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PROGETTO GLUME Ricerca sperimentale per la valorizzazione degli scarti di molitura. Caso studio: Mulino Marino. = PROGETTO GLUME Experimental research to valorize milling waste. Case study: Mulino Marino.

Danilo Perozzi

PROGETTO GLUME Ricerca sperimentale per la valorizzazione degli scarti di molitura. Caso studio: Mulino Marino. = PROGETTO GLUME Experimental research to valorize milling waste. Case study: Mulino Marino.

Rel. Elena Comino. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ecodesign, 2019

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Abstract:

In Italia il frumento occupa circa 1,8 milioni di ettari e rappresenta il cereale maggiormente coltivato e consumato. Durante il processo di produzione delle farine, il comparto di prima trasformazione risulta essere la fase fondamentale nella generazione e gestione di sottoprodotti e scarti. Circa il 30% del chicco non finisce nella farina ed è riconosciuto come ricco di proteine, fibre, minerali e fitonutrienti. A seguito di questa indagine si è avviata la collaborazione con il Mulino Marino. L’analisi dei flussi di materia individua le bucce di grano (BG) e la sabbia organica come residui non classificati nei sottoprodotti. La loro produzione annua ammonta a 80 t/anno. Prendendo spunto dalla bio-economia circolare e dalle strategie di sviluppo sostenibile, vengono esaminati tre casi studio di aziende connesse al settore agricolo. Le imprese si focalizzano nell’impiego di matrici organiche come risorse per uno sviluppo strategico connesso al territorio. Le criticità emerse dalla loro analisi sono state utili per l’elaborazione di un protocollo di sperimentazione utilizzando gli scarti del Mulino Marino. Il Progetto Glume rappresenta l’insieme di prove sperimentali eseguite sulle BG. La caratterizzazione chimico-fisica è stata svolta per comprenderne le qualità. Il report di analisi attesta atossicità, presenza di amido pari al 18%, componenti di fosforo, magnesio e zinco. Attraverso strumenti artigianali per l’esecuzione e il monitoraggio dei test, sono state esplorate le potenzialità dello scarto. Essendo un residuo ricco di amido e di ottime proprietà nutritive, sono state testate le performance come biopolimero (a) e come composto per la formazione di materiale bio-based (b). Le prove sono state eseguite partendo da ricette validate, dove sono state integrate le BG per valutarne le capacità materiche. Nel primo caso, la trasformazione degli amidi tramite gelatinizzazione (a) avviene a temperature comprese tra 60° e 70°C dopo che la materia viene idratata e resa plasmabile. Processi di compressione, laminazione ed estrusione sono idonei alla lavorazione dell’impasto. Una volta stabilizzato può essere saldato utilizzando calore di superfici a contatto (160°C). Le proprietà fisiche del materiale ottenuto sono comparabili a quelle delle termoplastiche. Nel secondo caso, la formazione della cellulosa microbica (b) attraverso processi fermentativi non richiede calore. La temperatura di lavoro è compresa tra 20° - 25°C. Il test viene svolto in vasca, la quale limita le dimensioni del materiale in lunghezza e larghezza. La durata del processo fermentativo ne condiziona l’altezza e le proprietà fisico-chimiche. La natura auto-rigenerativa dei batteri acetici permette di avere stabilmente la risorsa per creare la materia. La principale criticità riguarda la deformazione della materia durante la fase di asciugatura. In entrambi i casi (a, b) è necessario eseguire asciugatura controllata per determinare la stabilità del materiale finale. La seconda criticità riguarda l’aspetto igienico sanitario essendo la materia organica soggetta all’azione dell’ambiente circostante. I risultati evidenziano le potenzialità e le criticità delle bucce di grano come matrice per materiali alternativi alla plastica monouso. Le prime prove di biodegradabilità ne attestano l’idoneità al compostaggio. Il lavoro di ricerca è stato svolto al fine di offrire una strategia di valorizzazione degli scarti molitori, trasformandole da scarto a risorsa.

Relatori: Elena Comino
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 154
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ecodesign
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-12 - DESIGN
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/11492
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