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L'architetto torinese Michelangelo Bossi (1798-1868)

Claudio Cagliero

L'architetto torinese Michelangelo Bossi (1798-1868).

Rel. Augusto Sistri. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2007

Abstract:

Premessa

Tentare di ricostruire i1 percorso professionale di Michelangelo Bossi non è certo un compito facile, considerando i1 poco materiale. I testi che citano I'architetto a cui e dedicata questa monografia riportano il nome di battesimo di Bossi con sfumature diverse: "Michelangelo", "Michelangelo", "Michel Angelo", "Michelangelo", "Michel Ange", "Michele Angelo".

Nemmeno i documenti civili ufficiali danno una versione univoca delle generalità dell'architetto torinese: nelle liste di leva del 1816 (Archivio Storico della Città di Torino, Stato nominativo ed alfabetico dei nati nella Città e territorio di Torino nell'anno 1798, Eredi Botta Stampatori.- Città, Torino, 1816, riproduzione microfilmata), egli vi e erroneamente inserito come "Bosso, Michel Angelo", mentre nel certificato che ne testimonia il decesso (Archivio Storico della Città di Torino, Decennale dei morti (1866+1875), atto 1236, uff. 1, riproduzione microfilmata), c indicato come "Bossi, Michelangelo".

Volendo verificare quale sia la grafia corretta del suo nome, ne ho analizzato i progetti e ho potuto facilmente constatare che I'architetto torinese si firma quasi sempre "M. A. Bossi" 0 "M A Bossi" (la differenza e nelle iniziali del nome non puntate): in entrambi i casi, Bossi mantiene distinte le due lettere che precedono il suo cognome.

Anche quando sottoscrive per esteso i suoi elaborati, in calce ad essi, a precedere il cognome, troviamo scritto l'appellativo "Michel' Angelo".

Inserendo quell'apostrofo, che sottende ad un'avvenuta elisione, Bossi sembra voler sottolineare che quella grafia e stata dettata da esigenze di armonia fonetica ed e comunque debitrice della vocale "e", quasi che una lettura più fluente del suo nome non si debba contrapporre ad una corretta trascrizione dal registro anagrafico.

Questa particolare forma ortografica, con le due iniziali giustamente maiuscole, non si presenta certo come uno pseudonimo o, piu illogicamente, un nome d'arte: da essa, anzi, emerge con sufficiente chiarezza che Bossi possiede effettivamente due nomi di battesimo, "Michele" ed "Angelo".

Una prima conferma di questa ipotesi ci giunge dalla lettura di una litografia che ha come autore 10 stesso Bossi e ne riporta it nome per intero ("Archit.° Michele Angelo Bossi").

Tuttavia Ie liste di leva suggeriscono it sistema per dimostrare in maniera definitiva I'assoluta validità di quanto affermato: in esse, infatti, e indicata anche la parrocchia presso la quale sono elencati i vari coscritti.

L'atto del battesimo di Bossi e registrato nel Liber Secundus Baptizatorum hujus Parochialis Ecdesi~ Sancta! Marc de Carmelo Civitatis Taurinensis inceptus anno DiU MDCCLXXX, usque ad annum 1802 indus. e, conservato nell' Archivio Parrocchiale della Chiesa della Madonna del Carmine a Torino: "BoSso' Die vigesima prima Februarii millesimo septingentesimo - nonagesimo ottavo baptizatus fuit infans, natus die decima octava hujus, Filius Michaelis, et Rosa Falchero, Jugal. m BoSso, cui impositum est nome Michael Angelus. Patrini fuere Di Angelus, et Teresia Jugales Obert. Baptizabat R. P. V Curatus" ["Bosso' Nel giorno 21 di febbraio 1798 e stato battezzato un bambino, nato nel giorno 18 di riferimento bibliografico e documentario a disposizione di chi voglia approfondire le proprie conoscenze su di una figura ancora di difficile collocazione all'interno del panorama neoc1assico piemontese, sulla quale i giudizi non sono sempre concordi.

II Laboratorio di Storia, che ho avuto modo di frequentare nell'ultimo anno del mio percorso universitario, mi ha offerto la possibilità di effettuare una ricerca storica che ha avuto come oggetto un edificio dell'Architettura della Restaurazione del Regno di Sardegna e, scegliendo di prendere in esame la Chiesa dell'immacolata Concezione di San Carlo Canavese, mi so no avvicinato all'attività professionale di questo architetto.

quest' ultimo, figlio di Michele, e Rosa Fa1chero, Coniugi Bosso, a cui e stato imposto il nome Michele Angelo. I padrini sono stati i Signori Angelo, e Teresa Coniugi Obert. Battezzava R. P. V Curato"].

Le liste di leva fanno presumibilmente riferimento alla registrazione parrocchiale qui trascritta, motivo per cui il cognome dell'architetto torinese viene riportato in maniera errata.

Quanto al nome di battesimo di Bossi, l'appellativo latino "Michael" va ovviamente reso in italiano con "Michele": può darsi che chi ha copiato Ie generalità dal certificato dell'avvenuta amministrazione del Primo Sacramento si sia lasciato inconsciamente influenzare dall'assonanza con il nome "Angelo" da cui questo era immediatamente seguito.

La parte del documento in cui si legge "cui impositum est nomen" può far pensare che i genitori dell'architetto volessero imporgli un solo nome derivato dall'unione di due singoli appellativi, tuttavia quella appena citata e una formula di rito che viene riproposta costantemente ed in forma sempre invariata in ogni pagina del registro parrocchiale anche per generalità nelle quali compaiono più nomi che senza dubbio non possono essere composti tra di loro in a1cun modo.

Inoltre, se Michele Bossi e Rosa Fa1chero avessero voluto effettivamente chiamare "Michelangelo" il loro figlio, questo appellativo poteva essere tranquillamente tradotto in latino con "Michaelangelus", ossia nella forma già in uso da diversi secoli.

Bisogna anche considerare che un tempo non era affatto infrequente che un padre desse ad uno dei propri eredi il suo stesso nome: in questo caso, ad esso e associato un secondo appellativo, forse proprio in omaggio al padrino del bambino, Angelo Obert.

Ad ogni modo, per comodità del lettore e di chi scrive, in questo saggio adotterò la versione corrente derivata dalla fusione dei due appellativi originali, ossia "Michelangelo".

2 C. Cagliero, V. M. Ciulla, Architettura della Restaurazione nel Regno di Sardegna. La Chiesa Parrocchiale di San Carlo Canavese, elaborato per il Laboratorio di Storia del Prof. A. Sistri e della Prof.ssa L. A. Guardamagna, A. A. 2003/'04, Corso di Laurea Specialistica per il Restauro e la Valorizzazione dei Beni Architettonici ed Ambientali, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura II.

Una parte di questo lavoro, come la raccolta di tutti i progetti reperibili, i1 materiale fotografico dei manufatti oggetto l'intervento ed i documenti ad essi relativi, dipende da mie ricerche personali; un'altra parte, comunque non indifferente, dipende da studi già compiuti In precedenza da altri e che io ho provato a strutturare ed articolare con l'intenzione di fornire un quadro dell'attività professionale di Bossi che fosse il più esauriente possibile.

Gli studiosi che con libri, scritti, disegni od altro materiale hanno fornito un qualche tipo di apporto alla realizzazione di questa tesi sono da me citati volta per volta nelle note che accompagneranno tutto il testo: in ogni circostanza il loro contributo si e rivelato davvero prezioso e talvolta addirittura indispensabile.

Relatori: Augusto Sistri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: P Personaggi > PA Architetti
A Architettura > AS Storia dell'Architettura
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1065
Capitoli:

Indice:

Premessa 1

Introduzione 4

La formazione universitaria 6

La "Fabbrica del Sig.r Medico Francesco Benedetti" (1821) 10

La Chiesa Parrocchiale di Sant'Agapito a Lombardore (1824) 16

La lapide di Usseglio (1825) 23

II Municipio di Verolengo (1829) 53

La "casa detta .delI'Albero Fiorito-" di Giorgio Mosca e della

Contessa Bertodano (1831) 54

L'abitazione del "sig.ri Avv.to Ambrogio Dogliotti" (1833) 59

L'Ingegnere Idraulico Michelangelo Bossi: i1 progetto di difese

alla sponda destra del Po a Carmagnola (1834) 60

II Santuario della Madonnina di Vecchio a Verolengo (1834) 62

II Cimitero di Verolengo (1835) 68

L'abitazione di Michelangelo Bossi (1836) 78

II fabbricato di Adelaide Rossi (1836) 82

II Municipio ed i1 Palazzo di Giustizia di Aosta (1839) 85

I tre progetti per i Fratelli Engelfred (1840-'41) 99

II Ponte sul Fiume Orco a Rivarolo Canavese (1842) 104

L "'Elevazione sul cortile del fabbricato del sig.ri Giov.i Batt.B Triulzi. (1844) 105

II "rialzo della casa del Sig.- Eusebio Golzio. (1844) 106

II "riattamento sulla fronte della via della Madonnina della casa propria del Sig.r Marcellino Arnaldi. (1844) 108

La facciata della Chiesa di San Lorenzo a Montiglio Monferrato (1844) 110

La Chiesa Collegiata di Santa Maria della Scala a Moncalieri (1844) 115

La sopraelevazione della casa del Barone Chionio Nuvoli di Tenezol e dei Fratelli Corte (1845) 120

"La sistemazione della facciata. di un'altra casa di proprietà di

Marcellino Arnaldi (1845) 121

La casetta per Domenico Rocca (1846) 123

II prospetto per la bottega di Pietro Rodi "nella Casa dell1ll.mo

Sig.r M.se Guasco. (1850) 124

"La sistemazione delle due facciate della Casa. dei Fratelli

Agodino (1851) 125

L"'Alzamento della Casa Propria delli Sig.ri Fratelli Giacobino

[...J che si propone riatffire" (1851) 128

La scuderia di Gioachino Vigitello (1852) 130

II fabbricato di Catterina Ferrero (1852) 131

La sopraelevazione della casa di Giovanni Piacenza (1853) 134

"Una Casa da costruirsi nell'Isolato di San Vitale" per i Fratelli Valle (1853) 137

La "Manica di Scuderie e Fenili, Rimesse e Soffitte" del Marchese Lodovico Pallavicino-Mossi (1854) 138

L'edificio per Felice Mussio (1857) 140

La sopraelevazione di un casotto del Professor Michele Buscaglione (1858) 142

La Chiesa Parrocchiale dell'Immacolata Concezione di Maria

Vergine a San Carlo Canavese (1860) 143

La casa per Andrea Dughera (1864) 174

La casa per Candido Moriondo (1864) 175

L'edificio per Tommaso Franceschini (1864) 177

La sopraelevazione della casa di Giovanni Daniele Revel (1864) 179

La tettoia per i Fratelli Fiorio (1864) 181

La casa per Antonio Michetti (1865) 182

La casa per Domenico Autino (1865) 183

II termine della carriera di Michelangelo Bossi 184

Conclusioni 185

Bibliografia:

Bibliografia

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Paolo Ceridono, La Chiesa parrocchiale di Moncrivello e I'opera di un ingegnere idraulico ed architetto civile nel Vercellese dell'Ottocento: Antonio Malinvemi (1801-1865), tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, A. A. 2002/,03, relatore: Prof. A. Sistri; co

relatrice: L. A. Guardamagna.

Tavole:

I disegni che a mio giudizio possono essere utili al fine di operare un confronto immediato tra i progetti originali dell'architetto torinese e la loro realizzazione effettiva sono stati inseriti a1 termine di ogni sezione (corredata di allegati fotografici che ne attestano 10 stato attuale) in pagine non numerate indicanti le informazioni sulla loro collocazione archivistica.

Gli allegati a supporto dello studio monografico 202

La detenninazione del nome di battesimo di Bossi 203

II progetto per la "Fabbrica del Sig. Medico Francesco Benedetti W(1821) j04

I progetti per la Chiesa Parrocchiale di Sant'Agapito a

Lombardore (1824) 205

II carteggio sulla lapide di Usseglio (1825) 206

II progetto per la "casa detta .dell'Albero Fiorito.w di Giorgio

Mosca e della Contessa Bertodano (1831) 207

II progetto per l'abitazione del "Sig.r Avv.tlJ Ambrogio Dogliotti

(1833) 208

II progetto per l'abitazione di Michelangelo Bossi (1836) 209

II progetto per il fabbricato di Adelaide Rossi (1836) 210

II progetto per il Palazzo di Giustizia di Aosta (1839) 211

I tre progetti per la casa dei Fratelli Engelfred (1840-'41) 212

II progetto per l"'elevazione sui cortile del fabbricato del Sig.r

Giov.i Batt.a Triulziw (1844) 213

II progetto per il "rialzo della casa del Sig. - Eusebio (1844)

214

II progetto per il -riattamento sulla fronte della via della Madonnina della casa propria del Sig.r Marcellino Amaldin (1844)

II progetto per la sopraelevazione della casa del Barone Chionio Nuvoli di Tenezol e dei Fratelli Corte (1845)

II progetto per -la sistemazione della facciata di un'altra casa di proprietà di Marcellino Amaldi (1845)

II progetto della casetta per Domenico Rocca (1846)

La lettera a Carlo Promis nell'ambito del tentativo di fondazione di un -Istituto di Architettura e belle Am del Disegnon (1848)

II progetto per la bottega di Pietro Rodi -nella Casa del sig.ri M.ge Guascon (1850)

II progetto per -la sistemazione delle due facciate della Casan dei Fratelli Agodino (1851)

II progetto per l�Alzamento della Casa Propria degli Sig.ri Fratelli Giacobino [...J che si propone riattaren (1851)

II progetto per la scuderia di Gioachino Vigitello (1852)

II progetto per il fabbricato di Catterina Ferrero (1852)

II progetto per la sopraelevazione della casa di Giovanni

Piacenza (1853) 225

progetto di "una Casa da costruirsi neIl1soiato di San Vitale per i fratelli Valle (1853)

progetto per la "Manica di Scuderie e Fenili, Rimesse e Soffitte del Marchese Lodovico Pallavicino-Mossi (1854)

progetto dell'edificio per Felice Mussio (1857)

progetto per la sopraelevazione di un casotto del Professor Michele Buscaglione (1858)

I progetti per la Chiesa Parrocchiale dell'immacolata Concezione di Maria Vergine a San Carlo Canavese (1860)

progetto della casa per Andrea Dughera (1864)

progetto della casa per Candido Moriondo (1864)

progetto dell'edificio per Tommaso Franceschini (1864)

progetto per la sopraelevazione della casa di Giovanni

Daniele Revel (1864)

progetto della tettoia per i Fratelli Fiorio (1864)

progetto della casa per Antonio Michetti (1865)

progetto della casa per Domenico Autino (1865)

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