronali con un appezzamento coltivato a vite e con attrezzate cantine per la vinificazione destinata a coprire il solo fabbisogno della famiglia. Queste vigne, coltivate molto probabilmente il vitigno di Freisa, erano nominate negli atti pubblici "vinee ultra padum", cioè le vigne oltre il Po. Col tempo e con i passaggi di proprietà divennero delle vigne a tutti gli effetti: l'attività vitivinicola avrebbe marcato la collina. Il progetto di conservazione si è articolato sul «coordinamento di tre fasi tra loro non disgiunte, ma individuabili in modo distinto nella "conoscenza", nel "restauro" e nella "rifunzionalizzazione"». Esso si avvale, dunque, anche di un'analisi ambientale volta all'individuazione del bene architettonico nelle sue relazioni con il sito; da qui hanno origine i primo capitoli rivolti alla descrizione delle trasformazioni di impianto del contesto in cui sorge l'antico edificio, la collina, relazionata alla fortuna delle ville e delle 'vigne'. Inoltre, la conoscenza specifica sul manufatto si è attuata attraverso un'analisi sulle fasi di impianto e trasformazione (la sua comparsa nelle fonti documentarie come i catasti storici, la cronologia dei proprietari, l'evoluzione della fabbrica) e il rilievo diretto dell'edificio e delle sue pertinenze, al fine di conoscerne la geometria, la consistenza materica ed, in ultimo, la tipologia e l' estensione dei degradi e dei dissesti. Per quanto riguarda il progetto di conservazione, sono stati proposti degli interventi esclusivamente sulle facciate, in quanto l'edificio si trova attualmente in buono stato di conservazione. Lo studio s è conclude con una ipotesi di rifunzionalizzazione, che propone di impiantare un vigneto (comprensivo di preparazione dell'area, impianto, cura e gestione, futura produzione vinicola) nel parco ottocentesco, involucro di un impianto originario a 'vigna'. |
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Relatori: | Maria Grazia Vinardi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | R Restauro > RA Restauro Artchitettonico U Urbanistica > UB Architettura del Paesaggio U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2298 |
Capitoli: | Presentazione 1. La fortuna critica delle vigne della collina torinese 1.1 La montagna di Torino: i primi insediamenti 1.2 Il Cinquecento: un'età di transizione 1.3 Il Seicento: il secolo delle delizie 1.4 Il Settecento: la grande fioritura architettonica 2. Il territorio collinare: morfologia e caratteri 2.1 Morfologia e caratteri 2.2 La flora collinare 3. Le residenze sabaude della collina 4. Caratteri delle ville e vigne nobiliari secentesche e settecentesche 5. Documenti iconografici per lo studio della struttura fisica e funzionale del territorio in esame 5.1 Distribuzione territoriale degli insediamenti 5.2 Il sistema viario 5.3 I beni culturali individuati in val San Martino 5.4 Le ville e vigne in strada val San Martino Inferiore 5.5 Le trasformazioni storiche di Villa Fasciotti 6. Cronologia delle fasi di impianto di Villa Fasciotti 6.1 Prima del 1857 Vigna il Seminario 6.2 Dopo il 1857 Villa Fasciotti 7. Il parco e il giardino della villa 7.1 Il parco 7.2 Censimento delle specie di alberi 8. Rilievo architettonico 8.1 Villa Fasciotti 8.2 La distribuzione dei vani interni 8.2.1 Il piano interrato 8.2.2 Il piano terra 8.2.3 Il piano primo 8.2.4 Cancelli e balaustre 9. Ipotesi di restauro conservativo 10. La vitivinicoltura nella storia di Torino 11. Le indicazioni geografiche in materia di vini 10.1 Le normative nazionali e comunitarie 10.2 I D.O.C, piemontesi 10.3 I vini della Collina Torinese 10.4 Il vigneto di Villa della Regina: il primo esempio di reimpianto a Torino 11. Conclusioni 11.1 Proposta di rifunzionalizzazione 11.2 L'impianto del vigneto in val San Martino Bibliografia Allegati - Elaborati grafici |
Bibliografia: | 1. GROSSI Amedo, Guida alle cascine e vigne del territorio di Torino e suoi contorni, con Supplemento alla descrizione di detta Città, e variazioni occorse, tomo I-II, Tip. Barbio, Torino 1790-91 (Ristampa anastatica, Bottega d'Erasmo, Torino, 1968). 2. BARUFFI Giuseppe Filippo, Passeggiate nei dintorni di Torino: ai colti e gentili torinesi memoria ed Ossequio, Stamperia Reale, Torino, 1853-60. 3. BALBO Cesare, Frammenti sul Piemonte, Torino, 1853. 4. MAROCCO M., Da Torino a Pecetto torinese attraverso la collina, Torino, 1870. 5. CHEVALLEY Giovanni, Gli Architetti l'architettura e la decorazione delle ville Piemontesi del XIII secolo, Ed. Sten, Torino 1912. 6. BERNARDI Marziano, Torino e i suoi dintorni, La libreria dello Stato, Roma, 1950. 7. GRIBAUDI Dino, Torino e la sua collina, in Studi geografici su Torino e Piemonte, ed. Giappinelli, Torino, 1954. 8. BRAYDA Carlo, Vestigio architettoniche dell'Abbazia di San Solutore di Torino, estratto da Bollettino della Società piemontese di Archeologia e Belle Arti, nuova serie anno XVIII, Torino, 1964. 9. PEDRINI Augusto, Ville dei secoli XVII e XVIII in Piemonte, Ed. Dagnino, Torino, 1965. 10. VIALE FERRERO Mercedes, Feste delle Madame Reali di Savoia, Istituto Bancario San Paolo di Torino, Torino, 1965. ll.GERVASIO Riccardo, Storia aneddotica descrittiva di Torino, ed. Le Bouquiniste, Torino, 1966. 12. CAVALLARI MURAT Augusto, Forma urbana e architettura nella Torino Barocca, Ed. Utet, Torino 1968, vol. I-II-III. l3. GRIGLIE' Remo, Invito alla collina torinese, Ed. Viglongo & C, Torino 1968. 14. GRIBAUDI ROSSI Elisa, Cascine e ville della Pianura Torinese. Brìciole di storia torinese rispolverate nei solai delle ville e nei granai delle cascine, Ed. Le Bouquiniste, Torino, 1970. 15. GRIBAUDI ROSSI Elisa, Ville e vigne della collina torinese: personaggi e storia dal XVI al XIX secolo, Ed. Gribaudi, Torino 1981. 16. SERGI Giuseppe, Interazioni politiche verso un equilibrio istituzionale. Torino nel Trecento in Torino e i suoi statuti nella seconda metà del Trecento, Torino, 1981. 17. GAMBARO Maria Sofia, Le nozze di Clara, ed. Pacini, Torino 1981. 18. SPAGNESI Gianfranco (a cura di), Esperienze di storia dell 'architettura e di restauro, vol. 2, Istituto della Encicolpedia italiana, Roma, 1987. 19. NADA PATRONE Anna Maria, Bere il vino in area pedemontana nel Medioevo, in Il vino nell'economia e nella società italiana medievale e moderna, "Quaderni della rivista di Storia dell'agricoltura", I, Firenze, 1988. 20. GRISERI Andreina, Il Diamante, La Villa di Madama Reale, Cristina di Francia, ed. Ist. bancario San Paolo di Torino, Torino, 1988. 21. PICCO Leila, Tra filari e botti. Per una storia economica del vino in Piemonte dal XVI al XVII secolo, Torino, Giappicelli, 1989. 22. BENEDETTO Stefano, Viticoltori di città: vite e strutture sociali a Torino nel XV secolo, in Rinaldo Comba (a cura di), Vigne e vini nel Piemonte medievale, Cuneo, L'Arciere, 1990. 23. ROGGERO BARDELLI Costanza, VINARDI Maria Grazia, DEFABIANI Vittorio, Ville sabaude, ed. Rusconi, Milano, 1990. 24. COMBA Rinaldo, Vigne e vini nel Piemonte moderno, ed. L'Arciere, Cuneo, 1991. 25. MERLIN Pierpaolo, Tra guerre e tornei. La corte sabauda nell'età di Carlo Emanuele I, Torino, 1991. 26. SIETTA Aldo, Modelli insediativi periurbani, in Storia dì Torino, Il Basso Medioevo e la prima età moderna, a cura di Rinaldo Comba, Einaudi, Torino, 1997. 27. COMBA Rinaldo (a cura di), Il basso Medioevo e la prima età moderna, Torino, Einaudi, 1997. 28.SIGNORELLI Bruno e USCELLO Pietro, La Compagnia di Gesù nella Provincia di Torino: dagli anni di Emanuele Filiberto a quelli di Carlo, Società piemontese di archeologia e belle arti, Torino, 1998. 29. ROCCIA Rosanna (a cura di), Theatrum Sabaudiae. Teatro degli Stati del Duca dì Savoia, I, Archivio storico della città, Torino, 2000. 30. COMBA Rinaldo e BENEDETTO Stefano, Torino, le sue montagne, le sue campagne. Rapporti, metamorfosi, tradizioni produttive, identità (1350-1840), ed. Comune di Torino Arch. Storico, Torino, 2002. 31. DALLA COSTA Mario, Il progetto di restauro per la conservazione del costruito, Celid, Torino, 2002. 32. ALLASON Barbana, Vecchie ville vecchi cuori, con scritti inediti o rari di Ada Gobetti, Augusto Monti, Pier Paolo Trompeo e altri; a cura e con introduzione di Giacomo Jori, Ed. Aragno, Torino, 2008. 33. DIMONE STORICHE IN PIEMONTE, XXXI Assemblea Nazionale, Torino, 2008. |
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