Lucetta Sanguinetti
Un museo della pace in terra di mafia : ipotesi di una rete dei Musei per la pace come strategia territoriale.
Rel. Piergiorgio Tosoni. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005
Abstract: |
Schema di ragionamento progettuale Obiettivi Dallo studio delle realtà che nel mondo hanno già messo in atto l'idea di Museo per la Pace, e dall'analisi di queste, che porta a definirne tre modelli operativi1, si vuole arrivare a prefigurare la progettazione di due musei gemelli per la pace, in due realtà assolutamente diverse della nostra penisola, una Nord e una a Sud, pensati con l'intento di diventare motori di un processo graduale di costruzione di una rete territoriale, per connettersi con la rete mondiale dei Peace Museums. I due musei sono pensati a valenza internazionale, con la prospettiva di creare itinerari di connessioni (virtuali e reali) con alcuni piccoli musei del loro intorno, da rivisitare e valorizzare, che abbiano caratteristiche di complementarietà, e con la rete internazionale dei musei per la pace, appunto. Ognuno dei due avrà un taglio specifico che lo situerà rispettivamente nel secondo e nel terzo modello: il modello-politico-culturole per il museo più settentrionale e il modello-strategico per quello del Mezzogiorno2. Due piccole città saranno la sede di progetto per i due musei gemelli: rispettivamente Collegno, in Piemonte, a sei chilometri da Torino, e Bovalino, in Calabria, a dodici chilometri da Locri. Sono dunque piccole città di provincia, ma strettamente contigue a centri molto significativi per le rispettive regioni. Entrambi i musei faranno riferimento a una realtà di città per la pace: Collegno è già dichiarata come tale e ha compiuto diversi passi per esserlo a tutti gli effetti; Bovalino invece, che deve affrontare l'impatto con la realtà della 'ndrangheta calabrese - considerato il principale ostacolo per il decollo economico-sociale della regione - sarà stimolata a diventare città per la pace proprio in funzione di questa proposta, per tentare di far uscire dalla sfera del "sommerso" il fenomeno mafia, per renderlo visibile, comprensibile e dunque...potenzialmente "riconvertibile". L 'ipotesi prevede anche un gemellaggio di pace tra le due città, volto a instaurare legami solidarietà e scambio tra le due popolazioni, in modo tale che l'obiettivo di erigere concretamente i due musei per la pace proceda in parallelo, come collaborazione creativa e partecipata, in cui le diversità delle rispettive situazioni sociali e territoriali abbiano ricadute di reciproco arricchimento. 1I tre modelli sono: il model/o-memoriale, il model/o-politico-culturale, il model/o-strategico. 2 L 'ipotesi per ora esula da questa proposta operativa, ma sarebbe molto interessante operare un successivo stadio di progettazione congiunta anche con un museo del primo modello. Adattissimo per il model/o-memoriale potrebbe essere il Museo della Risiera di San Sabba, già esistente, da potenziare come museo per la pace. Anche la sua collocazione territoriale -T rieste -permetterebbe una triangolazione significativa della nostra penisola. Progettazione museologica partecipata Sarà importante mettere in atto una serie di azioni preparatorie di coinvolgimento più allargato nei rispettivi territori, di iniziative di interazione tra comunità locali, associazioni e museologo, per un dialogo aperto, flessibile, costruttivo. La decisione di un'iniziativa così importante non può piovere sulla testa della popolazione in nessuna delle due realtà. Troppo spesso le decisioni per le grandi opere vengono prese senza la partecipazione dei cittadini che poi dovranno fruirne, o subirne le conseguenze. Ma ancor più se si tratta di musei per la pace: il processo con cui si deve arrivare alla loro definizione deve essere esso stesso un "percorso di pace", di ,collaborazione creativa per l'identificazione del messaggio, di coinvolgimento anche emotivo, di idee e di partecipazione, anche nel reperimento di testimonianze e oggetti. Scelta di oggetti per lo collezione Si dovranno raccogliere testimonianze storiche: manoscritti, strumenti, vestiario, grafici, mappe, plastici, documentazione fotografica e giornalistica, documentari, interviste e voci registrate, opere d'arte, musica, canti popolari, poesia, letteratura. ..in una composizione storica trasversale che sia contestualizzata fortemente anche nella cultura locale. Organizzazione museogratica Si prevede di inserire le collezioni in due contenitori diversi che costituiscano a loro volta una testimonianza: l. una nave-traghetto ospiterà il museo galleggiante destinato alla Calabria, con un treno che potrà connettersi con la rete ferroviaria nei porti in cui fa scalo, per poter portare il messaggio nell'entroterra. A Bovalino il suo porto- base sarà attrezzato come porto museale complementare; 2. a Collegno un grande Parco per la Pace ospiterà I' edificio ipogeo progettato per il museo con un concorso internazionale a inviti. Il concorso stesso può essere strumento di un coinvolgimento internazionale allargato su questa iniziativa. Entrambi i complessi museali saranno dotati di un Centro di Ricerca, di un Osservatorio sociale, di un auditorium con sala conferenze, di sedi per le Associazioni, di laboratori seminariali e laboratori tecnici per l'allestimento, per la produzione software, multimediale e teatrale, di banchi telematici interattivi adatti a diverse fasce di età, nonche dei più attuali servizi di accoglienza del pubblico: punti ristoro tipici della cultura locale, librerie specialistica e punti vendita mirati. Vi sarà un punto informazioni che orienti gli utenti in modo personalizzato, dove organizzare percorsi diversificati, tali da costituire itinerari interni liberi, ma che in ogni direzione permettano di seguire un filo conduttore per una dinamica lettura del messaggio. Studiare l'allestimento e la didascalizzazione in modo efficace, chiaro, leggibile e coinvolgente, appropriato per i diversi livelli di utenti: dalle scolaresche, e dai comuni cittadini, ai ricercatori e ai politici. Strategia museale Prevedere, accanto all'esposizione permanente in continua evoluzione, una serie complementare di esposizioni temporanee, sia sul posto, sia itineranti sul T reno della Pace, collegate a eventi forti e a ricorrenze significative della memoria storica locale, sottolineate da iniziative di coinvolgimento nel museo, come concerti, proiezione di film e documentari, spettacoli teatrali, conferenze e convegni, ma anche fiere del libro e concorsi di pittura. ..L 'intero sistema museale dovrebbe così diventare un'officina di elaborazione sociale, di educazione alla legalità e alla pace, di formazione alla corresponsabilità e alla consapevolezza politico culturale, per portare tutta la sua carica di rinnovamento vitale proprio nella vita quotidiana delle sue comunità, per estenderlo poi anche a un livello più ampio, a valenza internazionale. I due musei avranno strette connessioni di interazione con le realtà nel territorio che troveranno in essi una concreta espressione: le Università e i Centri di Ricerca per la pace, le scuole, le chiese delle diverse religioni, le minoranze etniche, le associazioni. Uno speciale turismo di pace collegherà fra loro anche fisicamente i peace museums mondiali, costituendo un forte strumento per quella rete internazionale dei musei per la pace che diventerà sempre più operativa nel costruire nuovi strumenti di nonviolenza attiva per la risoluzione creativa dei conflitti. |
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Relatori: | Piergiorgio Tosoni |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 284 |
Parole chiave: | Museo - Pace - Mafia |
Soggetti: | A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/112 |
Capitoli: | Ringraziamenti Presentazione INTRODUZIONE 1 .I MUSEI DELLA MEMORIA Caratteristiche, temi portanti, funzioni, obiettivi .Gestazione e nascita dei nuovi musei della memoria .I musei della memoria e i "Peace Museums" ."Peace Museums" nella ricerca di nuove strategie di pace .I Musei per la Pace e le Università .Riflessioni: primi elementi di critica costruttiva 2. ANALISI DI ALCUNI MUSEI DELLA MEMORIA ESISTENTI Il caso del Giappone .Hiroshima Peace Memorial Museum .Hiroshima International Peace Memorial Hall for the Atomic Bomb Victims .Kyoto Museum for World Peace at Ritsumeikan University .Nagasaki Atomic Bomb Museum e il suo intorno .Carrellata di altri musei del Giappone .Riflessioni: la rete dei musei per la pace in Giappone 3. VERSO UNA STRATEGIA PROGETTUALE MIRATA Modelli e funzioni .Modelli di musei per la pace nel territorio .Per una Rete T erritoriale .Musei gemelli: elementi progettuali di collocazione territoriale .Bovalino e la 'ndrangheta calabrese .Collegno e la Città per la Pace .Riflessioni: cooperazione in tandem e sostegno del progetto 4. PROGETTO MUSEOLOGICO DI BASE Messaggio e contenuti .Ipotesi di una museologia partecipata .Dall'identificazione del messaggio alla scelta dei contenuti .Le sezioni "negative" .Le sezioni "positive" .Riflessioni: lavoro di pace 5. PROGETTO MUSEOGRAFICO Idee guida e suggestioni di allestimento mirato .Utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione .Scenografia: comunicazione e coinvolgimento .I laboratori di produzione per un coinvolgimento multimediale .Il teatro, il cinema e l'arte al museo .L' Osservatorio, i media, il TG-PACE .Elementi di organizzazione museale: le biblioteche, l'accoglienza del pubblico, gli itinerari per i bambini e le scuole .Riflessioni: una guida ragionata 6. I DUE MUSEI NEL LORO INTORNO Come elaborare il progetto architettonico .Bovalino: in un nuovo porto della Pace, una Nave-traghetto di Pace, con T reno della Pace .Collegno: un concorso internazionale per il Museo nel Parco della Pace .L 'Università, il Centro di Ricerca e le scuole .Le chiese, le religioni, le minoranze etniche, le associazioni .Riflessioni: un turismo di pace CONCLUSIONI |
Bibliografia: | Bibliografia tematica .Per capire la nonviolenza attiva Bibliografia di casi storici di difesa senza guerra, a cura di Enrico Peyretti, http://italy.peacelink.org/storia/docs/391- 6421_bibliografia_di casi_storici_didifeso_senza auerro4-3a.rtf .La realtà Mafia Santino U. (1996) La mafia interpretata, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, Milano. [L'autore, un sociologo dell'Università della Calabria, ha cercato di fare il punto sui diversi approcci al fenomeno mafioso presenti nella letteratura scientifica. Lo scopo dichiarato del libro è quello di creare un maggiore collgamento tra studi di discipline diverse (sociologici, economici, politici, giuridici, criminologici). Molto utile per le indicazioni bibliografiche, estese anche a quanto è stato scritto in altri paesi sull'argomento. Ad esempio, è possibile farsi una bibliografia essenziale sugli approcci all'economia criminale che sono stati tentati nei paesi anglosassoni.] Morosini E., Brambilla F. (a cura di) (1995) La mafia. Economia politica società, Einaudi Scuola, Torino. [Antologia molto ben curata di scritti sulla mafia, corredata da un'ottima bibliografia e da una completa filmografia.] Violante L. (1994) Non è la piovra, Einaudi, Torino. [Nato dall'esperienza della presidenza della commissione antimafia, il volume si presenta come un manuale completo e molto chiaro per comprendere i vari aspetti del fenomeno mafioso. E' un libro da consigliare se si è alla ricerca di un testo base sul quale studiare. I suoi pregi migliori sono la chiarezza dell'esposizione e la completezza. Il libro è costruito intorno a 12 tesi, che costituiscono altrettanti capitoli. Vale la pena di trascriverli: Tesi 1: La mafia è un insieme di organizzazioni con caratteri criminali e politici; T esi 2: La principale organizzazione mafiosa è Cosa Nostra; T esi 3: La camorra: un'organizzazione prevalentemente mercenaria; Tesi 4: La 'ndrangheta: una mafia anomala; Tesi 5: La Sacra Corona Unita: una mafia minore e feroce; T esi 6: Il carcere è il prolungamento naturale del territorio mafioso; T esi 7 : L'intervento statale nello sviluppo delle mafie modeme; Tesi 8: Logge massoniche come tramite del rapporto tra mafia e istituzioni; T esi 9: Non servono nuove leggi; T esi 10: La mafia russa, rischi inediti; T esi 11: La mafia-azienda, un giro d'affari di 69 mila miliardi; T esi 12: L'an1imafia dei diritti.] Lupo S. (1994) Storia della mafia, Donzelli, Roma. [Si tratta del volume più completo e documentato sulla storia della mafia dall'Unità d'ltalia ad oggi. E un po' arduo da leggere, ma è sicuramente prezioso per chi voglia dawero approfondire l'argomento: con impegno, ma con notevole soddisfazione.] Lanfranchini G. R., Marin B. (a cura di} (1993) Per conoscere la mafia. Una bibliografia, Strumenti editoriali, Milano. [Nata da un'iniziativa de "la Rivisteria", e' la piu' completa bibliografia sulla mafia -sia pur limitata agli scritti in volume -che sia stata edita in Italia negli ultimi anni. Comincia inevitabilmente ad invecchiare, ma è utilissima per la conoscenza di tutto ciò che è stato scritto sull'argomento fino al 1993.] Vitale S. (1995} Nel cuore dei coralli. Peppino Impastato, una vita contro la mafia, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ). [la vita di Peppino Impastato, una vittima della mafia spesso dimenticata, è raccontata con dovizia di particolari da un giomalista che gli fu amico. Il protagonista era un giovane di T errasini, militante della sinistra extraparlamentare, ucciso su ordine del boss T ano Badalamenti, infastidito dalle cose che aveva il coraggio di dire dai microfoni di una radio locale. la storia è molto significativa, in quanto racconta anche dell'isolamento nel quale si veniva a trovare chi lottava contro la mafia. Tanto è vero che al momento dell'omicidio l'autorità giudiziaria stava archiviando il caso sostenendo che Impastato era morto mentre preparava un attentato ad una linea ferroviaria, e solo l'intervento volontario di un gruppo di suoi giovani amici,che andò sul posto a raccogliere le prove dell'accaduto che le forze dell'ordine avevano incredibilmente trascurato, fece riaprire il caso.] Sieberi R. (1994} Le donne, la Mafia, il Saggiatore, Milano. [Per la prima volta viene fornito un quadro d'insieme del legame tra donne e mafia; il fascino nascosto della violenza, le complicità femminili con il terrore mafioso, ma anche il rifiuto di omertà, la testimonianza e la conquista della libertà femminile contro la mafia.] Sieberi R. (1995) La mafia, la morte, il ricordo, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ). [Il libro legge in una prospettiva particolare, attenta agli aspetti antropologici della mafia, alcune esperienze di donne coinvolte in vicende di mafia. l'importanza della memoria, il rapporto con la paura della morte e con il lutto sono descritti con molto acutezza. l'autrice, nata in Germania, allieva di Adorno, da molti anni residente in Italia, è docente all'Università della Calabria, ed attualmente anche assessore alla cultura della provincia di Cosenza.] Caselli G., Ciotti L., Colombo G., De Luca M., Lombardi G., Violante L., (1995) Dalla parte di libera, Edizioni Gruppo Abele, T orino. [libro presentazione di libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, di cui contiene in allegato lo statuto e gli organi. IIlibro è composto dei seguenti articoli: libera significa liberi, di don Luigi Ciotti le regole della libertà, InteIVista a Giancarlo Case/li Realizzare la legalità, InteIVista a Gherardo Colombo Per una scuola di consapevolezza, InteIVista a Giancarlo Lombardi la sfida dei valori, Luciano Violante.] Commissione Parlamentare Antimafia (a cura di} (1994) Dossier mafia per le scuole, Documenti e materiali raccolti dalla Commissione Parlamentare Antimafia. XI Legislatura, Camera dei Deputati, Roma. [Interessantissimo volume nel quale sono riportati: -Ampi brani per delle Relazioni della Commissione su Cosa Nostra (approvata il 6-4-93), la Camorra (del 21-12-93), la 'Ndrangheta (del 12-10-93), Sacra Corona Unita (del 5-10-93) e sulla Presenza della mafia nelle aree di non tradizionale insediamento (del (13-1-94). -Alcune importanti relazioni delle autorità di polizia preposte alla lotta contro la mafia; -Alcuni interventi illustri sul problema dei rapporti tra mafia ed economia, ed in particolare quello di Guido Rey (allora presidente dell'lstat) ad un convegno su Mercati illegali e mafie del 1993 (i cui atti sono editi da Il Mulino, Bologna, 1993) e quelli di Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Fazio al Forum Economia e criminalità tenutosi presso la Camera dei Deputati il 14 e 15 maggio 1993. -Alcuni documenti su Edilizia scolastica e questione minorile, tratti dalla relazione della Commissione sulla delinquenza minorile (del 4 agosto 1993) e su atti del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Associazione Italiana dei Giudici per i Minorenni.] Violante L. (a cura di) (1996) Mafie e antimafia. Rapporto '96, Laterza, Bari. [Volume molto ricco che raccoglie saggi, articoli di taglio più giomalistico, dati ufficiali e materiale di documentazione. Un utilissimo strumento di lavoro, dunque, che affronta temi emergenti, a volte nuovi anche per chi si occupa da tempo di questi problemi. Per lo studioso, fondamentale la bibliografia molto dettagliata del 1995. Introduzione di Luciano Violante. Le strategie mafiose nelle fasi di transizione politica 1. Leonid Fituni, I padrini de/1a nazione. Il ruolo delle mafie ne/la crisi russa; 2. David Scanlan, I narcos e la politica in America Latina: il caso della Colombia; 3. Massimo Brutti, Cosa Nostra nella crisi del sistema politico italiano; 4. Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo, I processi a Giulio Andreotti: Palermo; 5. Carlo Bonini, I processi a GiulioAndreotti: Perugia; 6. Piero Luigi Vigna, Le tracce di chi ordinò le stragi; 7. Aldo Varano, 'Ndrangheta, neofascismo e massoneria deviata. Le questioni del 1996 1. Giulio T urone, La lotta contro il riciclaggio; 2. Vittorio Borraccetti, Indagini e procure antimafia. Un coordinamento difficile; 3. Gaetano Pecorella, Diritto di difesa e ruolo degli awocati nei processi di mafia; 4. Enrico Fontana, Le ecomafie; 5. Carlo Smuraglia, La mafia al Nord; Dati e documenti 1 .Statistiche della mafia e dell'antimafia; 2. Cronologia 1995; 3. ONU, Conferenza mondiale sul crimine organizzato internazionale, Napoli, 21-23 nov. 4. 1994: Dichiarazione politica e Piano globale di intervento.] .Innovazione e nuova identità (Parchi scientifici tecnologici) Murst S. (1994) Il Programma d'intervento per la realizzazione di una rete di Parchi Scientifici e Tecnologici nel Mezzogiorno, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma. [II contenuto è in gran parte superato in quanto il Programma proposto nel 1994, bloccato poco dopo I'awiamento, ha sofferto negli anni successivi di numerose modifiche. Del suo contenuto rimane comunque il fatto di aver sfatato la credenza che un PST debba comportare pesanti investimenti immobiliari che spesso hanno poco a che vedere con le funzioni essenziali di un PST nel campo dell'innovazione e con lo sviluppo territoriale.] Barberi M. (1995) Tecnopolis. Una storia di Impresa, Edizioni Il Sole 24 ore, Milano. rr esto di grande interesse non solo perche descrive una delle pochissime iniziative di PST italiano che ha dato risultati significativi, ma anche per l'ampiezza dell'informazione fomita, con abbondanti riferimenti bibliografici, difficilmente riscontra bili in maniera sintetica in altre pubblicazioni sull'argomento.] Oakey R. (1995) Hig -Technology New Firms, Chapman, Londra. [Il libro presenta una analisi assai ampia della creazione di imprese ad alta tecnologia in Gran Bretagna, basata sullo studio empirico di 131 imprese in larga misura concentrate intomo all'Università di Cambridge.] De Gaetano G. (1996) RTD potential in the Mezzogiorno of Italy: the role of science parks in an European perspedive, Proceedings of a Conference held at Consorzio Mario Negri Sud, Santa Maria Imbaro, 1995. Commissione Europea, ISBN 92-827 - 7965-3, Office for Official Pubblications, H. Logue (Eds.), Lussemburgo. [Di grande interesse. Autori italiani e di diversi altri paesi (Francia, Germania, Grecia, Olanda, Spagna) passano in rassegna diverse situazioni e concezioni di PST. Particolarmente interessante l'articolo di M.I.Luger, dell'Università del North Carolino, "The Appropriateness of STPs models for regions with different economic Development Capocities and Needs".] Conti S. 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European Universi1y Center for Peoce, Stadt Schloining, Austria, htt : www.munici 0000120.html .Verso una pianificazione territoriale sostenibile Codello R. {1996) La pianificazione del paesaggio e l'ecologia della città, Isedi, T orino. [II volume raccoglie i numerosi e qualificati interventi dei due seminari organizzati dall'Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (sezione centrale). Il testo fornisce agli operatori del settore un aggiornamento sulle tecniche disponibili e sulle esperienze in corso nel nostro paese.] Brown L., Flavin M., French H. (1997) State of World, Isedi, T orino. [Sicuramente il documento di analisi interdisciplinare della problematico mondiale più affascinante e letto del mondo. Nell'edizione '97 Lester Brown e la sua straordinaria equipe di analisti del Worldwatch Institute mettono a fuoco alcune grandi questioni fondamentali per il futuro dell'umanità legate ai mutamenti climatici, all'analisi delle future prospettive della produzione alimentare, alla valutazione delle opportunità di ripristino degli equilibri ecologici forniti dalla natura stessa, all'impellente necessità di trasformare il concetto di sicurezza da militare ad ambientale e sociale. A pochi passi dal 2000 diventa un imperativo quello di fare il possibile perchè possa con cretizzarsi un'economia mondiale ambientalmente sostenibile. (P. De Sorio).] Biondi V. (1997) L 'audit ambientale, Sole 24 Ore, Pirola, Milano. [Legislazioni ambientali recenti in Italia e in Europa non lasciano più dubbi; le imprese devono porre il fattore ambiente tra le priorità delle proprie strategie e dei propri programmi. La UE ha istituito il sistema Emas per l'adesione volontaria delle imprese ai programmi di gestione ambientale. Anche le tSO 14000 di recente pubblicazione in Italia intendono accompagnare le aziende all'eco-efficienza. Su entrambi i versanti, Emas e Iso, si tratta di audit ambientale. Con questo libro l'autore fornisce risposte puntuali è presenta gli iter e le procedure in concreto applicabili. (P. De Sario).] 01Riordan T., Voisey H. (1998) The tronsition to sustainability : the politics of Agenda 21 in Europe, Earthscan pubi., London. 320 p. [Agenda 21 è il piano d'azione per il miglioramento dell'ambiente globale approvato dai govemi partecipanti al vertice della Terra che si è svolto a Rio de Janeiro nel giugno 1992.] 01 Riordan T., Voisey H. (1998) The tronsition to sustainability : the politics of Agenda 21 in Europe, Earthscan publ.London. 320 p. Vallega A (1993) Governo del mare e sviluppo sostenibile: conoscenze di base, Mursia, Milano. 318 p. Fusco Girard L., Nijkarnp P. 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