Alice Cunsolo
Il rischio di credito: il punto di vista del mercato azionario durante la pandemia tramite l’applicazione dei modelli di Merton & KMV naive = Credit risk: the stock market view during the pandemic through the application of Merton & KMV naive models.
Rel. Franco Varetto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2021
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Abstract: |
L’obiettivo dell’elaborato di tesi è quello di mettere in luce l’impatto che la diffusione della pandemia da COVID-19 ha avuto sull’economia italiana, analizzando, tramite i modelli di stima, la variazione della probabilità di default giornaliera per il periodo che va dal 01/01/2016 al 31/12/2020. Il primo capitolo fa riferimento alla definizione di rischio di credito, alle sue componenti e alle diverse tipologie di rischio che lo compongono. Nel secondo capitolo si analizzano gli Accordi di Basilea I, II, III e IV emanati allo scopo di garantire solidità e fiducia nel sistema creditizio. Nel terzo capitolo sono descritti i principali modelli per la stima della probabilità di default, con particolare attenzione al modello di Merton e KMV con stima “naive”. Nel quarto ed ultimo capitolo sono stati illustrati i risultati dell’applicazione dei modelli di Merton e KMV, analizzando un campione di 14 società che compongono l’indice FTSE MIB e 10 società che compongono l’indice FTSE AIM, cercando di coprire una varietà di settori, inclusi i settori che hanno meglio resistito alla crisi da COVID-19 e i settori che, invece, sono stati più colpiti, tenendo conto dalla disponibilità di informazioni necessarie per il calcolo della probabilità di default. Il modello di Merton calcola la PD tramite la teoria dell’option pricing, assumendo che la probabilità di default equivale alla probabilità che alla scadenza del prestito il valore dell’attivo risulti inferiore al valore di rimborso del debito. Il modello KMV invece, non parte dalle relazioni analitiche delle opzioni, ma permette di stimare la “distance to default”, ovvero una misura della distanza del valore di mercato dell’attivo da uno specifico punto di default. Per entrambi i modelli, dopo aver scaricato, dal sito ufficiale della Borsa Italiana, le quotazioni giornaliere di ogni singola società, è stato calcolato il rendimento logaritmico giornaliero, necessario per la stima della volatilità dell’equity. La volatilità dell’equity è stata stimata tramite il metodo sulla stima della volatilità passata con media mobile pari ad un trimestre. Dai bilanci ufficiali di ogni singola società, si è poi ricavato il numero delle azioni in circolazione e i relativi debiti finanziari di ogni anno, stimando il valore dell’equity giornaliero e il valore di mercato delle passività. Il valore di mercato dell’attivo sarà dato dalla somma dell’equity e del valore di mercato delle passività. Inoltre, per il modello KMV è stata calcolata una stima dei beta di ogni società, fondamentali poi per il calcolo del tasso di rendimento dell’attivo, tramite la regressione dei log rendimenti tra l’azione stessa e l’indice FTSE MIB (o FTSE AIM). Avendo tutti i dati a disposizione sono stati ricavati i parametri giornalieri della normale cumulata standardizzata (modello di Merton) e la “distance to default” (modello di KMV con stima naive), necessari per il calcolo della PD. Ciò che è emerso dall’applicazione dei modelli, è un significativo aumento della PD per tutte le società analizzate, sia appartenenti all’indice FTSE MIB che FTSE AIM, coerente con il quadro macroeconomico italiano. |
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Relatori: | Franco Varetto |
Anno accademico: | 2020/21 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 144 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19354 |
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