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PERCORSO PROGETTUALE PER L'OTTIMIZZAZIONE ENERGETICA DI UN PICCOLO EDIFICIO SOCIO-ASSISTENZIALE

Sabrina Di Parigi

PERCORSO PROGETTUALE PER L'OTTIMIZZAZIONE ENERGETICA DI UN PICCOLO EDIFICIO SOCIO-ASSISTENZIALE.

Rel. Valentina Serra, Marco Filippi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2009

Abstract:

Come emerge in maniera sempre più drammatica dall'analisi dell'attuale situazione climatica mondiale, la riduzione dei consumi di energia proveniente dalle fonti fossili (petrolio, gas, carbone) è una priorità assoluta per poter consegnare alle generazioni future un pianeta vivibile. Il risparmio energetica e l'utilizzo delle fonti rinnovabili sono le due principali leve per il raggiungimento di questo obiettivo ineludibile.

Una progettazione sostentile deve essere innovativa e consapevole del contesto in cui nasce e deve essere in grado di utilizzare l'esistente come risorsa preziosa in modo da poter garantire, nel futuro prossimo, un ambiente qualitativamente sano da abitare. Al fine di promuovere l'efficienza energetica e il risparmio delle risorse, è necessario quindi un cambio di tendenza che deve essere portato avanti sia a livello globale che locale per agire in maniera concreta in un'ottica di risparmio energetico, salvaguardia del territorio e tutela dell'ambiente.

Nell'ultimo ventennio si è assistito ad una progressiva presa di coscienza nei confronti delle tematiche ambientali ed energetiche, con le dovute differenze che hanno contraddistinto le politiche nazionali dei diversi stati.

Dall'analisi comparata della normativa sul risparmio energetico attualmente vigente in Italia, ad esempio, si ricava un quadro molto complesso e non privo di contraddizioni, che obbliga il progettista a un confronto su più livelli delle varie prescrizioni nazionali, regionali e comunali. Capita spesso che le norme in vigore vengano sostituite periodicamente da nuove leggi riflettendo un quadro generale di continua trasformazione e relativa confusione. Basti pensare a come soltanto alcune delle regioni italiane abbiano già provveduto a regolamentare con precisione il procedimento di Certificazione Energetica per gli edifici di nuova costruzione e per quelli esistenti. Anche per questo motivo il primo passo compiuto è stato lo studio della legislazione relativa al risparmio energetico a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale. Successivamente, sono stati eseguiti alcuni studi progettuali mirati a migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio esaminato, al fine di ottenere i requisiti necessari per ottenere la classificazione in Classe A, secondo quanto previsto in materia dalla Regione Piemonte. Nella fattispecie si è agito su due diversi livelli, ovvero dal punto di vista passivo (progettazione architettonica) e dal punto di vista attivo (progettazione termica):

- Progettazione Architettonica - miglioramento del comportamento energetico passivo dell'involucro edilizio: miglioramento delle caratteristiche di coibentazione delle strutture opache e vetrate.

- Progettazione Termica - intervento sugli impianti per ridurre il fabbisogno di energia primaria: aumento dell'efficienza degli impianti e utilizzo di tecnologie alimentate eia fonti rinnovabili.

In generale i primi interventi condotti esclusivamente a livello di massimo isolamento termico dell'edificio avevano evidenziato sensibili miglioramenli in lei-mini di risparmio energetico, tuttavia non ancora sufficienti ad un ottenimento degli standard previsti per la Classe A. Considerazioni aggiuntive sono state tracciate riguardo agli strumenti informatici utilizzati, relativi ciascuno a normative differenti, e ai diversi dati emersi dal loro confronto. Va precisato, a questo proposito, che al momento in cui il calcolo del fabbisogno energetico è stato condotto, entrambi ì software utilizzati rispettavano la norma UNI EN 832 allora vigente e che solo recentemente il quadre normativo è stato aggiornato secondo la Specifica Tecnica UNI TS 11300-1. Tuttavia al fine di garantire il giusto grado di concretezza e utilità dello studio, in termini di adeguamento e validità dei dati riscontrati, nonostante l'indisponibilità di un programma correttamente aggiornato, sono stati effettuati manualmente anche i calcoli relativi a quest'ultima norma emanata e oggi vigente. I risultati ottenuti progressivamente nelle varie fasi dello studio hanno però cvideri7iato Pimpossibilità dì ottenere gli standard energetici attesi, in grado di far rientrare l'edifìcio in Classe A, intervenendo esclusivamente sul miglioramento dell'isolamento delle strutture murarie e vetrate. Si è reso indispensabile, pertanto, procedere alla revisione del progetto iniziale e alla modifica delle caratteristiche costruttive dell'edificio come unico sistema percorribile. Le soluzioni individuate, tuttavia, sono state attuate nel rispetto delle caratteristiche progettuali dì partenza, limitando allo stretto necessario le trasformazioni effettuate. Parallelamente al raggiungimento del traguardo energetico prefissato, quello della Classe A. è stato inoltre possibile ragionare sull'utilizzo di sistemi di impianto più efficaci per un edificio a basso consumo e migliori sotto l'aspetto della sostenibilità ambientale.

Un ulteriore elemento di concretezza inserito in questo contributo è costituito, infine, dall'analisi dei costi di realizzazione: si è evitato, in questo modo, di ragionare in termini puramente astratti puntando ad ottenere, invece, una serie di dati e indicazioni tecniche utili ad una migliore e più completa valutazione della fattibilità degli interventi.

Relatori: Valentina Serra, Marco Filippi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1719
Capitoli:

Introduzione

1 Inquadramento normativo

1.1 Premessa

1.2 Gli accordi internazionali

1.3 La direttiva europea EPBD

1.4 La normativa nazionale (Italia) risparmio energetico

1.5 La normativa regionale (Piemonte) sulla certificazione energetica

2 Caso Studio

2.1 Introduzione

2.2 Descrizione dell'oggetto di studio

2.3 Caso A (edificioprogettato)

2.4 Caso B (edificio aggiornato al 2010)

2.5 Caso C (edificio aggiornato e modificato - sono oggetto di modifica i materiali e i sistemi costruttivi, mantenimento degli spessori della struttura originale)

2.6 Caso D (edificio aggiornato e modificato - sono oggetto di modifica aspetti di

carattere architettonico)

2.7 Sistemi di impianti a risparmio energetico applicati al Caso D

3 Valutazione energetica

3.1 Introduzione

3.2 Le norme: la norma UNI EN 832 e la norma UNI TS 11300-1:2008

3.3 I software: il software CasaClima e il software Edilclima

3.4 Analisi di confronto tra i diversi strumenti di calcolo

3.6 Risultati della valutazione dei casi studio

Conclusioni

Allegati

Bibliografia

Bibliografia:

Testi

BASTA Savino e MINCHIO Fabio, Geotermici e pompe di calore - Guida pratica agli impianti geotermici di climatizzazione, Associazione Geotermia.Org, Verona stampa 2008.

CAROTTI Attilio e MADE' Domenico, La Casa Passiva in Italia, Rockwool, Milano 2006.

CENGEL Yunus, Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-HÌ!l Libri Italia srl, Milano 1998.

CORRADO Vincenzo e SERRAINO Marco, Applicazione della nuova normativa sull'efficienza energetica degli edifìci. Quaderno Rockwool Italia 2006.

GIRAUDI Alessandro, Schermature: servono e quanto?, in "CASA&CLIMA", n. 9, ottobre 2007, pag. 34.

LANTSCHNER Norbert, CasaClima - II piacere di abitare 2008, Athesia, Bolzano 2007.

ROMAGNA Aldo, Produrre in prima classe., in "CASA&CLIMA". n. 20, settembre 2009, pag. 44.

VIO Michele, Impianti di climatizzazione - manuale di calcolo. Editoriale Delfino. Milano 2008.

ZANI Marco, Le Regioni oltre la certificazione energetica, in "CASA&CLIMA", n. 14. settembre 2008, pag. 20.

ZANI Marco, In cantiere come in laboratorio, in "CASA&CLIMA", n. 20, settembre 2009, pag. 52

Siti web

http.7/ec.europa.eu/energy

http://re.irc.ec.europa.eu/pvgis/

http://www.agenziacasaclima.il

http://www.contoenergia.it

http://www.edilclima.it

http://www.enea.it

http://www.energies-renouvelables.org

hllp://www.kvotoclub.org

http://www.regione.piemonte.it

http://www.regione.piemonte.it/ambiente/energia/certificazione.htm

Leggi

Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 -Attuazione della direttiva 2002/91CE, relativa al rendimento energetico nell 'edilizia. 22-Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 recante attuazione della direttiva 2002/9l/CE, relativa al rendimento energetico nell 'edilizia.

Decreto del presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59 - Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma !, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 concernente attuazione della direttiva 2002/9l/CE sul rendimento energetico in edilizia.

Decreto Ministeriale 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, Raccomandazioni CT1 03/3.

Regione Piemonte - Legge Regionale del 28 maggio 2007, n. 13 - Disposizioni in materia di rendimento energetico nell 'edilizia. 27-Regione Piemonte - Deliberazione Giunta Regionale del 4 agosto 2009, n. 43-11965 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell'edilizia. Disposizioni attuative in materia di certificazione energetica degli edifici.

Norme

UNI EN 832:2001 - Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento - Edifici residenziali". 29-UNI EN ISO 6946:2007 ''Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo".

UNI EN ISO 7345:1999 "Isolamento termico - Grandezze fisiche e definizioni". 31-UNI EN ISO 10077-1 ''Prestazione termica dì finestre, porte e chiusure - Calcolo della

trasmittanza termica - Metodo semplificato".

UNI 10339 "Impianti aeraulici ai fini del benessere. Generalità, classificazione e requisiti.

Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura".

UNI 10346:2003 "Riscaldamento e raffrescamene) degli edifici. Scambi di energia termica tra terreno ed edificio. Metodo di calcolo".

UNI 10348 "Riscaldamento degli edifici Rendimenti dei sistemi di riscaldamento. Metodo di calcolo".

UNI 10349 "Riscaldamento e raffrescamene degli edifici. Dati climatici".

UNI 10351:1994 "Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore".

UNI 10355 "Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo".

UNI 10379 "Riscaldamento degli edifìci Fabbisogno energetico convenzionale normalizzalo".

UNI/TS 11300-1:2008 ''Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale".

40-UNI EN 12831:2006 "Impianti di riscaldamento negli edifìci -Metodo di calcolo del carico termico di progetto".

EN ISO 13370 "Prestazione termica degli edifìci - Trasferimento di calore attraverso il terreno - Metodi dì calcolo".

UNI EN 13465 "Ventilazione degli edifìci - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d'aria negli edifìci residenziali".

UNI EN ISO 13786:2001 "Prestazione termica dei componenti per edilizia Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo"

UNI EN ISO 13788:2003 "Prestazione igratermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo"

UNI EN ISO 13789:2001 "Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di calore per trasmissione - Metodo di calcolo"

UNI EN ISO 13790:2005 "-Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energìa per il riscaldamento".

UNI EN 14683 "Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento".

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