Andrea Viglietta
Leo Von Klenze (1784 – 1864) e il classicismo tedesco.
Rel. Augusto Sistri. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2010
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Abstract: |
A Monaco di Baviera le notevoli opere architettoniche di Leo von Klenze, inserite in uno strutturato e ragguardevole piano urbanistico generale, testimoniano il valore della sua carriera nel campo dell'architettura tedesca. Nel tempo, ad ogni modo, variò la stima del valore del suo operato. Dai contemporanei la sua opera fu generalmente percepita come nuova, moderna, colta e grandiosa, anche a livello internazionale. Si può per esempio ricordare che in un articolo dell'inglese The Foreign quarterly Review del 1834 sulla Scuola di Architettura in Germania, Leo von Klenze venne definito "l'architetto par excellence di Monaco di Baviera" e riconosciuto "musagete delle arti" (epiteto riservato ad Apollo, "guida delle Muse"). E agli inizi del Novecento, come riferisce Adrian von Butlar, autore fra l'altro di una apprezzabile monografia su Leo von Klenze: Leo von Klenze (Gebundene Ausgabe) del 1999 - si assistette in Germania ad un importante riconoscimento dell'opera dell'architetto, che venne presa a modello per lo stile eroico dell'architettura del Nazional-Socialismo, insieme a quella prussiana di Friedrich Gilly e Karl Friedrich Schinkel, alla tradizione classica greca e romana e all'architettura francese della Rivoluzione. Leo von Klenze, in special modo, divenne rilevante modello per l'architettura nazista in particolare per la sua convinzione che i monumenti dovessero essere non soltanto memoriali, ma soprattutto celebrativi, e ancor più per la sua interpretazione culturale e razzista dell'edilizia. All'epoca del nazional-socialismo l'architettura di stato aveva ripreso esplicitamente il principio del rifiuto dell'imitazione dei modelli classici: nel 1936 i giornalisti che si occupavano di architettura avevano ricevuto l'ordine di evitare riferimenti terminologici alla tradizione classica, che a lungo era stata identificata con valori umanistici e persino democratici, e la direttiva di enfatizzare le radici germaniche e marziali dell'architettura nazista. Per comprendere il classicismo dei primi del Novecento occorre fare riferimento allo sforzo di Gilly, Schinkel e Klenze di evitare una sentimentale imitazione del passato, e di inventare, invece, una nuova architettura adatta alle esigenze e alle idee moderne, basata sì su principi classici, ma progredita rispetto ai canoni vitruviani che i critici illuministi avevano dimostrato essere imprecisi. Si procedette così all'analisi del tempio greco, ritenuto manifestazione perfetta dell'edilizia greca classica, già identificata intorno agli anni Venti dell'Ottocento come armonico equilibrio tra le contraddittorie potenzialità umane fisiche e mentali: le colonne a rappresentare la forza e la volontà umana, la trabeazione a fare da contrappunto alla gravita, e l'equilibrio, rappresentato dall'entasi e dal capitello, ad esprimere la libertà dell'uomo che, come Schinkel e lo stesso Klenze sostennero, è in grado di riconciliare spirito e materia.
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Relatori: | Augusto Sistri |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | AR Arte > ARS Storia dell'arte P Personaggi > PA Architetti |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1988 |
Capitoli: | 1. RADICI CULTURALI 1.1. Neoclassicismo 1.1.1. 1715-1740: primo periodo, le origini 1.1.1.1. Architettura neoclassica e illuminismo 1.1.2. 1740-1780: secondo periodo, il controclassicismo 1.1.3. 1780-1805: terzo periodo, l'architettura della rivoluzione 1.1.3.1. La ricerca tipologica 1.1.3.2. Decorazione e diffusione del linguaggio 1.1.3.3. Lo spazio interno 1.1.3.4. La città neoclassica 1.1.4. 1805-1814: quarto periodo, "Impero" 1.1.5. 1814-48: quinto periodo, l'"architettura della reazione" 1.1.6. 1848-1910: sesto periodo, il "Neoclassicismo del potere borghese" 1.1.7. 1920-1940: settimo periodo, il "Neoclassicismo della crisi" 1.1.8. Il Neoclassicismo in Germania 1.1.9. Il linguaggio neoclassico
1.2. Contesto storico, politico e culturale 1.2.1. Il territorio germanico 1.2.2. La Baviera di Ludovico I
2. LEO VON KLENZE (1784-1864) VITA, FORMAZIONE, CARRIERA 2.1. Leo von Klenze e Karl Friedrich Schinkel, i maggiori rappresentanti del neoclassicismo tedesco 2.2. Leo von Klenze: percorso formativo 2.3. Leo von Klenze: percorso professionale 2.4. Leo von Klenze: scritti
3. IL VIAGGIO IN ITALIA 3.1. Il viaggio in Italia di architetti, artisti e intellettuali tedeschi nell'Ottocento 3.2. I viaggi in Italia di Leo von Klenze 4. LA RICERCA DI UNO STILE NAZIONALE PER LA GERMANIA 4.1. Dibattito tra dorico e gotico 4.2. La scelta dell'antica architettura greca 5. LA POLICROMIA 6. LEO VON KLENZE: OPERE ARCHITETTONICHE E URBANE 6.1. Pianificazione dello sviluppo urbanistico di Monaco di Baviera 6.2. Regesto delle opere urbanistiche 6.2.1. Briennerstrasse (1809-15) 6.2.2. Max-Joseph-Platz (1811-38) 6.2.3. Königsplatz(1815-60) 6.2.4. Ludwigstrasse (1817-52) 6.2.5. Odeonsplatz (1816-28) 6.2.6. Wittelsbacherplatz (1820-28) 6.3. Regesto delle opere architettoniche 6.3.1. Gliptoteca (Königsplatz, 1816-30) 6.3.1.1. Il primo museo statale di scultura 6.3.1.2. Analisi dell'impianto generale della Gliptoteca 6.3.1.3. Facciata Principale 6.3.1.4. Le statue delle nicchie 6.3.1.5. Pareti laterali 6.3.1.6. Parete nord 6.3.1.7. Cortile 6.3.1.8. Progetti e disegni 6.3.1.9. La Gliptoteca nei commenti di visitatori contemporanei 6.3.1.10. Dalla distruzione della Seconda Guerra Mondiale al restauro 6.3.2. Progetti per la Chiesa degli Apostoli (Königsplatz, non realizzata) 6.3.3. Palazzo Leuchtenberg (Odeonsplatz, 1816-21) 6.3.4. Ampliamenti della Residenz (1817-42) 6.3.4.1. Scuderie reali (1817-22) 6.3.4.2. Chiesa di Ognissanti (1826-37) 6.3.4.3. Palazzo Reale (Königsbau, 1826-35) 6.3.4.4. Festsaalbau (1832-42) e Hofgartentor (1816-17) 6.3.5. Dipartimento della Guerra (Ludwigstrasse, 1822-30) 6.3.6. Bazar (Ludwigstrasse, 1825-26) 6.3.7. Odeon (Odeonsplatz, 1826-28) 6.3.8. Pinacoteca (Barerstrasse, 1826-36) 6.3.9. Sede centrale delle poste (Max-Joseph-Platz, 1835-38) 6.3.10. Monopteros (Englischer Garten, 1837-38) 6.3.11. Propilei (Königsplatz, 1846-60) 6.3.11.1. La scelta dello stile dorico 6.3.11.2. L'evoluzione del progetto 6.3.11.3. Klenze e i Propilei di Atene 6.3.11.4. Il progetto dal 1846 in poi 6.3.11.5. L'apparato decorativo 6.3.12. Tempio della Fama (Thersienwiese, 1848-53) 6.4. Regesto delle opere architettoniche in ambito europeo 6.4.1. Kassel - Teatro di corte (1808-09) 6.4.2. Walhalla (Ratisbona, 1830-1842) 6.4.3. Nuovo Ermitage (San Pietroburgo, 1839-50) 6.4.3.1. Storia dell'Ermitage 6.4.3.2. Nicola I e Leo von Klenze 6.4.3.3. Il progetto del Nuovo Ermitage 6.4.3.4. La critica ai tempi di Leo von Klenze 6.4.3.5. L'Ermitage durante la Seconda Guerra Mondiale 6.4.4. Sala della Liberazione (Kelheim, 1842-63) 6.4.5. Cappella Stourdza (Baden-Baden, 1863-66) 7. Critica 8. Conclusioni Bibliografia |
Bibliografia: | Theodore Foster, The Foreign Quarterly Review, Jemina M. Lewer, New York 1834 Michele Ponza, L'annotatore Piemontese ossia Giornale della Lingua e Letteratura Italiana, Stamperia Reale, Torino 1836 AA. VV., Museum of the Ermitage, St. Petersburg in: The Genteman's magazine, William Pickering, John Bowyer Nichols and son, London 1843 George Everill, A translation of Walhalla's Inmates, described by Lewis The First, King of Bavaria, Georg Franz, Munich 1845 Ethelbert Müller, Donaustauf and Walhalla, Printed by George Josephus Manz, Ratisbon 1846 James Fergusson, History of modern styles of architecture: being a sequel to the royal institute of British architects, John Murray, London 1862 AA. VV., Handbook for travellers in Russia, Poland and Finland, John Murray, Paris 1868 G. de Ruggiero, Storia della filosofia, vol. VII L'età del Romanticismo, Laterza, Bari 1957 Mario Kirchmayr, L'Architettura Italiana, 2 v., Officine Grafiche SEI, Torino 1969 Virgilio Vercelloni, Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, Istituto editoriale romano, Roma 1969 Friedrich Noack, Deutsche Lebens in Rom - 1700 bis 1900, Herbert Lang, Bern 1971 Klaus Vierneisel, Gottlieb Leinz, Glyptothek München 1830 - 1980, Typotechnik GmbH, München 1980 York Langenstein, Der Munchner Kunstverein im 19 Jahrhundert, München 1983 Peter Frese, Leo Von Klenze der archaologe, Typotechnik GmbH, München, 1986 AA. VV., Ein griechischer Traum Leo Von Klenze der Archäologe, Catalogo della mostra del 6 dicembre 1985 - 9 Febbraio 1986, Staatliche Antikensammlungen und Glyptothek, München 1986 David Watkin, Tilman Melinghoff, Architettura neoclassica tedesca 1740-1840, Electa, Elemond Editori Associati, Milano 1990 Karl Friedrich Schinkel, Sammlung Architectonischer Entwürfe, Berlino 1866, ed. it. Karl Friedrich Schinkel Disegni di Architettura, Motta, Milano 1991 Michele Cometa, Duplicità del classico - Il mito del tempio di Giove Olimpico da Winckelmann a Leo von Klenze, Medina, Palermo 1993 Stefano Giordano, La Cappella Palatina nel Palazzo dei Normanni, Edizioni Poligraf, Palermo 1993 Hans Lehmbruch, A new Munich, 1800-1860, Schnell & Steiner, Münich, 1994 Winfried Nerdinger, Architekturführer, Reimer, Berlin 1994 Gerhard Gross, Heinz Selig, Becoming a metropolis 1860-1918, Schnell & Steiner, Münich 1994 AA. VV., ad vocem, La Piccola Treccani, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma 1996 Jan Gympel, The story of architecture, Goodfellow & Egan, Cambridge 1996 Gabriele de Rosa, Dal Seicento all'Ottocento, Minerva Italica, Milano 1997 Herbert Brunner, Gerhard Hojer, Lorenz Seelig, Sabine Heym, Residenz München, Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, München 1999 Winfried Nerdinger, Leo von Klenze Architekt zwischen Kunst und Hof 1784 – 1864, Prestel Verlag, München 2001 Michele Cometa, Il romanzo dell'architettura, La Sicilia e il Grand Tour nell'età di Goethe, Editori Laterza, Bari 1999 Robin Middleton, David Watkin, Storia universale dell'architettura, Architettura – Ottocento, Electa, Elemond Editori Associati, Milano 2001 Andrea Wiegelmann, Museo de arquitectura de la Universitad Tecnica de Munich, in «Detail», Barcellona, 2002 Franz Schiermeier, Stadtatlas München, Münchener Stadtmuseum Stadtarchiv München, München 2003 David Watkin, Storia dell'architettura occidentale, Zanichelli, Milano 2003 Seconda edizione Nunzio Silvestro, Storia contemporanea dal congresso di Vienna ai giorni nostri, Editrice il Girasole, Napoli 2003 Giovanni Reale, Dario Antiseri, Storia della filosofia, Dal Romanticismo ai giorni nostri, 3v., Editrice La Scuola, Brescia 2003, ottava edizione AA. VV., Bunte Götter- die farbigkeit antiker skulptur, Catalogo della mostra del 16 dicembre 2003-29 Febbraio 2004, Staatliche Antikensammlungen und Glyptothek, München 2004 Martin Steffens, Karl Friedrich Schinkel, Taschen, Köln 2004 Izabella Galicka, Katarzyna Michalska, Munich & the Bavarian Alps, Dorling Kindersley Limited, Londra 2004 AA. VV., La storia dell'arte, 16 v., Mondadori Electa S.p.A., Milano 2006 AA. VV., Mosca San Pietroburgo Anello d'oro, Michelin Italia, Pero 2007 Francesca Mattei, L'archeologia tradita: i Propilei di Leo von Klenze in engramma, numero 65 giugno-luglio 2008 [http://www.engramma.it/eOS] Henric L. Wuermeling, Storia della Baviera, Editrice Santi Quaranta, Treviso 2008
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