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VENARIA E LA SETA Il complesso Galleani, proposta di restauro e valorizzazione = VENARIA AND THE SILK The Galleani's complex, proposal draft of restoration and valorization

Martina Ambroggi, Sofia Muzzarelli

VENARIA E LA SETA Il complesso Galleani, proposta di restauro e valorizzazione = VENARIA AND THE SILK The Galleani's complex, proposal draft of restoration and valorization.

Rel. Maria Adriana Giusti, Marco Ferrari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2020

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Abstract:

L’arte serica ha segnato la storia dell’economia del Regno Sabaudo a partire dalla Seconda metà del Seicento, periodo in cui vengono costruite le prime fabbriche e modificate quelle che erano sorte in precedenza. Il setificio che sorge a Venaria Reale, voluto dal duca di Savoia, viene costruito nel 1670 presumibilmente su progetto di Amedeo di Castellamonte e gestito prima da Francesco Girolamo Galleani e in seguito dal figlio, che precedentemente aveva affiancato il padre e si era cimentato nella direzione di un opificio lungo il fiume Dora a Torino. Nel corso dei secoli subisce numerosi ampliamenti e durante il Settecento ospita all’interno anche alcune lavorazioni della pianta di tabacco, altro prodotto di notevole importanza e ricchezza per il Piemonte. Con la crisi dell’industria serica piemontese, a partire dall’Ottocento, numerose industrie della seta vengono chiuse e molte di esse dimenticate, tra queste il caso di Venaria è emblematico. Le informazioni reperibili sull’antico complesso Galleani sono scarse e poco precise, si presume che questa fabbrica sia la prima prova per questo imprenditore che nella seconda metà del Settecento fa costruire a Caraglio, in provincia di Cuneo, un nuovo e più moderno setificio a ciclo completo, diventato oggi il Museo della Seta del Piemonte. Anche i dati relativi alla stessa famiglia Galleani sono vaghi e davvero carenti: alcuni studiosi attribuiscono a Bologna il titolo di città natale ma tutt’oggi non vi sono documenti che lo attestino per certo. Il complesso attualmente appare in uno stato di degrado, dovuto a patologie legate principalmente all’umidità e all’acqua, per via della vicinanza con il torrente Ceronda, e alla scarsa o quasi inesistente manutenzione. Vi è un progetto in essere che interessa questo luogo, voluto dal proprietario, e attraverso questa tesi si vuole proporre un nuovo punto di vista, che guarda al restauro conservativo di questo sito facente parte del palinsesto storico-industriale piemontese. La sua posizione di notevole pregio, in prossimità della Reggia di Venaria e del borgo storico, fornisce un punto di attrazione anche per i numerosi turisti che ogni anno si recano sul territorio. La proposta progettuale di restauro e valorizzazione dell’ex complesso Galleani, più nello specifico dei fabbricati che compongono la fabbrica del tabacco, vuole mettere in luce la memoria e l’identità del luogo senza tralasciare i bisogni attuali degli abitanti della città.

Relatori: Maria Adriana Giusti, Marco Ferrari
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 271
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15146
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