Alessandro Rota
IL MOLINO DI SANTHIA.
Rel. Luisa Barosso, Marco Roggero. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2009
Abstract: |
PREMESSA Citando il territorio vercellese non si può non fare riferimento all'acqua. La sua presenza non passa certamente inosservata anche all'occhio più distratto. Sottoforma di risaie, canali, navigli, torrenti, fiumi, l'acqua solca la piana vercellese. Questo territorio omogeneo, fortemente rurale, in una parola unico, è il frutto di trasformazioni ingegnose avviate intorno all'anno 1100 con le opere di bonifica opera dei monaci cistercensi. Da allora cominciò l'indissolubile legame esistente tra acqua e territorio. L'antropizzazione progressiva avvenuta nei secoli, le strutture e le sistemazioni agrarie hanno caratterizzato e condizionato ulteriormente lo sviluppo e le modificazioni di questo particolare paesaggio rurale, fortemente identificato dalla presenza della coltura. Proprio la coltivazione, prima fra tutti quella del riso, ha dato un'impronta sull'aspetto di questa regione, al punto di diventare l'elemento caratterizzante l'identità di queste terre. Dai fiumi Po, Dora Baltea e Sesia, nel susseguirsi dei secoli, vennero create vie d'acqua artificiali, sottoforma una capillare rete di rogge, fossi, e soprattutto navigli, utilizzati non solo per scopo irriguo, ma anche per il trasporto delle merci e per sfruttare la forza motrice generata in prossimità dei salti d'acqua. Si diffusero così i mulini, utilizzati per gli scopi più disparati: dalla filatura, alla lavorazione delle pelli, ma in particolar modo per la macinatura dei cereali. Degli edifici ospitanti i macchinari del mulino rimangono oggi solo poche tracce, stravolti, demoliti e ricostruiti nel tempo per varie vicissitudini, ma a cominciare dall'età feudale, questi rappresentavano un fulcro di produzione e scambio di uso collettivo. Nel corso del novecento il mulino è uscito gradualmente ma inesorabilmente dagli scenari delle attività produttive ed è diventato un deposito della memoria, testimonianza di sapienza tecnologica e di capacità "ecologica" delle generazioni che ci hanno preceduto e appello alla nostra responsabilità nella gestione e nella ricerca di modelli equilibrati di responsabilità nella gestione e nella ricerca di modelli equilibrati di sfruttamento delle risorse naturali. La consapevolezza di questa valenza educativa del mulino si è tradotta in molti casi in forme istituzionali. Fabbricati di antichi mulini sono diventati musei, scuole, centri di ricerca gestiti da enti pubblici o privati. La disponibilità di siti, l'interesse e la disponibilità di singoli e di associazioni per investimenti culturali e creativi su questi luoghi aprono ulteriori spazi alla progettazione e alla proposta di soluzioni innovative. Il Mulino di Santhià ha attraversato i secoli con alterne fortune, per giungere fino a noi carico di memorie del passato, con un triste presente di abbandono e con un inesorabile futuro che lo porterà quasi di cerio alla scomparsa. Questa ricerca vuole essere prima di tutto una raccolta di informazioni, per mettere in luce le varie vicissitudini del vasto complesso sito nel Comune di Santhià, alle sponde del Naviglio di Ivrea che ha fatto parte della vita degli abitanti di questa città per molti secoli. Forse il suo destino è segnato da fredde leggi di mercato e dal disinteresse che è piombato su questa realtà al cessare di ogni attività. Ritengo però doveroso che rimanga una memoria storica di un impianto che per cinquecento anni ha donato un bene primario come la farina, utilizzando un altro bene vitale quale l'acqua. |
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Relatori: | Luisa Barosso, Marco Roggero |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1604 |
Capitoli: | INDICE PREMESSA Il territorio 1. IL MOLINO NELLA STORIA 2. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DEI PRIMI MOLINI AD ACQUA 2.1 Le origini 2.2 Le ruote 2.3 La sala delle macine 2.4 Derivazione e regolazione del flusso d'acqua 2.5 Meccanismi interni del molino 3. RICORDI DI VECCHI MULINI A MACINE: DALL'ACQUA ALL'ELETTRICITÀ' 3.1 II molino mosso con motore a gas povero 3.2 L'avvento dei motori elettrici 3.3 Le macine "alla francese" 3.4 Le pile da riso 3.5 L'evoluzione della macinazione 4. LA STORIA DEL MOLINO DETTO "DI SANTHIA"' 4.1 La nascita del Molino di Santhià 4.2 II Molino durante l'era Napoleonica 4.3 II Molino di Santhià dopo il 1840 4.4 Gli anni della gestione Ugliengo 4.5 Gli ampliamenti successivi 4.6 II fabbricato della Centrale Idroelettrica 4.7 II contratto d'appalto per rilluminazione elettrica pubblica 4.8 Gli anni del contingentamento 5. L'EDIFICIO: FORME, TECNOLOGIE E MATERIALI 5.1 II fabbricato dei magazzini 5.2 II corpo di fabbrica ad angolo 5.3 Le antiche scuderie 5.4 II fabbricato dei silos. 5.5 L'interno
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA U. BARBISAN, F. LANER, Capriate e tetti in legno, Francoangeli, Milano, 2000.
U. BARBISAN, F. LANER, Isolai in legno, Francoangeli, Milano, 1995.
CERERE CENTRO HABITAT - Progetto del Politecnico di Torino, Tenitori dell'acqua e dell'agricoltura, Vercelli, 1992.
COMITATO PER L'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE, La lana e le pietre, Biella, 1987.
L. SEGRE, Agricoltura e costruzione di un sistema idraulico nella pianura piemontese (1800-1881), Banca Commerciale Italiana, Milano, 1983.
ATTI ARCHIVIO EST SESIA: N. Pos. /N. Fase. : 13/032 - 1859-1916 - Molino di Santhià Documenti Enucleati: 1 - 1859-1902 - Molino di Santhià azionato dalle acque del Naviglio d'Ivrea. Contiene: - 29 dicembre 1859 - Affittamento del Molino a Giuseppe Ellena - 31 dicembre 1868 - Testimoniali di stato di riconsegna del molino dalFaffittavolo Giuseppe Ellena a contemporanea consegna a Margherita Orecchia ved. Ellena - 27 maggio 1869 - Polizza di assicurazione antincendio - 18 gennaio 1878 - Affittamento del molino alla suddetta - 28 marzo 1884 - Affittamento del molino a Pietro Bigando - 5 giugno 1884 - Testimoniali di stato del molino per la riconsegna da Margherita Orecchia e contemporanea consegna a Pietro Bigando - 23 maggio 1887 - Testimoniali di stato per l'affittamento a Serafino Biasetti e Fortunato Ugliengo, disegni su lucido e carta 29 gennaio 1897 - Relazione Caratti circa le opere di riforma ed ampliamento del molino eseguite dai fittabili Biasetti ed Ugliengo - 2 gennaio 1900 - Compromesso tra l'Aministrazione dei Canali Demaniali e Fortunato Ugliengo per la risoluzione dell'affittamento e per la vendita del molino nonché per concessione di forza motrice - "Bramino da stabilirsi nel molino di Santhià", s.d., né firma inchiostro ed acquarello, lucido - "Progetto di stabilimento di un bramino nel molino di Santhià di proprietà della Compagnia Generale dei Canali Italiani di Irrigazione tenuto in affitto dalla ved. Ellena, s.d., né firma inchiostro e acquarello, lucido 2 - 1876-1916 - Molino di Santhià. Contiene: * 29 gennaio 1897 - Relazione dei lavori di riparazione e di ampliamento del molino fatti dagli affittuari Biasetti ed Ugliengo, disegno su lucido
NOTE: *Documenti rinvenuti (marzo 2004), successivamente alla consegna fatta dal'archivio di Stato di Torino negli anni 1982-1983, che si uniscono al fascicolo N. Pos. /N. Fase. : 20/096 - 1896-1954 - Ugliengo Fortunato: concessione forza motrice - Documenti Enucleati: 1 - 1896-1954 - Concessione alla società Dinamo, già Fortunato Ugliengo, di acqua per forza motrice al salto Stazione Idrometrica di Santhià sul Naviglio d'Ivrea. Contiene: - "Piano dimostrativo proprietà demaniale nelle adiacenze del Molino di Santhià", Santhià 17 luglio 1896, Canavotto e Mantegazzi - inchiostro e acquarello, lucido - 31 marzo 1900 - Contratto tra l'amministrazione Canali Demaniali e Fortunato Ugliengo per la risoluzione dell'affittamento e per la vendita del molino demaniale di Santhià. Con allegato: "Progetto d'impianto di un molino per il Sig. Ugliengo Fortunato di Santhià", (1990), sottoscritto dalle parti - inchiostro e acquarello, lucido - "Progetto di derivazione per forza motrice dal Naviglio d'Ivrea per il Sig. Cav. Ugliengo Fortunato - Santhià: prospetto dello scaricatore e sezione, fabbricato dei motori, planimetria generale", 19 gennaio 1910, ing. Fioravanti ed altri - inchiostro e acquarello, lucido - 21 settembre 1917 - Diagramma delle portate del Naviglio d'Ivrea ai salti: Restituzione, Stazione Idrometrica, Peti va, periodo 1913-1917 - "Disegno annesso alla domanda 19 febbraio 1923 della ditta Biasetti e Ugliengo di Santhià all'Amministrazione dei Canali Demaniali per le ... concessioni... ", (1923) senza firma - inchiostro e acquarello, lucido - "Stazione Idrometrica: Planimetria", s.d., né firma - inchiostro e acquarello, lucido - "Planimetria dell'opificio Ugliengo presso la Stazione Igrometrica di Santhià, s.d.,né firma - inchiostro e acquarello, lucido e copie elio - "Opificio e centrale elettrica, presso la Stazione Idrometrica di Santhià, s.d., né firma in copia elio - "Sezioni e prospetti alle opere", s.d., né firma - inchiostro e acquarello, lucido 18 disegni relativi alla concessione della Società Dinamo in Santhià, s.d., né firma in copia elio 2 - 1910-1935- Concessione e Fortunato Ugliengo, poi Centrale Dinamo ed ora ENEL, di forza motrice sul Naviglio d'Ivrea per l'esercizio del molino di Santhià Documento n° 4509 del 31/03/1900: Risoluzione dell'affittamento per la vendita del molino di Santhià a Fortunato Ugliengo. Documento n° 4529 del 28/02/1914 |
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