Struttura storica e riconoscimento del patrimonio culturale: il caso del quartiere Aurora a Torino = Historical structure and cultural heritage recognition in the Aurora district in Turin

“Per penetrarne il cuore conviene attraversare il grande e movimentato mercato di Porta Palazzo, sfilare tra la caratteristica chiesa di San Gioacchino e la stazione della ferrovia Torino-Ciriè-Lanzo, ed oltrepassare il noto Ponte Mosca, onore dell’architettura e della tecnica piemontese, davanti al quale si apre l’ampia arteria del corso Ponte Mosca, proseguimento della via Milano. Già allo sguardo dell’osservatore si prospettano il grande edificio della Manifattura Gilardini e le alte ciminiere degli stabilimenti industriali, ergentisi nere e fumanti come altrettante bandiere del lavoro” (Pietro Abate-Daga, Torino, 1926). L’immagine del quartiere Aurora è oggi cambiata. La dismissione dei grandi comparti industriali, che ha coinvolto l’intera città di Torino tra gli anni Settanta e Ottanta, ha svelato un patrimonio tenuto a lungo nascosto e numerosi luoghi di valore ambientale e di interesse storico, oltre il centro della città barocca. Nel 1980 prendono avvio gli studi per il Progetto preliminare di Piano, allo scopo di impostare uno strumento urbanistico che tenga conto del patrimonio storico “ben al di là di quegli ambiti e di quei valori da tempo confinati all’interno dei recinti […] definiti come centri storici” . Inizia così lo studio conoscitivo dei beni culturali ambientali condotto da Vera Comoli, che produce il volume Beni culturali ambientali nel Comune di Torino pubblicato nel 1984. L’originalità della ricerca è da attribuire alla sua scala: rivolta all’intero territorio comunale e ai sistemi urbani, anziché ai singoli edifici. Il quartiere Aurora rappresenta una delle parti di città, esterne al centro, nelle quali sono ancora riconoscibili gli elementi strutturanti l’impianto e il tessuto urbano. L’obiettivo che questa tesi si propone è quello di attualizzare l’analisi condotta negli anni Ottanta, attraverso una rinnovata lettura della struttura storica e dei sistemi relazionali del quartiere, nonché dei luoghi e degli spazi in cui è ancora riconoscibile una trama storica forte, allo scopo di individuare il valore patrimoniale dei tessuti e il loro riconoscimento. Il lavoro di ricerca nasce dall’esperienza maturata all’interno del progetto pilota AuroraLAB, un presidio del Politecnico di Torino nel cuore del quartiere Aurora.