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Valutazione di scenari di trasformazione del porto di Genova attraverso la Community impact evaluation

Beatrice Beccuti

Valutazione di scenari di trasformazione del porto di Genova attraverso la Community impact evaluation.

Rel. Isabella Maria Lami. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale), 2008

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

La presente tesi affronta la tematica della valutazione di scenari alternativi di trasformazione come strumento di supporto ai processo decisionale. In modo particolare si propone di sviluppare la Community Impact Evaluation, introdotta da Lichfield negli" anni sessanta, al progetto di trasformazione del porto di Genova Voltri elaborato dall' Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali (SiTI). La scelta di questo tema è stata effettuata in seguito alla frequenza del seminario disciplinare "Fattibilità economica di piani e progetti " del professore Zorzi nel quale, anche grazie all'intervento di altri docenti, sono state introdotte e presentate alcune tematiche soggette ad eventuale approfondimento. La preferenza di questo tema rispetto agli altri è stata dettata principalmente dall'interesse personale nei confronti del progetto di trasformazione, dall'attualità dell'argomento stesso e dalla "sfida" di applicare una valutazione attualmente ancora poco utilizzata e per la quale si denotano ancora alcune carenze riguardanti le indicazioni metodologiche.

Il percorso di tesi approfondisce alcune "questioni aperte" sulla base dello studio effettuato dall' Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali. Questo studio, a partire dalla consapevolezza di un crescente allontanamento dell'Italia dai traffici marittimi europei, prevede di potenziare le capacità ricettive e di gestione dello scalo ligure in un'ottica di competitività nazionale, attraverso una piattaforma logistica che recuperi la funzione del porto decentrato oltre l'Appennino (soluzione già considerata negli anni sessanta dall'Istituto Ligure di Ricerca Economica e Sociale), integrando il vecchio e il nuovo sistema in maniera efficiente, finanziariamente ed economicamente sostenibile e nel rispetto dell'ambiente. SiTI non si è limitato a condurre soltanto l'elaborazione dello studio di fattibilità e delle sue eventuali alternative, ma, dalla collaborazione di professionisti e ricercatori di differenti settori, ha condotto indagini in diversi ambiti di intervento; per citarne solo alcuni, la logistica, l'ingegneria meccanica e l'ambito economico e finanziario.

L'applicazione della CIE si pone come obiettivo l'individuazione degli effetti, e di conseguenza dei relativi impatti, attesi sui vari settori della comunità che l'intervento di trasformazione coinvolge. Questa individuazione permette di capire se l'intervento in esame comporta incrementi sul benessere della comunità (benefici) oppure se determina degli svantaggi (costi). Con tale valutazione, pertanto, si vuole individuare, data la fattibilità economica degli interventi, la risposta agli obiettivi che ogni settore in esame si prefìgge e, in questo specifico caso, la stima del grado di generazione di nuova occupazione (diretta e indotta).

Struttura della tesi

La tesi è articolata in cinque capitoli.

Il primo capitolo, infatti, partendo da una questione più generale, affronta la gestione dell'incertezza tipica dei progetti di trasformazione che interessano un vasto territorio (un esempio è proprio il porto di Genova). All'interno della riflessione si vuole sottolineare che, rispetto ai modelli tradizionali che forniscono strumenti per la misurazione quantitativa del rischio e poco dicono in merito all'incertezza, l'impiego degli scenari valutativi consente l'elaborazione di futuri possibili, e plausibili, del progetto di trasformazione. Questa metodologia, inoltre, consente di esaminare diversi sviluppi della trasformazione e non di analizzarne un singolo, fornendo così al decisore quadri informativi per l'elaborazione di strategie di attuazione o di uscita dall'investimento. Lo scenario si può quindi definire come un costrutto in previsione, proiezione, auspicio e strategia in cui è inevitabile che ogni elemento mantenga comunque un grado di incertezza, ma in cui è possibile analizzarli e verificarli ripetutamente all'interno di un contesto plausibile. Questo capitolo illustra la complessa struttura del processo decisionale che comporta il susseguirsi di passaggi all'interno dei quali la costruzione degli scenari e la loro relativa valutazione costituiscono le fasi fondamentali.

Il secondo capitolo entra nel merito della valutazione e ne sviluppa le basi teoriche utilizzate come supporto per l'applicazione che verrà effettuata in seguito.

Innanzitutto si individua un quadro di riferimento generale in cui viene illustrato il concetto di sostenibilità attraverso la spiegazione dei principi fondamentali dello sviluppo sostenibile e le sue evoluzioni nel trascorrere del tempo. Il raggiungimento dello sviluppo sostenibile non comprende azioni da intraprendere solo in ambito ambientale, ma tale obiettivo deve essere perseguito anche a livello economico e sociale. In linea con questo concetto viene introdotta la nozione di delinking territoriale come proposta per le politiche di pianificazione territoriale finalizzata a raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile. Infatti tale concetto considera il disaccoppiamento del benessere dal consumo del territorio e delle risorse in modo tale che si sviluppi la capacità di creare benessere umano con una quantità progressivamente decrescente delle risorse naturali.

Sempre all'interno del quadro di riferimento ci si sofferma sulle implicazioni della nozione di sostenibilità sulla valutazione delle risorse e dei progetti/piani e sul ruolo della valutazione che ricopre un ruolo essenziale per tradurre nella realtà urbano-territoriale i principi dello sviluppo sostenibile. All'interno del capitolo stesso, inoltre, sono stati illustrati i principali aspetti della famiglia dell'Analisi Costi-Benefici ove rientra la Community Impact Evaluation, o meglio, ne rappresenta l'evoluzione. Infatti vengono riportati i limiti dell' Analisi Costi-Benefici che hanno condotto gli studiosi del settore a ricercare tecniche di valutazioni più appropriate per definire i costi e i benefici sui settori comunitari interessati direttamente o indirettamente dalla realizzazione del progetto. Il capitolo prosegue e si conclude con la descrizione del processo metodologico della CIE indicandone le origini e gli obiettivi che la stessa si prefigge e riportando un esempio applicativo che sarà utile, sia per la similarità del tema trattato sia per le modalità con cui viene esposto, analizzare e studiare per sviluppare in seguito la valutazione sul caso studio del porto di Genova.

Il terzo capitolo introduce il progetto di trasformazione del porto di Genova-Voltri. A partire dalla descrizione della situazione portuale genovese e, più in generale quella italiana, si vuole denunciare come il mancato sviluppo e miglioramento delle potenzialità ricettive graverebbe non solo a livello locale, ma sull'intero sistema socioeconomico. Il capitolo prosegue esponendo le varie soluzioni progettuali fin ora elaborate che garantirebbero efficienza al porto stesso con evidenti benefìci sul piano ambientale. Le diverse proposte elaborate e prese in considerazione sono accomunate dall'idea progettuale che prevede la costruzione di un porto decentrato oltre l'Appennino collegato con la sede portuale a mare attraverso un tunnel industriale, equipaggiato con sistema di trasporto su ferro innovativo e tecnologico, in grado di garantire lo spostamento dei container attraverso un ciclo continuo a bassa velocità, alta capacità e sicurezza. Gli studi, ai fini di diminuire l'impatto, hanno analizzato diverse situazioni per l'imbocco del tunnel di collegamento, caratteristica che differenzia le varie soluzioni progettuali.

La parte teorica, riportata nel capitolo due, predispone le basi per l'elaborazione del caso applicativo della valutazione restituito nel quarto capitolo. La Community Impact Evaluation, nella sua complessità metodologica, richiede un'attenta analisi e raccolta di informazioni necessarie per la costruzione del framework di decisione, al quale si susseguono i veri e propri passaggi di valutazione. Tali dati si sono ricavati dagli studi più approfonditi effettuati all'istituto SiTi(2) e riportati sia in forma tabellare sia in forma descrittiva al fine di riportare anche alcune riflessioni personali.

La valutazione prosegue con l'individuazione degli effetti e degli impatti conseguenti che, come esplicitato da Lichfield (1996), sono inseriti in matrici valutative (o box) per poter individuare l'alternativa preferita dai settori comunitari interessati. Le differenti categorie sociali, infatti, sono coinvolte in maniera attiva o passiva nella attuazione di un intervento secondo differenti modalità sviluppando obiettivi diversi rispetto al progetto. Proprio per tenere in considerazione questo aspetto fondamentale la presente tesi sviluppa due approcci per stabilire la preferenza settoriale. Il primo approccio, che riprende il ragionamento utilizzato da Lichfield, giunge a stabilire la preferenza settoriale considerando che il settore comunitario determini la sua opzione progettuale solo in relazione alla misura con cui si verifica l'impatto al quale il settore stesso è direttamente coinvolto. Al contrario, il secondo approccio stabilisce la soluzione progettuale preferita considerando tutti gli impatti che si generano dalla realizzazione del progetto e in base all'importanza (stabilita con un peso espresso in percentuale) che ogni settore comunitario attribuisce a ciascun impatto in base ai propri interessi. Il percorso di sviluppo della CIE seguito per la presente tesi si caratterizza di una continua discussione e sviluppo di riflessioni avvenuti sia con la professoressa Lami sia con altri docenti e professionisti disponibili a rispondere alle domande poste.

La tesi si conclude con il quinto capitolo in cui si traggono le riflessioni finali sull'intera esperienza e si riportano i risultati della Community Impact Evaluation rispetto allo sviluppo del nodo portuale genovese effettuando una sorta di bilancio rispetto agli obiettivi che con tale valutazione ci si era preposti di raggiungere.

Relatori: Isabella Maria Lami
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1236
Capitoli:

Introduzione

Tema e finalità della tesi pag. I

Struttura della tesi pag. II

1 Costruzione degli scenari valutativi

1.1-Generalità pag.l

1.2- Previsione attraverso gli scenari pag.2

1.3- Gli scenari pag.5

1.3.1- Origini pag.9

1.3.2- Obiettivi pag.10

1.3.3- Diverse classificazioni e tipi di scenari pag.11

1.4 - Lo strumento degli scenari nel processo decisionale pag. 13

2 Procedure di valutazione di trasformazioni territoriali

2.1-Generalità pag.22

2.2 - Nozione di sviluppo sostenibile pag.24

2.2.1- Il concetto di * delinking territoriale" pag.35

2.2.2- La sostenibilità urbana pag.37

2.3 - Il ruolo della valutazione pag.39

2.3.1- Tipologie di valutazione pag.47

2.3.2- Metodi di valutazione pag.49

2.3.2.1 - La valutazione dei progetti pubblici pag.50

2.3.3 - La famiglia dei metodi costi-benefici pag.55

2.3.3.1 -1 limiti dell' ACB nella pianificazione

urbana e territoriale pag.61

2.4- Community Impact Evaluation ( CIE) pag .63

2.4.1- Origini e obiettivi della metodologia pag.63

2.4.2- Metodologia di sviluppo pag.66

2.4.3- Esempio applicativo della Community Impact

Evaluation pag.73

3 Porto di Genova: progetto di trasformazione del nodo portuale

3.1- Il contesto Europeo pag.78

3.2- La situazione portuale genovese pag.81

3.3- Ipotesi di sviluppo del nodo portuale genovese pag.84

3.3.1 - Prima ipotesi: riorganizzazione della banchina

e collegamento ferroviario con il porto decentrato pag.84

3.3.2- Seconda ipotesi: soluzione progettuale a isola con

collegamento ferroviario della banchina al porto

decentrato pag.92

3.3.3 -Terza ipotesi: soluzione a isola con collegamento

ferroviario sub-alveo della banchina al porto

decentrato pag.94

4 Community Impact Evaluation: applicazione all'ipotesi di

trasformazione del porto di Genova

4.1- Obiettivi della valutazione pag.98

4.2- Individuazione dei dati necessari allo sviluppo

della valutazione pag.99

4.3 - Valutazione degli scenari di trasformazione: CIE pag.109

4.3.1_ Identificazione degli effetti sui settori

comunitari pag.119

4.3.2_ Identificazione degli impatti sui settori

comunitari pag.131

4.3.3_ Valutazione delle preferenze settoriali pag.137

4.3.3.1_ Valutazione delle preferenze settoriali:

approccio corrispondente alla CIE pag.137

4.3.3.2_ Valutazione delle preferenze settoriali:

approccio valutativo pesato pag.142

5 Conclusioni pag.153

Bibliografia pag.158

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