Silvia Damiani
Strategie di campionamento per la valutazione della “Data Quality” di Data Base relazionali: un’applicazione nel settore della Bibliometria = Sampling strategies for the assessment of relational Database “Data Quality”: an application in Bibliometrics.
Rel. Fiorenzo Franceschini, Domenico Augusto Francesco Maisano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2022
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Oggigiorno tutte le organizzazioni, a vario titolo, ruotano intorno ai “dati”. La centralità dei dati è ormai comunemente riconosciuta: tutti sono consapevoli, in contesti aziendali e non, di come non si possa prescindere dal loro utilizzo per portare avanti una qualsiasi attività. I dati sono strumento tramite il quale conoscere i consumatori, analizzare trend, fare ragionamenti, prendere decisioni, elaborare strategie, trarre conclusioni e così via; proprio in virtù della vasta gamma di applicazioni che gli stessi possono avere, non è più possibile trattare in maniera sommaria il concetto di qualità dei dati, ma è imperativo definire metodologie che consentano tanto di progettarla, mantenerla e, laddove possibile, incrementarla, nell’ottica del fornitore, quanto di valutarla, nell’ottica del cliente. La qualità è d’altronde un aspetto che ha assunto in anni recenti maggiore rilevanza nelle organizzazioni che dovrebbero prestare una costante attenzione a come questo aspetto possa essere declinato ed applicato tanto ai processi quanto ai prodotti/servizi che vengono presi in input e ottenuti in output. In quest’ottica, i dati, e i database che li contengono, rappresentano il prodotto di interesse e tutte le molteplici attività che su di loro e con loro vengono eseguite i processi da considerare. Assumendo dunque il punto di vista di un ipotetico acquirente di un database, l’obiettivo sarà quello di definire delle prove che consentano di testare la qualità dei dati, acquisiti gratuitamente o a pagamento, dal momento che da ciò dipenderà non solo il suo grado di soddisfazione, ma anche la qualità degli output che produrrà sulla base delle “informazioni in input”. Più nello specifico, si andrà ad applicare la metodologia al caso di studio dei database bibliometrici con l’obiettivo di prendere decisioni, oggettive e giustificate, circa la loro “accettazione” o il loro “rifiuto”. A tal proposito, si farà ricorso all’implementazione di metodi di controllo statistico, quali i piani di campionamento. Obiettivo che questa tesi si pone è allora in primis quello di aiutare gli acquirenti dei dati a definire procedure rigorose ed oggettive tramite le quali valutarne la qualità, per poi avere delle garanzie circa il fatto che tutte le elaborazioni ed analisi che saranno condotte siano fondate su dati affetti da bassa difettosità. Questo è ciò che potrebbe desiderare l’ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) in fase di selezione ed acquisto di un database bibliometrico, da utilizzare, per esempio, nelle valutazioni delle attività di ricerca in Italia. In aggiunta, si vuole anche brevemente mostrare come strumenti quantitativi, quali i piani di campionamento, solitamente applicati a contesti produttivi classici, possano essere utilizzati e sfruttati anche in relazione a software e prodotti informatici in generale. |
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Relatori: | Fiorenzo Franceschini, Domenico Augusto Francesco Maisano |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 116 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/22924 |
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