Paolo Bidese
L'uso funzionale del colore negli ambienti sanitari.
Rel. Anna Marotta, Gianni Cagnazzo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2008
Abstract: |
Che cos'è il colore? Il colore non può essere considerato un fenomeno unidimensionale, cioè non è una qualità specifica che hanno oggetti, spazi, o superfici, ma è una sensazione creata da determinate qualità della luce che vengono riconosciute dall'occhio ed interpretate dal cervello e che nasconde livelli e dimensioni diverse sia dal punto di vista degli effetti, sia da quello del suo significato. Solo grazie al "mediatore" energetico luminoso è possibile vedere e percepire il colore, elemento cardine di riconoscimento e discriminazione di tutto ciò che ci circonda, I colori sono parte della nostra vita, ci circondano e sono elemento fondamentale del nostro ambiente, anche se ce ne accorgiamo solo quando dobbiamo acquistare un capo d'abbigliamento, o quando ci fermiamo al semaforo.... come afferma anche lo psicoterapeuta tedesco Klausbernd Vollmar. In natura e nello spazio costruito il colore serve ad orientarci, ad individuare e riconoscere in fretta gli oggetti e la realtà, ecco perché luce e colore devono viaggiare a braccetto nell'ambito di una progettazione dell'habitat umano, considerando tutti gli aspetti fisici, fisiologici, percettivi, estetici e tecnici. Purtroppo però il colore è spesso considerato dai progettisti come semplice elemento di decoro. II mondo del colore ha un'importanza tale da riuscire ad esercitare su di noi un'influenza nel nostro animo, riuscendo ad indurre allegria, depressione, benessere o tensione a seconda del suo impiego. Tutto ciò è stato scientificamente dimostrato e già W. Goethe1 a suo tempo sosteneva che "i colori agiscono sull'anima suscitando sensazioni, risvegliando emozioni e pensieri che ci distendono o ci agitano, che provocano gioia o tristezza". Un corretto studio cromatico deve necessariamente rientrare come apparato fondamentale di una buona progettazione architettonica, sia di intemi che di esterni. "Se si mettono a confronto spazi architettonici identici arredati nello stesso modo, ma con un diverso colore dominante, essi ci appariranno molto diversi" sottolinea Frank Mahnke, consulente del colore, all'inizio del suo libro1. Questo elaborato finale vuole essere un mio personale percorso che cerchi di fornire un primo approccio al colore, dimostrando che non si tratta solo di una pittura da dare su un muro, per arrivare allo sviluppo concreto di un progetto cromatico. Percorso iniziato già qualche anno fa leggendo, casualmente, un testo trattante "l'umanizzazione dei luoghi abitativi dell'uomo" e assistendo successivamente ad una lezione su tale argomento all'interno di un corso sull'architettura sostenibile, approfondito con il passare del tempo affrontando letture in merito, come Policroma della professoressa Anna Maratta che già rientrava tra la bibliografia della tesi del Triennio, e frequentando corsi specifici, come quello tenutosi a Torino da Paolo Brescia, color designer presidente di CROMOAMBIENTE®2, e dall'arch. Gianni Cagnazzo. Il lavoro inizia con una prima parte necessaria quanto mai fondamentale per analizzare il colore sotto l'aspetto tecnico-scientifico, sulla base delle teorie elaborate dai grandi studiosi del passato e dei sistemi di classificazione oggi in commercio, passando da un aspetto fisiologico fino a trattare la percezione del colore negli ambienti e dei suoi effetti sulla nostra psiche. Convenendo insieme ai docenti, ho scelto di restringere il campo di studio alte trutture sanitarie, luoghi veramente carenti dal punto di vista cromatico Introdurre un discorso dedicato all'impiego del colore negli ospedali non è facile perché il colore è un fatto più concreto e coinvolgente di quanto normalmente si sia portati a pensare. �Il colore, intervenendo sui parametri biologici, psicologici e culturali, consente di ritrovare quell'unità della persona e dell'individuo all'interno del proprio sistema (famiglia, comunità, cultura e ambiente) che la pratica medica, invece continua a trascurare insegnando generalmente che la mente è separata dal corpo e che la malattia si cura solo con la prescrizione di farmaci o con operazioni chirurgiche"1. Curare oggi è sempre più un atto collettivo, mediato da una struttura fatta di spazi, funzioni; momenti duranti i quali il paziente deve seguire una delicata prassi, fatta di attese e funzioni burocratiche interminabili. Ecco che il "dialogo" con la struttura diventa prevalente rispetto a quello con il medico. Proprio negli ospedali quindi il colore ha ancora di più un ruolo primario di influenza psico-terapeutica, che ho cercato di affrontare in una seconda parte trattante gli effetti sul benessere fisico, nella quale ho scoperto che già in tempi antichissimi la cultura orientale e gli Egizi prevedevano l'uso del colore per guarire i malati. Si è cercato di parlare di cromoterapia, da quella tradizionale a quella applicata nella moderna scienza, venendo a conoscenza degli innumerevoli studi e sperimentazioni condotte su campioni di utenti che hanno certificato l'effettivo potere terapeutico dei colori. Mi sono poi occupato delle strutture ospedaliere vere e proprie, suddividendo l'ultima parte in capitoli, cercando di analizzare com'erano gli ospedali una volta e come si sono evoluti, come sono al giorno d'oggi, tentando una mia analisi critica e come dovrebbero essere secondo gli studi che mano a mano ho approfondito, parlando di "umanizzazione" e di qualità ambientale di un ospedale, individuando come grazie ad un uso sensato del colore queste possano migliorare, nportando esempi dì ospedali "colorati» in Italia e in Europa dove è stato tentato uno studio cromatico. Per riportare notizie, dati, statistiche sulla situazione attuale degli ospedali della zona ho condotto un'indagine che mi ha portato all'interno dei più importanti presidi ospedalieri di Torino, nei quali ho potuto totografare ciò che ho trovato di positivo e di negativo, ponendo domande specifiche per capire se veramente era stato fatto uno studio sensato del colore o meno e come mai molti di questi ospedali sono ancora "bianchi e grigi". Oltre a Torino ho analizzato la struttura ospedaliera di Castellamonte, in provincia di Torino, che è il paese in cui abito, dove è appena stata realizzata una manica nuova totalmente differente dalla parte vecchia ed alla quale si va ad accostare; con Castellamonte mi è stata data l'opportunità di visitare anche gli ospedali di Cuorgnè ed Ivrea, facenti parte della stessa ASL. Il percorso di indagine si conclude con la visita al nuovo Ospedale di Asti "Cardinal Massaia" inserito nell'ASI. 19 e di recente inaugurato. Con l'aiuto dell'arch. Gianni Cagnazzo ho stilato un questionario a risposte chiuse relativo alla qualità degli ambienti degenza, che ho somministrato a persone degenti in ospedale, in modo da ottenere delle percentuali di risposte che portino alla luce quanto il colore possa migliorare questi luoghi e quanto siano i pazienti stessi a richiederlo come elemento principale del loro "ospedale ideale". Nella parte conclusiva, una volta conosciute e riportate tutte le indicazioni ed i parametri di massima, analizzate le diverse aree specifiche di un ospedale con i loro obiettivi e le loro funzioni, quindi stabilendo una generale scala di colore per ognuna di esse e stabilendo, grazie all'aiuto di dati forniti da esperti, quali siano le scale cromatiche indicate per singoli reparti, ho provato a fornire quella che può essere onsiderata una "cartella colori" specifica per un generale ospedale, in maniera da poter avere in mano uno strumento concreto per la progettazione cromatica. Prima di iniziare questo lavoro ho cercato di pormi delle domande, sulla base delle scarse conoscenze che avevo in merito all'enorme potere dei colori e alle fugaci informazioni e discussioni sentite occasionalmente.
Ho avuto modo di accorgermi, negli anni passati, come nell'edilizia pubblica negli ospedali in questo caso, gli spazi interni sono spesso scissi dalle attività che le contengono e dalle persone che le vivono. Risulta esserci insoddisfazione nei riguardi di un servizio pubblico che mira più ad ottimizzare le prestazioni fisiche e funzionali, requisiti certamente fondamentali, ma che si identifica poco con l'ambiente stesso. Mi sono chiesto quindi il perché al giorno d'oggi si propone un uso ragionato del colore negli ospedali e perché si dice che i colori aiutano ad alleviare i dolori, in che modo? Quasi tutte le persone "messe davanti alla alternativa di cambiare il proprio modo dì pensare o provare che non c'è bisogno di farlo, si danno da fare per cercare le prove" quindi com'è possibile innescare un processo capace di intervenire sul territorio in modo diffuso senza muoversi solo sull'onda degli scandali? A queste ed altre domande credo di essere riuscito a darmi una risposta esauriente, grazie agli studi e alle ricerche che ho dovuto affrontare per portare a termine il lavoro, così le ho riproposte nella parte conclusiva, seguite dalle "somme" che sono riuscito a tirare in merito. La proposta di una riflessione approfondita su queste problematiche, ha lo scopo di giungere ad una più ampia interpretazione del concetto di qualità ambientale, che tenga conto della percezione, dell'uso dello spazio, delle persone che lo vivono. |
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Relatori: | Anna Marotta, Gianni Cagnazzo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica A Architettura > AG Edifici e attrezzature per la sanità e l'assistenza AR Arte > ARB Arti visive |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1277 |
Capitoli: | Ringraziamenti v Il ruolo della correlazione V|| Introduzione e percorso di lavoro 9 PARTE PRIMA APPROCCIO AL COLORE Capitolo 1 - La classificazione dei colori ed i sistemi cromatici 14 1.1Gli attributi del colore nei sistemi moderni 15 1.2II sistema NCS Standard 20 1.3llsistema ACC 24 1.4Cenni su alcune grandezze fotometriche 29 1.5Modi di propagazione della luce 31 Capitolo 2-Un approccio dal punto divista fisico 33 2.1Lo spettro del visibile 34 2.2Le sorgenti luminose 36 2.3Tipo di illuminazione 43 2.4Comfort visivo 44 2.5La sintesi additiva 48 2.6La sintesi sottrattiva ^ 2.7I colori complementari 5u Capitolo 3 - Un approccio dal punto di vista fisiologico 54 3.1La struttura dell'occhio umano 3.2| fotorecettori 3.3La visione a colori 3.4Anomali nella visione cromatica
59 62 Capitolo 4 - Un approccio dal punto di vista psicologico - percettivo 64 4.1II processo percettivo 4.2II colore nella storia e i fenomeni sinestetici 66 4.3Influenze percettive del colore 73 4.4II significato dei colori 75 4.5Effetti del colore negli spazi interni 80 4.6I legami tra i sensi 94 PARTE SECONDA IL COLORE COME BENESSERE Capitolo 5-11 colore in medicina dall'Antichità ad oggi 100 Capitolo 6-La cromoterapia 104 Capitolo 7-La moderna cromoterapia 111 PARTE TERZA il COLORE NEGLI OSPEDALI Capitolo 8-Ospedali: la loro storia 120 8.1Le caratteristiche degli ospedali nel Medioevo 123 8.2L'evoluzione della struttura ospedale nei secoli 129 8.3Esempi di ospedali stona 150 8.4Un confronto tra l'ospedale di "ieri" e quello di "oggi" 161 Capitolo 9 - Ospedali: la situazione attuale 9.1 Indagine fotografica della situazione attuale
167 167
Gli ospedali dì Torino 171 GII ospedali nell'ASI. 9 (Castellamonte, Cuorgnè, Ivrea) 201 L'ospedale di Asti 224 Capitolo 10-La valutazione post-occupativa 232 10.1 Una POE per gli ambienti di degenza 234 Capitolo 11- Ospedali: obiettivi e linee guida per la loro progettazione cromatica 11.1La progettazione sanitaria centrata sull'utente 245 11.2II concetto di "umanizzazione ospedaliera" 251 11.3Esempi colorati 256 11.4Sviluppo di un progetto cromatico 277 11.5II colore come segno orientante 279 11.6Principali criteri progettuali consigliati 281 11.7Effetti terapeutici dei singoli colori 288 11.8La definizione degli obiettivi attraverso il profilo di polarità 291 11.9Aree ospedaliere specifiche 297 11.10Scale cromatiche ideali peri diversi reparti 311 11.11Una cartella colori per l'ospedale 312 Capitolo 12-1 centri di cura mentale e gli ospedali psichiatrici 333 12.1La stimolazione sensoriale 333 12.2Le illusioni visive 334 12.3Criteri progettuali generali 335 12.4Disordini mentali e preferenze cromatiche 336 APPENDICE Conclusioni 340 Riferimenti bibliografici 346 |
Bibliografia: | PARTE PRIMA APPROCCIO AL COLORE LOSCHER, Max, // test dei colori, Astrolabio, Roma 1976. MAFFEI, Lamberto, MECACCI, Luciano, La visione dalla neurofisiologia alla psicologia, Mondatori, Milano 1979. M. MEJETTA, Il colore, Electa Editrice, 1983. J. CHEVALIER, Dizionario dei simboli: miti, sogni, costumi gesti, forme, figure, colorì, numeri, (VOL. I-II), RCS Rizzoli S.p.a., Milano, 1986. S. SAMBURSKY, G. SCHOLEM, H. CORBIN, Il sentimento dei colore. L'esperienza cromatica come simbolo, cultura e scienza, Red/Studio Redazionale, Como 1990. G. SCHOLEM, / colorì e la loro simbologia nella tradizione e mistica ebraica, Red, Como 1990. P. SIMONDO, // co/ore dei colori, La nuova Italia, Scandicci (FI) 1990. ALBERS, Josef, Interazione del colore, Pratiche Editrice, Parma 1991. D. RUSSEL Manuale dei colorì, Tecniche Nuove, Milano, 1991. CREMONINL Lorenzo, Colore e architettura: un senso vietato?, Alinea, Firenze 1992. FROVA, Andrea, // colore, in «Quaderni "Le Scienze"», n. 78 (giugno 1994). VOLLMAR/Klausbemd, Colori, Red Edizioni, Como, 1997. F. BIANCHETTI, // colore nell'ambiente costruito, Vangelista, Milano 1997. � D'AMICO, Mariella, (tesi di laura), Il colore negli interni tra architettura e psicologia: indagine su un campione di 250 studenti della facoltà di, relatrice BRICARELLO Germana, Torino, Luglio 1998. MAHNKE. Frank, Il colore nella progettazione, Utet, Torino 1998. C. RICHARDIERE, Armonie dei colori, Ulisse Edizioni, 1998. GOETHE, Jhoann, W., La teoria dei colori, Il Saggiatore, 1999. MAROTTA, Anna, Policroma: dalle teorìe comparate al progetto del colore Celid, Torino, 1999. FROVA, Andrea, Luce, colore, visione, Rizzoli, 2000. AA.VV., / colori della vita, Editrice La Stampa, 2001. LUZZATTO, Lia, POMPAS, Renata, // significato dei colori nelle civiltà antiche, Bompiani, Milano 2001. RAVIZZA, Donatella, Progettare con la luce, FrancoAngeli, Milano 2001. TORNQUIST, Jorrit, Colore e luce, Istituto del colore, Milano 2001. ITTEN, Johannes, L'arfe del colore, Il Saggiatore, Milano 2002. ROMANELLO, // colore: espressione e funzione, Hoepli, Milano 2002. DE GRANDIS, Luigina, Teoria e uso del colore, Mondadori, Milano 2003. P. PALLADINO, Manuale di Illuminazione, Tecniche Nuove, Como 2005. CAPRA, Fritjof, La scienza universale. Arte e natura nel genio di Leonardo, Rizzoli, Milano 2007. PARTE SECONDA IL COLORE COME BENESSERE � K. JOHNSON, Effetti Kirlian e aura vivente, Armenia Ed.75
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