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LUOGHI DI SEPOLTURA GIAPPONESI Spazi tra la vita e la morte = JAPANESE BURIAL PLACES Spaces between life and death

Giorgia Barale

LUOGHI DI SEPOLTURA GIAPPONESI Spazi tra la vita e la morte = JAPANESE BURIAL PLACES Spaces between life and death.

Rel. Filippo De Pieri, Mauro Berta. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2020

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Abstract:

Questa tesi nasce in seguito ad un lungo periodo trascorso in Giappone come studentessa presso il Kuma Lab, presso l’ Università di Tokyo. Un’esperienza di studio, ma anche di vita, che ha permesso di confrontarmi con studenti internazionali, professori e soprattutto con la quotidianità locale. Nella cultura giapponese il senso della vita e della morte ha una forte presenza all’interno del Paese. Fin dai tempi più remoti, gli spazi di sepoltura sono argomento di architettura e materiale di studio che accomuna le grandi metropoli e non solo. In particolare in Giappone, questo tema ha assunto un ruolo centrale nella società contemporanea. A fronte di queste considerazioni, questa tesi ripercorre la storia della tradizionale pratica di sepoltura dall’antichità ad oggi. Infatti nel corso degli anni, i processi di modernizzazione e di sviluppo, che hanno reso il Giappone protagonista nell’ambito sepolcrale, hanno portato a diversi cambiamenti nella concezione della morte e di conseguenza nello svolgimento delle pratiche di sepoltura, oltre che nella coreografia dei rituali funebri. La morte veniva vista come fonte di impurità e come momento di tristezza, ma anche di gloria e maestosità per determinate classi sociali, fino ad essere concepita come l’inizio di un viaggio. La mancanza di spazio, nelle città densamente popolate come Tokyo, è stata il motivo principale che ha portato allo sviluppo di metodi alternativi alla tradizionale sepoltura del corpo nel terreno. Dall’analisi si evince come la cremazione eseguita fin dall’antichità, con le sue controversie, si sia radicata nella cultura giapponese fino a raggiungere oggigiorno il suo apice di utilizzo. Infine, in questa tesi vengono ridisegnati e studiati alcuni celebri progetti cimiteriali, concepiti da architetti di fama internazionale risalenti all’epoca moderno-contemporanea. Cinque casi studio extra-urbani e un caso studio urbano dimostrano come in tutti i progetti gli architetti, che nella maggior parte dei casi sono intervenuti su costruzioni già esistenti, isolino il visitatore all’interno della struttura in modo tale che esso possa focalizzarsi sul motivo della sua visita. Attraverso spessi muri ciechi e piccole finestre o lucernari, i progettisti creano un’intimità interna prevalentemente illuminata da giochi di luce naturale e tracciano, quindi, un percorso correlato alle procedure del rito funebre. Il cammino invita i parenti alla meditazione e alla riflessione per poi sfociare, al termine, in uno spazio a loro dedicato per il relax e per l’ultimo saluto, dove emerge la maestosità e la bellezza della natura. Infine, nell’ultima parte i progetti vengono accostati su larga scala ad alcuni risultati selezionati di un recente concorso di idee, promosso da “arch out loud”, sui cimiteri verticali nell’ affollato quartiere di Shinjuku, a Tokyo. Quest’analisi di rilettura porta a far conoscere come l’architettura venga utilizzata per creare un senso di eternità, generando un percorso di unione tra i defunti e gli esseri viventi.

Relatori: Filippo De Pieri, Mauro Berta
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 266
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: University of Tokyo (GIAPPONE)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13625
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