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Architettura vernacolare ossolana: recupero di sette edifici a Cravegna = Vernacular architecture in Ossola: seven buildings' reuse in Cravegna

Barbara Volta

Architettura vernacolare ossolana: recupero di sette edifici a Cravegna = Vernacular architecture in Ossola: seven buildings' reuse in Cravegna.

Rel. Andrea Bocco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

L'architettura vernacolare è stata argomento di dibattito per tutto il corso del Ventesimo secolo; si è passati dai “tipi” utili per le costruzioni moderne sino a un riconoscimento del suo valore storico-culturale, rendendo gli edifici vernacolari significativi per un recupero. L'obiettivo di questa tesi è l'adeguamento di sette edifici vernacolari all'uso agricolo odierno secondo le esigenze di un gruppo di committenti. Questo complesso di edifici è sito in Cravegna nel comune di Crodo (VB) ed è vittima del progressivo abbandono dell'agricoltura montana a partire dagli anni '60 e di una normativa incapace di gestire le costruzioni di epoca pre-industriale. Sarà suddiviso in due ambiti di destinazione d'uso: gli edifici della zona denominata “Vinone” saranno a destinazione agricola, mentre quelli di Cascine Arse saranno destinati alla ricezione e alla vendita del prodotto finito. Si è svolta un'analisi storico-critica per far emergere le qualità architettoniche di questo nucleo insediativo (proprie del tipo costruttivo definito “ossolano”), risalendo a una sua datazione e alla destinazione d'uso in origine agricola, rielaborando fonti scritte, iconografiche e “mute”. Il rilievo è parte imprescindibile di questa analisi e ha consentito di conoscere dimensioni, degradi, forma e struttura. La seconda parte di questo lavoro è rivolta al progetto per un corretto recupero senza snaturare l'immagine esterna. Tale percorso ha previsto l'approfondimento di tematiche quali le tecniche low-tech per il nuovo e il costruito, gli aspetti strutturali e normativi e l'impatto ambientale di ciascun intervento. Le scelte progettuali sono state infatti condizionate dalle verifiche strutturali e dai requisiti normativi con conseguente ridefinizione planimetrica e altimetrica degli spazi. La scelta dei materiali è inoltre basata su una comparazione qualitativa secondo i criteri di compatibilità ambientale e contenimento dei costi. Le soluzioni costruttive impiegate sono pensate in funzione di una riqualificazione reversibile e i materiali, per la maggior parte propri della bioedilizia, sono stati scelti per essere coerenti alla tradizione e con basso impatto ambientale. La reversibilità del progetto è stata interpretata anche tramite l'inserimento di tre diverse strutture modulari smontabili e rimontabili per rispondere all'esigenza dei committenti di poter eventualmente spostare le proprie attività in altre costruzioni. La concezione del progetto di questi moduli si basa sull'autocostruzione, così come per tutte quelle parti facilmente assemblabili in opera dai committenti.

Relatori: Andrea Bocco
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 167
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/11950
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