Ripensare uno spazio urbano esistente : la piazza Atzei di Venaria Reale come spazio aperto

Banale sarebbe introdurre il discorso descrivendo quello che è stato il mio percorso di studi con conseguente carrellata di lavori eseguiti in precedenza.

Voglio invece paragonare il mio arrivo qui all'allenamento per una competizione olimpica.

Durante tutti questi anni ho passato la maggior parte del mio tempo ad istruire e successivamente allenare la mia mente in funzione della prova finale. Durante quelli che si possono definire allenamenti mi sono posto degli ostacoli via via più difficili e importanti da oltrepassare: partendo dal superamento di un singolo esame fino ad arrivare all'esposizione della tesi di Laurea triennale.

Paragonabile alle cosiddette "eliminatorie" ovvero gare di selezione, questa altro non è che un futile test per mettere alla prova le mie qualità espositive. Per questa prova infatti ho lavorato sulla Reggia di Venaria, argomento molto discusso e ampiamente conosciuto, senza effettivamente aggiungere alcun surplus.

La prova che ho deciso di affrontare ora, invece, si incentra su un'area di periferia come quella di Altessano, meno rinomata e celebre della Reggia.

L'interesse è nato durante il laboratorio di "Progettazione architettonica e urbana" corso del quarto anno, il cui tema era la gestione di piazza Atzei con conseguente edificazione di una scuola di agraria, come prevedeva il bando di concorso indetto dal comune di Venaria Reale.

Il lavoro della tesi invece consiste nella riqualificazione della via attraverso il restauro delle facciate e il ridisegno degli spazi pubblici e privati.

Ci si è poi concentrati sulla piazza Atzei, introducendola alla sua funzione aggregativa inserendo due edifici pubblici e legandola alle le preesistenze attraverso un nuovo linguaggio.