Nadia Saglietti, Martina Tagliarini
La Serra : una macchina per riscrivere la città : conservazione del patrimonio contemporaneo tra architettura e design.
Rel. Maria Adriana Giusti. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010
Abstract: |
La scelta consapevole dell'industriale Adriano Olivetti di rendere la città d'Ivrea vetrino del Movimento Moderno rientra in quel piano di trasformazione sociale e formale del territorio che ha dato luogo a più di seicento progetti di edifici e, l'accento più forte di questo sperimentalismo, voluto da questo moderno mecenate, si può in particolar modo cogliere proprio nell' "Unità residenziale Est" dei giovanissimi architetti Cappai e Mainardis; edificio polivalente che raccoglie dentro di sé funzioni diverse, una "città nella città" che quasi provoca e affronta la città storica, rileggendone e sovvertendone la fisionomia: le strade si fanno corridoi, le case si fanno stanze d'albergo, le piazze si fanno hall; la società sta cambiando, il '900 ha portato grossi sconvolgimenti e ora poi entra in gioco pure il '68: non si può che parlare di rivoluzione, la stessa che veniva invocata dagli Archigram e dai Metabolist in opposizione alle posizioni accademiche troppo stagnanti di quegli anni. Cappai e Mainardis si fanno i portavoce italiani di questi animi e trovano a Ivrea, proprio grazie all'Olivetti, un terreno fertile in cui lavorare. A distanza di quarant'anni dalla sua realizzazione, l'edificio Serra vive però un presente di semiabbandono, dovuto a problemi di varia natura, in primis quelli relativi alla sua gestione. La sfida di oggi è quindi quella di proporre un piano di uso dell'edificio che sappia rispettare tutte le diverse funzioni che esso contiene, che metta d'accordo tutti gli attori che entrano in contatto con esso (soprattutto, ma non solo, i proprietari) e che sappia riconsegnare quest'architettura alla città, destinandogli un ruolo nuovo, ma senza tradire quello voluto dai suoi progettisti. |
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Relatori: | Maria Adriana Giusti |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AQ Spazi funzionali dell'abitazione R Restauro > RC Restauro urbano |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2181 |
Capitoli: | Volume I. L'Hotel Serra ad Ivrea Introduzione 1.I L'oggetto di studio: edificio "Hotel La Serra", Ivrea. Contesto locale: Olivetti e Ivrea Progettisti Descrizione Problematiche e situazione attuale Bibliografia 1.II Contesto storico nazionale e internazionale: l'abitare moderno e contemporaneo L'Hotel Serra a confronto con le esperienze architettoniche del XX secolo Città nelle città: la megastruttura Cellule abitative: sperimentazioni nello spazio domestico La Fiducia nella tecnologia: innovazione e sperimentazione in architettura Bibliografia Volume II. Tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo : i casi Londinesi 2.I La conservazione del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo Caratteristiche dell'architettura del Novecento dal punto di vista della conservazione I problemi della conservazione del patrimonio del secondo dopo guerra II restauro moderno: principi e metodologie Gli enti e le società predisposte alla tutela dell'architettura del Novecento Bibliografia 2.II La conservazione del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo in Gran Bretagna Le caratteristiche generali della legislazione inglese La conservazione del patrimonio architettonico del secondo dopo guerra in Inghilterra L'housing sociale a Londra nel secondo dopo guerra: un patrimonio da conservare Le linee guida per il progetto di conservazione: gestione e amministrazione dei complessi di edilizia residenziale Bibliografia 2.III I casi londinesi Alexandra Road Estate Balfron Tower Barbican Estate Brunswick Centre Golden Lane Estate Volume III. Tavole La Serra Olivetti Mondo Materiali Problemi Interventi Programma Gestione Elaborati |
Bibliografia: | Esther McCoy, Modern Colifornia Houses: cose studyhouses 1945-62, Reinhold, New York 1962 Udo Kultermann, Opere dei giapponesi Metobolist,in « Casabella », n.318, 1967, pp. 50-55 Daniel Chenut,Ipotesi per un habitat contemporaneo, Saggiatore, Milano 1968 Emilio Ambasz, Itoly: thè new domestic landscape:achievements and problems of Italian Design, The Museum of Modern Art, New York 1972 Peter Cook, Archigram, Studio Vista, Londra 1972 Alison e Peter Smithson,Without rhetoric:an architectural aesthetic,1955-1972, Latimer New Dimensions, Londra 1973 Alexander Klein, Alexander Klein: lo studio dellepiante e la progettazione degli spazi minimi:scritti e progetti dal 1906 al 1957, Mazzotta, Milano 1975 Reyner Banham, Megastructure: large multi-functional urban complexes containing transient smaller units adaptable to changing needs,in «Architectural Design», vol.45, n.7, luglio 1974,pp. 400-401 Reyner Banham, Megastructure: urban future of thè recent past, Thames and Hudson,Londra 1976 Franco Giovannini, La casa non è un mito:l'industrializzazione edilizia e le sue prospettive, in «II giornale della prefabbricazione», Milano 1978 Bruno Zevi,Cronache di architettura, Laterza,Bari1978-9 Christian K. 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